31 dicembre: ....in ginocchio da te ....
Sul "Sole 24 ore" (noto quotidiano sovversivo, di matrice marxista-leninista, che rappresenta l'associazione degli imprenditori italiani) di mercoledì 28 dicembre si riportava (in prima pagina) la seguente notizia: "Assolti perché il falso in bilancio non è più reato, Silvio Berlusconi e tre ex manager Fininvest, nel processo All Iberian".
Il processo All Iberian era quello in cui Berlusconi (ed i suoi collaboratori) erano accusati di avere "taroccato" i conti della Fininvest, per poter pagare (all'estero s'intende) mazzette miliardarie a Bettino Craxi, girare 10 miliardi al capo dell'Auditel (quella che fa le statistiche degli ascolti Tv) Giulio Malgara, e fornire a Previti le "provviste" per pagare Renato Squillante e gli altri giudici romani implicati nel processo in cui Previti è stato condannato a 8 anni di reclusione (per aver corrotto dei giudici).
Nel 1998, Silvio Berlusconi giurò (come tante altre volte, prima e dopo), di essere completamente all'oscuro di questa storia All Iberian. Mentiva, come al solito.
"Taroccare" è lo stesso verbo che si è usato nei confronti di Calisto Tanzi, quando si è scoperto che i conti di Parmalat erano una montagna di stronzate, e l'azienda era, di fatto, clamorosamente fallita.
Prima di Tanzi, lo stesso verbo fu usato con Sergio Cragnotti (Cirio) e, dopo di Tanzi, con Giampiero Fiorani (Banca Popolare Italiana); la crema dell'imprenditoria italiana.
Berlusconi ed i suoi, erano accusati dello stesso reato di "taroccamento dei conti", che gli avrebbe consentito di costituire "fondi neri" con cui "smazzettare" tutti quei galantuomini visti prima.
Come ha fatto Berlusconi a "cavarsi d'impaccio" e farsi assolvere?
Semplice: s'è fatto eleggere presidente del consiglio ed ha cambiato la legge sul falso in bilancio.
Capite che uomo geniale??!!
Un po come se, Totò Riina si fosse fatto eleggere presidente del consiglio ed avesse cambiato le leggi sul furto, l'omicidio e l'associazione mafiosa. Sarebbe stato assolto anche lui.
Quando glielo hanno detto, Don Totò è montato su tutte le furie: " Ieh cchi minchia, si mu dicivate prima, mi jettava in politica puru iu e risubbia sta quistioni" (Eh che cazzo; se me l'aveste detto prima, anch'io sarei sceso in campo politico, ed avrei finalmente risolto sta questione delle leggi contro i mafiosi).
Mi direte: "ma andiamo su, come puoi pensare che gli italiani potevano eleggere uno come Totò Riina?".
Oh giovinotti, famo a capisse, gli italiani hanno eletto anche di peggio!!
E poi, volete mettere il fascino tenebroso del più sanguinario mafioso di tutti i tempi, in diretta televisiva ed a reti unificate?
Don Totò è chamato u curtu perchè è basso quanto Berlusconi (quando non indossa le sue scarpe "super-rialzate"), ha più capelli e meno rughe (prima degli interventi riparatori sul nostro premier) e, in quanto a "carisma", non teme certo confronti.
Gli manca, è vero, la "parlantina", la capacità di dire qualsiasi cosa, vera o falsa che sia, restando perfettamente serio e, soprattutto, il senso dello spettacolo: piangere o ridere secondo la necessità del momento.
Gustatevi questa rivelazione di Oscar Mammì (l'autore della prima legge sulle Tv, durante il governo Craxi) riportata da Vanity fair il 7 luglio 2005. Il proprietario di Fininvest era andato a "far visita" al ministro alla vigilia della presentazione della legge, e così Mammì continua il racconto:
Lo ricevetti mantenendo un atteggiamento doverosamente istituzionale. Lui invece non smise un attimo di scherzare e far battute, cercando in ogni modo di accattivarsi le mie simpatie. Alla fine, con sguardo impassibile, gli dissi solo che avrei tenuto in debito conto le sue parole. Un commesso aveva appena aperto la porta per accompagnarlo all'uscita, quando accadde l'incredibile.
Berlusconi mi s'inginocchiò davanti e, baciandomi la mano, mi disse: "La prego, ministro, non rovini me e le mie due famiglie!".
Capito che interpretazione commovente; chi altro al mondo sarebbe stato capace di tanto?
Si, devo concordare, Totò Riina non avrebbe avuto le stesse possibilità di diventare presidente del consiglio, gli mancava quella capacità di saper prendere tutti per il culo; ognuno nel modo a lui più consono.
E, difatti, Don Totò è all'Asinara e Berlusconi a Palazzo Chigi.
E mentre che sta li, si fa le leggi che lo "sistemano" in via definitiva. Se no, perché avrebbe dovuto diventare presidente del consiglio?
Mi domanderete: "ma allora quegli italiani che lo hanno votato ...... si sono lasciati prendere per il culo?".
Vi rispondo: io non lo so; perché non lo chiedete a loro??!!
p.s: a tutti i difensori d'ufficio di Berlusconi, che mi scrivono accorate lettere (coraggiosamente anonime), soprattutto a quelli che mi minacciano di "manganellate ed olio di ricino, come ai vecchi tempi" (oh giovinotti, sono alto 187 cm e sono stato un discreto pugile mediomassimo; al posto vostro ci andrei piano con certe ...sfide), faccio osservare che possono smentirmi (come si fa tra persone perbene), dimostrando che i fatti che racconto sono falsi. Oppure dimostrando che, pur essendo quei fatti veri, essi sono irrilevanti al fine di valutare la statura morale dell'attuale presidente del consiglio.
Ma se i fatti sono veri, e sono anche rilevanti per dimostrare che questo presidente del consiglio ha la stessa statura morale della sua statura fisica, allora costoro, se sono in buona fede (se, cioè, non ricevono "anche loro" regalie e privilegi) dovrebbero seriamente farsi vedere da uno molto bravo: troppo tempo davanti alla Tv di regime, gli ha provocato danni molto seri; quasi irreversibili.
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