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Nuovo forumer
30 settembre 2008, ore 7.23
Giornata convulsa sui mercati: il parlamento americano ha bocciato il piano per la creazione del fondo da 700 miliardi di dollari preparato domenica in fretta e furia per tentare di arginare il crollo dei colossi bancari e assicurativi; tutti gli asset, a parte il dollaro, lo yen e i metalli preziosi sono crollati, chi più chi meno.
Bail out people, not banks!: di fronte ad un'opinione pubblica estremamente contrariata per il proposto intervento del Tesoro USA, la camera ha rifiutato, in una seduta particolarmente difficile e concitata, la nazionalizzazione delle perdite tanto cara all'amministrazione "liberista", innescando un tracollo storico sulle borse.
Dow Jones -6.98%, S&P500 -8.79%, Nasdaq -9.14%: il Nikkei giapponese limita le perdite, mentre scriviamo, ad un "modesto" -4.64%, poca cosa rispetto ai timori di una sessione asiatica disastrosa. Gli occhi di tutti sono ora puntati sulle borse europee, chiuse ieri in forte calo ma prima dell'accelerazione al ribasso di quella americana e alla prova dell'apertura entro poche ore.
Con i mercati azionari sono crollate tutte le materie prime, a parte i metalli preziosi. L'argento è rimasto stabile (si, un -3.54% in questo contesto è sinonimo di assoluta stabilità! fra l'altro, la perdita c'è stata solo sul derivato: sul mercato fisico il metallo bianco ha chiuso intorno alle quotazioni d'apertura) mentre l'oro, il bene rifugio per eccellenza, la moneta millenaria scelta dall'uomo spontaneamente per le proprie eccezionali caratteristiche, ha guadagnato circa il 4% sul mercato fisico, sia contro il dollaro, sia contro l'euro e le altre principali valute.
continua...
Giornata convulsa sui mercati: il parlamento americano ha bocciato il piano per la creazione del fondo da 700 miliardi di dollari preparato domenica in fretta e furia per tentare di arginare il crollo dei colossi bancari e assicurativi; tutti gli asset, a parte il dollaro, lo yen e i metalli preziosi sono crollati, chi più chi meno.
Bail out people, not banks!: di fronte ad un'opinione pubblica estremamente contrariata per il proposto intervento del Tesoro USA, la camera ha rifiutato, in una seduta particolarmente difficile e concitata, la nazionalizzazione delle perdite tanto cara all'amministrazione "liberista", innescando un tracollo storico sulle borse.
Dow Jones -6.98%, S&P500 -8.79%, Nasdaq -9.14%: il Nikkei giapponese limita le perdite, mentre scriviamo, ad un "modesto" -4.64%, poca cosa rispetto ai timori di una sessione asiatica disastrosa. Gli occhi di tutti sono ora puntati sulle borse europee, chiuse ieri in forte calo ma prima dell'accelerazione al ribasso di quella americana e alla prova dell'apertura entro poche ore.
Con i mercati azionari sono crollate tutte le materie prime, a parte i metalli preziosi. L'argento è rimasto stabile (si, un -3.54% in questo contesto è sinonimo di assoluta stabilità! fra l'altro, la perdita c'è stata solo sul derivato: sul mercato fisico il metallo bianco ha chiuso intorno alle quotazioni d'apertura) mentre l'oro, il bene rifugio per eccellenza, la moneta millenaria scelta dall'uomo spontaneamente per le proprie eccezionali caratteristiche, ha guadagnato circa il 4% sul mercato fisico, sia contro il dollaro, sia contro l'euro e le altre principali valute.
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