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Guardavo stasera una partita di padel e confesso che non riesco a digerirlo.
Hanno preso il tennis e abolito il servizio e i vincenti.
Non riesco a capire che strategia uno possa attuare per fare punto. Non puoi tirare un missile all'incrocio delle righe perche' con la sponda si riesce quasi sempre a ribattere. O fare una palla corta. O una volee risolutiva.
Praticamente si sballottano alla morte finche' uno sbaglia.
Tennis - ATP | J. Engel b. A. Michelsen 6-4 6-4 (Beatrice Becattini) Con un doppio 6-4 la stellina di casa Justin Engel, 281 ATP, si porta ai quarti del Boss Open di
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Con un doppio 6-4 la stellina di casa Justin Engel, 281 ATP, si porta ai quarti del Boss Open di Stoccarda, estromettendo il numero 7 del seeding e 35 del mondo Alex Michelsen. Con la vittoria al primo turno contro James Duckworth il tedesco è diventato il secondo tennista più giovane dal 1990 a vincere un match a livello ATP sulle tre superfici, con i suoi 17 anni e 8 mesi. Meglio di lui, o forse sarebbe più corretto dire più precoce, negli ultimi 35 anni solo Rafael Nadal, che ci è riuscito a 17 anni e 2 mesi.
Il giovane tedesco batte Michelsen diventando il più giovane giocatore nella storia del torneo a raggiungere i quarti di finale. Auger-Aliassime supera Mpethsi Perricard e rinnova il suo feeling con l'evento
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Notizie sorprendenti arrivano da Stoccarda e dal "Boss Open". E ad annunciarle è un giocatore di casa, il tedesco Justin Engel, di anni 17, approdato per la prima volta in carriera ai quarti di un torneo del circuito ATP grazie alla vittoria in due set contro il n.35 del mondo Alex Michelsen con un doppio 6-4.
Il successo è il secondo ottenuto da Engel nel torneo dopo quello ottenuto all'esordio contro l'australiano James Duckworth, una vittoria grazie alla quale il giovane NextGen è riuscito a iscriversi al ristretto club di giocatori più precoci che dal 1990 a oggi sono stati capaci di aggiudicarsi tre match su altrettante superfici: il tedesco infatti lo scorso ottobre ad Almaty (cemento) aveva battuto al primo turno Coleman Wong per poi imporsi un mese fa ad Amburgo (terra battuta) sempre al primo contro il connazionale Jan Lennard Struff. Grazie al successo contro Michelsen, Engel ha ulteriormente ritoccato il suo record diventando il più giovane quarto finalista nella storia del torneo nonché il più precoce a raggiungere questo turno su un torneo sull'erba dal 1985, anno in cui Boris Becker vinse il primo dei suoi tre titoli a Wimbledon.
Nella prestazione offerta contro lo statunitense, spicca il rendimento da lui offerto con la prima di servizio da cui è riuscito a ricavare il 100% dei punti (32/32). Oltre ai 5 ace messi a segno, Engel ha dimostrato di avere una buona confidenza col gioco a rete non fallendo nessuna delle sue discese riuscendo inoltre a non concedere alcuna palla break al suo rivale.
Justin Engel joined a select group on Tuesday when he defeated James Duckworth at the BOSS OPEN in Stuttgart. The 17-year-old German became the second-youngest player since 1990 to win a tour-level match (excluding Davis Cup) on all three surfaces: hard, clay and grass.
Tennis - ATP | Conosciamo meglio il giovane tedesco, primo 2007 a vincere una partita a livello ATP
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Abbiamo parlato recentemente di Learner Tien, giovane statunitense in rampa di lancio, ma questa settimana ci ha regalato un altro grande protagonista, inaspettatamente, che nel suo piccolo ha già scritto un pezzo di storia. Trattasi di Justin Engel, prodigio tedesco che con il successo contro Coleman Wong all’Almaty Open 2024 è diventato il primo tennista nato nel 2007 a vincere un match a livello ATP, da n. 458 del ranking (primo 2007 ad entrare in top 500). Un record di precocità che spetta ai grandi, come JannikSinner e Carlos Alcaraz.E proprio lo spagnolo, prima di lui, era stato l’ultimo giocatore così giovane a conquistare una vittoria sul circuito principale.
Justin Engel, dalla nascita ai record di precocità Justin Engel, infatti, nasce a Norimberga il 1° ottobre 2007. Sin da piccolo si divide tra due sport, la kickboxing e il tennis. Il primo, che probabilmente gli ha insegnato ad essere un combattente anche in campo, era però diventato troppo pericoloso, nonostante fosse arrivato a praticarlo quasi professionalmente, e rischiava di mettere a repentaglio il suo talento con la racchetta. Da qui la decisione di dedicarsi solamente al secondo, sotto l’attenta supervisione di papà Horst, con un passato da tennista di basso livello e allenatore per un breve periodo anche di Anca Barna.
Il primo titolo a livello professionistico lo conquista a Villach, nel maggio 2024, all’età di 16 anni e 231 giorni. Un traguardo che gli permette di diventare il più giovane dai tempi di Mischa Zverev a vincere un torneo ITF. Già in questo, quindi, risulta essere più precoce di Alexander Zverev, l’esponente più importante della Germania nel tennis e eleggibile come modello a cui far riferimento per eventuali paragoni. L’attuale n.3 al mondo ha infatti vinto il suo primo Challenger a 17 anni e tre mesi, il che significa che Justin Engel ha ancora un po’ di tempo, mentre a livello ATP il prodigio classe 2007 è avanti di un bel pezzo.
Justin Engel: “Ammiro Nadal e Djokovic. Per l’anno prossimo ho un obiettivo” Al momento, però, non ha ancora avuto modo di allenarsi con Alexander Zverev, né di avere contatti con lui. Nonostante ciò ha comunque potuto testarsi con altri professionisti suoi connazionali, come lui stesso ha ammesso in un’intervista ai microfoni della ‘DTB‘, la federazione tedesca di tennis: “Mi sono allenato con Jan-Lennard Struff ad Halle, dove si sta preparando per la stagione sul cemento. Il suo allenatore Marvin Netuschil mi ha chiesto se potevo essere il suo compagno di allenamento. Mio padre e Jan si conoscono da tempo. Ad Oberhaching mi alleno con Kevin Krawietz, Daniel Masur e Philipp Kohlschreiber, a Norimberga con Maximilian Marterer”.
Tra le altre cose ha anche fatto un accenno ai tennisti che ammira di più e agli obiettivi futuri:“Ammiro Rafael Nadal, il modo in cui si presenta in campo, in cui combatte. Posso identificarmi in quello. Sono un combattente in campo e faccio di tutto per vincere. Oppure con Novak Djokovic con il suo rigido piano nutrizionale. Mi piacerebbe allenarmi con lui per vedere com’è il ritmo e com’è giocare contro di lui. Entro la fine del prossimo anno voglio essere tra i primi 200 del mondo“.
Official tennis player profile of Justin Engel on the ATP Tour. Featuring news, bio, rankings, playing activity, coach, stats, win-loss, points breakdown, videos, and more.
Tennis - WTA | A 37 anni e 312 giorni, la tedesca madre di due bambine vince il WTA 500 di Londra diventando la campionessa più anziana su erba in un torneo di questa categoria. Quarto titolo in carriera, con una prova di intelligenza tattica e resistenza mentale
Tennis - WTA | A 37 anni e 312 giorni, Tatjana è diventata la più anziana finalista nella storia dei WTA 500, un traguardo raggiunto a suon di sacrifici e dedizione
La sua storia l'ha tenuta nascosta fino a due anni fa, quando ha deciso di renderla pubblica pure per mandare un messaggio a chi ne soffre come lui. Il diabete di tipo 1 è detto anche diabete giovanile e può insorgere in giovane età. Zverev è diabetico dall'età di 4 anni. Quando parlò per la prima volta di ciò dichiarò che da ragazzino gli venne detto che con questo problema di salute non sarebbe riuscito a diventare un tennista. Ci è riuscito ed è senza dubbio uno dei migliori della sua generazione. In alcuni momenti, lo si è notato contro Griekspoor nel terzo turno di Parigi, si vede che manca di energie, e per questo ha la possibilità di fare iniezioni di insulina durante le partite.
Quando ne parlò, sui social, nel giorno della presentazione della Alexander Zverev Foundation disse: "Mi era stato detto che non ce l’avrei mai fatta a fare sport a questi livelli con il diabete di tipo uno. Diversi medici specialisti mi dicevano che sarebbe stato impossibile essere competitivi. Poi, a un certo punto, ho realizzato che ero diventato il numero 2 del mondo, avevo vinto l’oro olimpico, ed era arrivato il momento di aiutare gli altri. Posso dare coraggio agli altri, posso portare un messaggio di speranza. Ecco perché ho reso pubblica la mia storia. Ho pensato che mi sentivo bene, avevo 25 anni e volevo aiutare i bambini col mio stesso problema e soprattutto i loro genitori".
Tennis - Flash, Interviste | Zverev parla della convivenza con la malattia: “Non volevo che tutti lo sapessero ma desidero aiutare gli altri”
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Il diabete è sempre stato un argomento tabù nel mondo dello sport e Zverev inizialmente non voleva rivelare la sua malattia pubblicamente. Per diversi anni, ha preferito tenersi questo piccolo segreto per sé. Ora è cresciuto, e con una consapevolezza diversa della malattia ha deciso di parlarne, per aiutare tutti quelli che ne soffrono a credere nei loro sogni. Partendo dalla scoperta della malattia, Zverev non ha ricordi nitidi: “Ero troppo giovane per ricordarmi, ma se ripenso a quel momento, ricordo che nella mia famiglia parlavano di un virus molto grave. Ho dovuti fare i vaccini come gli altri bambini, però continuavo ad essere malato. È stata la reazione del mio corpo dopo i vaccini a scaturire il diabete. Avevo solo 4 anni e non ho potuto mangiare per giorni, bevevo solo tanta acqua. Lo sono da sempre, per questo non conosco una vita senza diabete, è diventato normale per me”.
Davanti a quella “nuova” realtà però, Zverev non si è mai fermato, continuando a credere nel suo sogno di bambino: “Ho sempre voluto fare il tennista, ero un bambino molto attivo e praticavo diversi sport oltre al tennis come l’hockey e il calcio. Ma il mio sogno era diventare un tennista e andare a giocare i tornei più importanti del mondo. Detto molto sinceramente, la vita che sto vivendo è quella che ho sempre desiderato”.
A guardarlo, non sembra avere niente di diverso rispetto a qualsiasi altro sportivo. Eppure, vivere con il diabete è qualcosa nessuno vorrebbe: “Anche se dico che mi ha reso più forte, sono certo che nessuno desidera essere diabetico, è normale. Avere il diabete significa avere una responsabilità in più per tutta la vita. Per questo ogni volta che mi dicono che non posso fare una cosa, voglio dimostrare il contrario. Il diabete mi ha dato una motivazione in più per farcela. Quindi credo che chiunque abbia questa malattia possa farcela in quello che vuole”.
Per Alexander Zverev diabete di tipo 1 dall'età di 4 anni: ecco come riesce a giocare a tennis da pro tra iniezioni di insulina e guai al Roland Garros
"Avere una vita normale per chi ha il diabete è possibile. Ed è possibile anche diventare dei campioni sportivi. È importante che genitori e bambini sappiano che non ci sono limiti. Non ho mai lasciato che il diabete mi fermasse. (ANSA)
Brutto infortunio per il numero 3 del mondo, costretto a ritirarsi nel secondo set della semifinale del Roland Garros contro Rafa Nadal a causa di una grave dis - Sky Sport