lo spettacolo di ieri in confindustria

ha messo solamente in evidenza quanto sto paese è spaccato nel suo cuore da interessi e fazioni contrapposte...............è logico capire che prodi sia il "traghetto" giusto x il prossimo governo, sinceramente ieri mi son vergognato d' essere italiano....

ho paura che questa classe dirigente stia aprendo un baratro ,nelle prossime settimane di campagna elettorale ,secondo il mio modesto parere, ci sarà un escalation di insulti e di ritorsioni tra fazioni avverse............e in tanto diventiamo ridicoli sempre + agli kki del mondo ....bastava vedere il report sulla BBC di quello che è successo a Vicenza

se uno dovesse fare un analisi stringata dell' italia cosa dovrebbe dire ?

no energia autonoma
no tessuto industriale di grandi e medi imprese
grande debito pubblico
no infrastrutture
no ricerca
si spesa pubblica
no sanità

ecc ecc

non vi pare un pase agonizzante..........?! x uscire da una situazione simile, che non è da attribuire ai governi berlusconi o sx ma un lento declino, il cittadino italiano dovrà fare sacrifici nelle prossime generazioni anke se la possibilità di risalire la kina c'è
bisogna solo che ci sia volontà ........
 
Camillino Benso di La mò ha scritto:
no energia autonoma

Se per energia autonoma intendi il nucleare, IMO si tratta di una grande bufala:

I costi degli impianti nucleari sono molto elevati per la complessità dei sistemi di sicurezza adeguati, e sul costo dell'energia prodotta dovrebbe essere inclusi i costi di smantellamento impianto a fine vita e di trattamento dei rifiuti.

Dato che le riserve di petrolio sembrano assicurare una vita residua di circa 40 anni (che magicamente resta costante nel tempo), io personalmente credo che sia importante investire nei progetti di ricerca sulla fusione come il JET (Joint European Torus) e nei nuovi rinnovabili. Non appena il JET raggiungesse l'autosostenibilità si aprirebbero nuovi orizzonti.

Nel frattempo la crescita della bolletta energetica può essere arginata migliorando l'efficienza di funzionamento delle termoelettriche attualmente in funzione ed utilizzando impianti a ciclo combinato che offrono un'efficienza notevolmente superiore al termoelettrico tradizionale, e un migliore impatto ambientale sotto tutti gli aspetti (es: emissioni e dimensioni degli impianti)

Altra misura che andrebbe adottata è una seria campagna di incentivi e vincoli, che portino all'adozione su scala nazionale del solare termico e delle caldaie a condensazione per contenere la crescita del consumo di gas naturale negli annia a venire.

Nel mondo industriale invece bisognerebbe dare un giro di vite riducendo la defiscalizzazione del gas naturale e incentivando il ricorso a sistemi di rigenerazione.

Per finire, chiunque propagandi il fotovoltaico non ha un'idea della trascurabile efficienza di questo sistema di conversione e del suo costo di investimento, oppure opportunamente dimentica (Grillo probabilmente entrambe le cose.)
 
Run the Park ha scritto:
Camillino Benso di La mò ha scritto:
no energia autonoma

Se per energia autonoma intendi il nucleare, IMO si tratta di una grande bufala:

I costi degli impianti nucleari sono molto elevati per la complessità dei sistemi di sicurezza adeguati, e sul costo dell'energia prodotta dovrebbe essere inclusi i costi di smantellamento impianto a fine vita e di trattamento dei rifiuti.

Dato che le riserve di petrolio sembrano assicurare una vita residua di circa 40 anni (che magicamente resta costante nel tempo), io personalmente credo che sia importante investire nei progetti di ricerca sulla fusione come il JET (Joint European Torus) e nei nuovi rinnovabili. Non appena il JET raggiungesse l'autosostenibilità si aprirebbero nuovi orizzonti.

Nel frattempo la crescita della bolletta energetica può essere arginata migliorando l'efficienza di funzionamento delle termoelettriche attualmente in funzione ed utilizzando impianti a ciclo combinato che offrono un'efficienza notevolmente superiore al termoelettrico tradizionale, e un migliore impatto ambientale sotto tutti gli aspetti (es: emissioni e dimensioni degli impianti)

Altra misura che andrebbe adottata è una seria campagna di incentivi e vincoli, che portino all'adozione su scala nazionale del solare termico e delle caldaie a condensazione per contenere la crescita del consumo di gas naturale negli annia a venire.

Nel mondo industriale invece bisognerebbe dare un giro di vite riducendo la defiscalizzazione del gas naturale e incentivando il ricorso a sistemi di rigenerazione.

Per finire, chiunque propagandi il fotovoltaico non ha un'idea della trascurabile efficienza di questo sistema di conversione e del suo costo di investimento, oppure opportunamente dimentica (Grillo probabilmente entrambe le cose.)

no non mi riferivo al nucleare...... :(

era un discorso generale.....cmq un politika energetika anke con fonti alternative a livello nazionale ci dovrebbe almeno essere ....una parvenza non si pretende + di tanto, è da queste pikkole cose che a mio avviso si vede la capacità di una classe politika di progettare x il futuro....a questo punto possiamo dare un giudizio definitivo sui governi di 20 anni fa craxi andreotti ecc ecc ecc e tutta quella classe politika, anke se non c'erano dubbi :help:
 
siceramente tra della valle e berlusconi, non saprei chi scegliere..

come non saprei chi scegliere tra prodi e berlusca..

sei proprio sicuro che prodi, con bertinotti, pecoraro, diliberto, possa a fre grandi cose ??

Ad esempio sul tema energia, di cui sopra, sicuro che i verdi,lascino fare ??

A meno che le centrali o quant"altro ( TAV), se le fanno loro non inquinano, se le fanno gli altri, sono pericolose..

esempio banalissimo.. a brescia abbiamo l"inceneritore( Giunta di csx con verdi ) e dicono che non inquina, anzi ci avevan promesso che bruciando si recuperava energia, quindi bollette meno salate..

le bollette del teleriscaldamento continuano a salire...

Lo stesso inceneritore,pardon, termoutilizzatore, viene contestato dai verdi in campania,, perchè là inquina, ed è pericoloso..


fate un pò voi... e scusate il casino, son sempre di fretta
 
carlodabs ha scritto:
siceramente tra della valle e berlusconi, non saprei chi scegliere..

come non saprei chi scegliere tra prodi e berlusca..

sei proprio sicuro che prodi, con bertinotti, pecoraro, diliberto, possa a fre grandi cose ??

Ad esempio sul tema energia, di cui sopra, sicuro che i verdi,lascino fare ??

A meno che le centrali o quant"altro ( TAV), se le fanno loro non inquinano, se le fanno gli altri, sono pericolose..

esempio banalissimo.. a brescia abbiamo l"inceneritore( Giunta di csx con verdi ) e dicono che non inquina, anzi ci avevan promesso che bruciando si recuperava energia, quindi bollette meno salate..

le bollette del teleriscaldamento continuano a salire...

Lo stesso inceneritore,pardon, termoutilizzatore, viene contestato dai verdi in campania,, perchè là inquina, ed è pericoloso..


fate un pò voi... e scusate il casino, son sempre di fretta


no forse non mi son espresso bene, intendevo dire che x la nomenclatura prodi e il candidato migliore non che lo sia x me, che vuoi che ti dica personalmente davanti a contanta scelta non mi esprimo :rolleyes: .......
mentre scrivo sto guardando una trasmissine su rai 3 che parla della sanità nel salento......lasciamo xdere xchè dire qualcosa sarebbe superfluo
 
Secondo me ci voleva qualcuno che mettesse al suo posto il grande manager Luca Cordero di Montezemolo (cosa c'entra esattamente con gli industriali non l'ho capito!). Quanto al resto mi chiedo: un imprenditore può davvero votare Bertinotti?!?!? O Caruso?!?!? Perchè dobbiamo ricordarci che ogni voto dato all'unione va automaticamente ai No Global e a Bertinotti e Diliberto...
Riguardo alle infrastrutture: ci vogliono 30 anni (e forse non bastano) per adeguare il paese al resto d'Europa. Inoltre ciò comporta un aumento della spesa pubblica.
Il nucleare non è economico nell'immediato, ma dà indipendenza energetica. Se non ci fossero i grattaculi verdi, si potrebbe spingere sul fotovoltaico e sull'eolico, ma sai, l'impatto ambientale...
 
nic.73 ha scritto:
Secondo me ci voleva qualcuno che mettesse al suo posto il grande manager Luca Cordero di Montezemolo (cosa c'entra esattamente con gli industriali non l'ho capito!). Quanto al resto mi chiedo: un imprenditore può davvero votare Bertinotti?!?!? O Caruso?!?!? Perchè dobbiamo ricordarci che ogni voto dato all'unione va automaticamente ai No Global e a Bertinotti e Diliberto...
Riguardo alle infrastrutture: ci vogliono 30 anni (e forse non bastano) per adeguare il paese al resto d'Europa. Inoltre ciò comporta un aumento della spesa pubblica.
Il nucleare non è economico nell'immediato, ma dà indipendenza energetica. Se non ci fossero i grattaculi verdi, si potrebbe spingere sul fotovoltaico e sull'eolico, ma sai, l'impatto ambientale...

Posso ridere? :D
Un voto all'Unione è un voto ai gruppi della finanza internazionale che stanno dietro all'Unione, così come un voto alla CdL è un voto ai gruppi della finanza internazionale che stanno dietro a questi. Naturalmente collegati con i gruppi di interesse italiani.

Quanto ai Verdi, non è che contano, li hanno fatti contare, i petrolieri, che erano i veri contrari al nucleare

Quanto all'adeguamento è proprio quello che può dare impulso economico al paese. Lo stato opera in regime di deficit spending ma questo crea ricchezza, fa ripartire il giro. Ma anche qui i no-tutto contano solo perchè determinati interessi - e non necessariamente nazionali - li fanno contare.
Es claro?
 
Camillino Benso di La mò ha scritto:
mentre scrivo sto guardando una trasmissine su rai 3 che parla della sanità nel salento......lasciamo xdere xchè dire qualcosa sarebbe superfluo

Vero, ma ... non è tutto. Il punto è che i soldi che si spendono al Sud sono infinitamente meno di quelli che si spendono al Nord, anche in proporzione. La propaganda vuol far credere il contrario, ma non è vero. I dati non sono aggiornatissimi, ma le Regioni che assorbono di più in materia di Sanità sono Toscana ed Emilia Romagna, e la regione italiana che succhia di più, in proporzione al numero di abitanti, è la Val d'Aosta.
Ti racconto una cosa: i diritti petroliferi, cioè le tasse che si pagano per un lavoro svolto nel Petrolchimico (SR), raffinazione etc, tornavano ... in Lombardia :-? :sad: :eek: :wall: , perchè la ragione sociale delle aziende era a Milano! Qui restava l'inquinamento, ma i soldi, nella redistribuzione, andavano alla Lombardia. C'è stato un lungo contenzioso tra la Regione Sicilia e lo Stato, risoltosi da un anno, ma tu queste notizie, sui media nazionali, non le hai mai sentite ...
 
nic.73 ha scritto:
si potrebbe spingere sul fotovoltaico e sull'eolico, ma sai, l'impatto ambientale...

Per il fotovoltaico :down: rendimento di conversione al 3% e materiale (silicio cristallino) dai costi spropositati (derivazione semiconduttori) lo rendono un investimento possibile solamente in caso di sovvenzione per la diversificazione.

L'eolico in sé è una tecnologia interessante, ma in Italia c'è carenza di siti adeguati in termini di vento (velocità e costanza).

Dopo Three Mile Island e Chernobyl la fissione si è arenata, e chi si ricorda quei due eventi capisce al volo che cosa per "costi molto elevati", senza contare che i rifiuti fissili hanno una semivita dell'ordine della decina di migliaia d'anni.
 
:V :V





"Anche i partner della coalizione hanno espresso sgomento per la smodata esibizione"
offerta da Silvio Berlusconi sabato a sorpresa al congresso di Confindustria.

Lo scrive il Financial Times, nell'articolo di apertura,
intitolato "Berlusconi fa arrabbiare la leadership dell'imprenditoria d'Italia".
Secondo il quotidiano britannico alcuni partner di coalizione potrebbero attendersi una sconfitta alle elezioni
e pensare "al dopoBerlusconi per il centro destra".

Ft ripercorre la cronaca dell'intervento del premier al congresso di Vicenza e le successive reazioni.

"Quando Berlusconi ha detto loro che dovevano essere matti se volevano votare per l'opposizione di centro sinistra -
si legge -
i businessman italiani lo hanno fischiato e uno gli ha detto:
'vergognati'".

A meno di tre settimane dal voto,
osserva l'Ft,
la coalizione di centro destra accusa, in base ai sondaggi,
uno svantaggio di 4 punti percentuali rispetto al centro sinistra.

"Ieri, in un'intervista televisiva, Berlusconi ha mantenuto la sua linea aggressiva, riferendosi alle violenze dei no global a Milano per chiamare 'sfasciatori di vetrine' quelli dell'opposizione e promettendo di creare più posti di lavoro e di portare più donne al governo".

Anche se ufficialmente per le elezioni Confindustria adotta una linea neutrale,
"i suoi maggiori esponenti non hanno usato mezzi termini
nel sottolineare la mediocre crescita economica e le modeste riforme strutturali
portate avanti in cinque anni il governo Berlusconi.

Critiche - prosegue l'Ft - che hanno fatto infuriare Berlusconi,
che nella conferenza di sabato ha sbalordito la platea lanciando aspre critiche e ignorando le richieste di fermarsi da parte del moderatore".

"Le recenti performance del primo ministro hanno suscitato critiche anche tra i suoi maggiori alleati -
conclude il Financial Times -
un segnale che alcuni dei suoi partner di coalizione potrebbero anticipare una sconfitta elettorale
e un'era all'insegna del dopoBerlusconi per il centro destra".
 

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