Ma loro sono tedeschi e a loro TUTTO è concesso, non è vero Frau Merkel?

tontolina

Forumer storico
Deutsche Bank: scoperte le alchimie contabili per nascondere la leva finanziaria ed occultare prestiti (e non solo!)


Scritto il 12 luglio 2013 alle 09:48 da Dream Theater
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Deutsche Bank torna al centro dei riflettori con l’ennesima vicenda che mette fortemente in dubbio la bontà del bilancio della banca tedesca.


Ormai vi avremo quasi annoiati, visto che sono mesi in cui puntiamo il dito sulla banca di Francoforte, numero uno in Germania, la Deutsche Bank. Cliccate sul nome dell’istituto e leggerete cosa abbiamo detto di lei ultimamente. Prima per la vicenda dei Subprime, poi per l’uso indiscriminato della leva finanziaria, poi per una presunta voragine sui derivati mai dichiarata. Ora una nuova vicenda che ha per oggetto un’operatività che ha quantomeno del contestabile.
Leggete cosa scriveva ieri Bloomberg:
Deutsche Bank AG, perennially among the top three in global credit markets, made billions of dollars of loans to banks worldwide since 2008 and accounted for them in a way that obscured their continuing risk to investors. Germany’s largest bank managed to lend to firms from Brazil to Italy while making the transactions disappear from its balance sheet, even though it still is owed the money, according to four people with knowledge of the practice and internal documents provided to Bloomberg News.
Deals totaling 2.5 billion euros ($3.3 billion) involving Italy’s Banca Monte dei Paschi di Siena SpA and Banco do Brasil SA reveal a technique that obscured Deutsche Bank’s lending reach when it sent cash to the banks, the documents show. The company had talks about a similar loan to Dexia SA weeks before that firm was rescued, according to the documents, and it used the same accounting for other deals through 2011, two of the people with knowledge of the transactions said.
“We should be very concerned about the opacity and complexity of these transactions,” said Joshua Rosner, an analyst at research firm Graham Fisher & Co. in New York who warned in early 2007 that securities linked to subprime loans posed risks to the economy.
The loans are among 395.5 billion euros in assets that Deutsche Bank excludes from its balance sheet by offsetting them with equivalent liabilities, according to a person with direct knowledge of the practice. Deutsche Bank disclosed the amount for the first time in April under new international financial reporting standards. The total represents 19 percent of the company’s reported assets of 2.03 trillion euros.
Detto in parole povere, la Deutsche Bank avrebbe per anni concesso del credito ad altre banche in forme definibili come «opache» al fine di nascondere al mercato i rischi impliciti. In più il tutto è avvenuto “fuori bilancio” proprio per poter nascondere in modo totale tale operatività.
Nell’articolo, come avete letto, si cita anche la nostra MPS.
I numeri sarebbero da “capogiro”. Si parla del 20% dell’attivo stesso della banca, ovvero 395 miliardi. Per quale motivo? Il Sole 24 Ore ci aiuta a meglio capire:
….l’opacità e la messa fuori bilancio consentivano a Deutsche benefici più che evidenti. In un prestito tipico la banca concede denaro in cambio di garanzie, spesso titoli di Stato, definite collaterali. Conserva i titoli in portafoglio fino alla scadenza del prestito e li restituisce all’ex creditore. Nei casi esaminati da Bloomberg, il meccanismo si invertiva. I prestiti sparivano dai portafogli Deutsche Bank vendeva i titoli dati in garanzia da chi chiedeva il prestito già prima dell’effettiva erogazione. Con la liquidità ottenuta effettuava il finanziamento. Quindi senza di fatto impegno diretto di risorse della banca. Ma c’è di più. Al soggetto cui venivano venduti i titoli in garanzia, Deutsche vendeva anche strumenti derivati di protezione dal rischio di default, i famosi Cds. Ovviamente guadagnando laute commissioni. E così la banca tedesca otteneva d’incanto un doppio risultato: non iscrivere nell’attivo impegni e poter beneficiare dei guadagni dalle vendite dei Cds.
Grandi alchimie contabili, occultamento dei rischi, commissioni implicite imponenti. Insomma, ci sono tutti requisiti per parlare di vera e propria frode contabile. O quantomeno di un’operatività decisamente “border line”. Senza poi dimenticare che il tutto serviva per mascherare l’eccessiva leva finanziaria in quanto il tutto veniva effettuato fuori bilancio. Magnifico. Ennesima prova di una banca che è una bomba atomica innescata e…noi non ce ne rendiamo conto. Ma loro sono tedeschi e a loro TUTTO è concesso, non è vero Frau Merkel?
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Intanto guardatevi questo post sui derivati di DB…
STAY TUNED!
DT​
 
e adesso si capisce bene perchè i tedeschi non vogliono l'unione bancaria europea.... chissà quanti scheletri nascondono
 

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