Città del Messico, 15 apr 17:51 - (Agenzia Nova) - Nel rapporto sulle prospettive economiche mondiali diffuso ieri, l'Fmi aveva stimato per il Messico una contrazione del pil pari al 6,6 per cento. Per il paese nordamericano, che aveva chiuso il 2019 con la flessione dello 0,1 per cento del pil, si tratta di un pesante taglio rispetto a una stima di crescita dell'1,3 per cento, stilata dal Fondo a inizio anno. Il dato si colloca inoltre ben al di sotto della media mondiale (-3 per cento). Nel 2021 l'economia messicana potrebbe "rimbalzare" con una crescita del 3 per cento, oltre l'1,6 per cento stimato in precedenza, ma sotto la media mondiale stimata al 5,8 per cento. L'Fmi avverte inoltre del rischio che il tasso di disoccupazione possa spingersi al 5,3 per cento, due punti percentuali in più su anno. Un indice che - con l'auspicata fine dell'emergenza sanitaria - potrebbe attenuarsi al 3,5 per cento nel 2021. In generale, secondo l'Fmi, l’attività economica in America latina e nei Caraibi subirà una contrazione del 5,2 per cento nel 2020 a causa dell’impatto della pandemia del nuovo coronavirus. La regione, si legge, subirà gravi rallentamenti o contrazioni dell'attività economica. Tra i paesi che registreranno il maggiore calo in termini di crescita, oltre al Messico, l’Fmi cita il Brasile (-5,3 per cento) e l’Argentina (-5,7 per cento). Secondo l’istituto finanziario l’economia della regione tornerà a crescere nel 2021 a un ritmo del 3,4 per cento. (segue) (Mec)
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