Manovra bis per pareggio bilancio; sono già pronti gli avvoltoi dello IOR

tontolina

Forumer storico
dunque
non si sa ancora il modo in cui ci metteranno le mani in tasca con questa nuova manovra [quella precedente ci costerà molto cara]

che già sono pronti a litigare su come spartirsi i nostri denari


CRISI: Gotti Tedeschi, risparmio vada a imprese (stampa) Dowjones
ROMA (MF-DJ)--"Il rilancio del Paese si dovrebbe fondare sulla scelta piu' opportuna delle scarse risorse disponibili. L'Italia ha due vantaggi: il risparmio delle famiglie e le capacita' imprenditoriali. La nostra soluzione e' convogliare il nostro risparmio nelle nostre imprese, cui manca proprio il capitale di rischio". E' quanto scrive il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, in un articolo su Il Sole 24 Ore.
In un'intervista rilasciata a Il Mattino Gotti Tedeschi dichiara che "l'Italia e' un Paese forte. Una patrimoniale rischierebbe di sprecare la ricchezza rappresentata dal patrimonio solo per accontentare qualcuno che dall'esterno dice che dobbiamo ridurre il debito. Meglio sarebbe indirizzare le risorse raccolte con una patrimoniale verso lo sviluppo. Aumentare le tasse sulle rendite -conclude il banchiere- genera due fattori negativi: alimenta la sfiducia e mortifica i consumi". red/adm
(END) Dow Jones Newswires
August 11, 2011 04:23 ET (08:23 GMT)
 
Infatti aumentano le rendite al 20% e hanno messo una mini patrimoniale sul deposito titoli tanto per incoraggiare l'investimento in azioni.
 
Infatti aumentano le rendite al 20% e hanno messo una mini patrimoniale sul deposito titoli tanto per incoraggiare l'investimento in azioni.
adesso vanno a toccare il contante....


con la prima manovra hanno spaventato gli investitori che
oltre alle perdite sui titoli azionari e obligazionari
dovranno pure pagare supertasse sul contotitoli


vediamo quanto tassano la liquidità

devono pur grantire a questa marea di politicastri avidi e corrotti i loro 22mila euro al mese+tutti i vari privilegi


non hanno ancora incassato che già fioccano le idee per spender

insomma
 
CRISI: Bocchino, Tremonti fumoso non dice dove trova soldi Dowjones
ROMA (MF-DJ)--"E' stato un intervento oggettivamente fumoso, su questo concordiamo con il ministro Bossi". Lo afferma il numero due del Fli, Italo Bocchino, criticando in Commissione a Montecitorio l'intervento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
"Non ci ha detto dove intende trovare i circa 20 mld che servono e non ci ha dato risposte concrete" ha detto ancora Bocchino, chiedendo a Tremonti un maggiore sforzo sui "tagli alla spesa improduttiva" e nella lotta alla corruzione. Accanto alle politiche di pareggio di bilancio nel 2013, dice ancora Bocchino, occorre "finanziare la crescita" altrimenti il problema del debito, una volta risolto, si ripresenterebbe nuovamente. ren [email protected]
(END) Dow Jones Newswires
August 11, 2011 06:48 ET (10:48 GMT)
 
Licenziamenti più facili

di Giorgio PogliottiCronologia articolo10 agosto 2011Commenti (24)
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-08-09/licenziamenti-facili-230003.shtml
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ROMA. Licenziamenti più facili e maggior spazio alla contrattazione aziendale. Sono le due direzioni di marcia delle misure che saranno annunciate oggi dal ministro del Lavoro e Politiche sociali Maurizio Sacconi alle parti sociali. Nei decreti legislativi dello Statuto dei lavori verrà individuato un nucleo di diritti universali e indisponibili.
Tutte le altre tutele - tra queste, la disciplina sui licenziamenti - saranno nella disponibilità delle parti sociali che potranno decidere attraverso la contrattazione: il caso tipico è quello dello start-up di un imprenditore del Sud che chiede per un certo numero di anni la non applicazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Inoltre il ministro intende potenziare il ruolo della contrattazione aziendale, attraverso i contratti di 'prossimità', alternativi rispetto ai contratti nazionali, sul modello di quanto fatto con le intese separate per la Fiat di Pomigliano e di Mirafiori.



In questo modo il ministro Sacconi intende rispondere alla Bce che ha sollecitato il superamento dell'attuale dualismo del mercato del lavoro, con minori rigidità nelle norme sui licenziamenti. Sacconi oggi pomeriggio rilancerà la richiesta - già avanzata a sindacati e imprese con la lettera dello scorso 11 novembre - affinché promuovano un avviso comune sullo Statuto dei lavori. I contenuti verrebbero recepiti dal ministro nei decreti legislativi che serviranno per la redazione dello Statuto dei lavori, il testo unico che sostituirà lo Statuto dei lavoratori, la legge 300 del 1970.
Nel Ddl, che si compone di due articoli, è contenuta la delega al governo per la «razionalizzazione e semplificazione» del diritto del lavoro con «l'obiettivo di ridurre almeno del 50% la normativa vigente», anche con «l'abolizione delle normative risalenti nel tempo».


Come già detto, è prevista l'identificazione di un nucleo di diritti universali e indisponibili - di rilevanza costituzionale e coerenti con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea - da applicare ai rapporti di lavoro dipendente e alle collaborazioni a progetto in regime di sostanziale monocommittenza. La parte rimanente di tutele potrà essere modulata dalle parti sociali con la contrattazione collettiva «valorizzando il ruolo e le funzioni degli organismi bilaterali». Si terrà conto dell'andamento economico dell'impresa, del territorio o del settore di riferimento. Con un riguardo particolare per le crisi aziendali e occupazionali, l'avvio di nuove attività, la realizzazione di significativi investimenti e gli obiettivi di incremento della competitività e di emersione del lavoro nero e irregolare. È prevista anche l'estensione degli ammortizzatori sociali mediante contribuzioni corrispondenti alle prestazioni, senza oneri aggiuntivi di finanza pubblica.

Con il secondo intervento il ministro Sacconi intende, invece, consolidare gli effetti dell contrattazione aziendale, dando forza di legge alle novità contenute nell'accordo interconfederale firmato unitariamente dalle parti sociali lo scorso 28 giugno. L'intesa prevede l'efficacia erga omnes dei contratti aziendali, vincolanti per tutte le sigle firmatarie, se approvati dalla maggioranza delle rappresentanze sindacali. Inoltre i contratti aziendali per aderire alle esigenze di specifici contesti produttivi, possono modificare la disciplina del contratto nazionale sulla prestazione lavorativa, gli orari e l'organizzazione del lavoro, avendo efficacia per tutti, in situazioni di crisi, di investimenti significativi per lo sviluppo economico-occupazionale.

Tuttavia il piano del ministro Sacconi si scontra con l'ostilità del sindacato che, come ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, non vuole «interferenze della politica su un terreno che è proprio delle parti sociali», soprattutto dopo che è stato raggiunto un accordo unitario lo scorso 28 giugno. Sull'articolo 18 Bonanni rileva che «non c'è richiesta da parte di nessuno tra le parti sociali».

Ancora più dura la Cgil, ostile a qualsiasi intervento che contempli il superamento dell'articolo 18 dello Statuto del 1970. «Il ministro punta a manomettere lo Statuto dei lavoratori ‐ sostiene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ‐, sulla scia dell'emergenza cerca di fare quello che non è riuscito a fare a novembre per la nostra opposizione. Intende anche appropriarsi di un accordo trasferendolo in legge, cambiandone il senso. Tutto ciò è inaccettabile».
 
CI VOGLIONO SERVI, CI AVRANNO RIBELLI !!!

alle loro Corna mostramo il dito medio


[ame="http://www.youtube.com/watch?v=ULZMWUERz5c&feature=mfu_in_order&list=UL"]‪CI VOGLIONO SERVI, CI AVRANNO RIBELLI !!!‬‏ - YouTube[/ame]
 
Schiavi Moderni !!!

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=LjGKw_hcCBc&feature=player_embedded]Schiavi Moderni !!! - YouTube[/ame]
 
Infatti aumentano le rendite al 20% e hanno messo una mini patrimoniale sul deposito titoli tanto per incoraggiare l'investimento in azioni.

il 20% sulle rendite non gli basta più
Tremonti vuole aumentare la tassazione
quel gran figlio di una mignot
lui e i suoi compari [lui è il gatto quell'altro la volpe e noi pirlaccioni siamo i Pinocchio da derubare]


chissà perchè il RIGORE lo invocano quando vogliono derubarci
MAI che il rigore venga dichiarato quando devono tagliare un privilegio della casta politica



Oggi l'audizione in Parlamento Tremonti: ''Cambiare la Carta e più tasse su rendite. Serve rigore''

http://www.adnkronos.com/IGN/News/E...sse-su-rendite-Serve-rigore_312341936285.html




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Quante facce di mierd

ultimo aggiornamento: 11 agosto, ore 14:39
Roma - (Adnkronos/Ign) - Il ministro dell'Economia: ''Dobbiamo modificare l'art. 81 della Costituzione''. Poi precisa: ''Nei suggerimenti europei anche 'diritto a licenziare' ma non è detto che sia parte della condivisa attività del governo". Napolitano lascia Stromboli per incontrare alle 17:30 Berlusconi. Bersani: ''Una seconda Maastricht o il mercato ci ammazza tutti''. Bossi: ''Eurotassa? Penso di no''. A metà seduta l'Europa tenta e fallisce il rimbalzo, Ftse Mib -1,75%. Bce: ''Crescita moderata, pesano incertezze''. Cdm per decreto il 18 agosto


 
Ultima modifica:
CRISI: Alfano, fiducia in risorse degli italiani (Chi) Dowjones
ROMA (MF-DJ)--Sulla crisi finanziaria di questi giorni il segretario del Pdl, nel corso di un'intervista a Chi, dice: "C'e' il rischio di impoverimento e quindi di scoramento, ma ho grande fiducia nelle risorse degli italiani. Ai mercati bisogna prestare molta attenzione, ma non sono loro a scegliere i governi, altrimenti si sarebbe dovuta dimettere la maggioranza dei governi del pianeta. Solo il provincialismo della sinistra italiana pensa di risolvere una crisi globale con le dimissioni di Berlusconi".
Quanto all'ipotesi di un ticket Alfano-Maroni, l'esponente del Pdl si defila: "Il nostro tandem antimafia ha funzionato benissimo, ma il vero ticket per oggi e per domani e' quello Berlusconi-Bossi", conclude Alfano. red/adm
(END) Dow Jones Newswires
August 11, 2011 10:07 ET (14:07 GMT)





ma neppure il Segretario del partito dei diversamente onesti
propone il taglio dei troppi privilegi dei politici


poco amante dell'amor patrio per rinunciare al troppo che ricevono; meglio affamare il popolo
 

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