ciao
oggi è S Martino
una volta si festeggiava


infatti ... stasera esco e lo festeggio con chi capita! farei questi.... suculi sono! ma son un po' complicatini....
Ricetta per i biscotti di San Martino:
Gli ingredienti per realizzare i tricotti sono, per circa sei persone 500 gr. Di farina, 200 di zucchero, 100 di strutto e 200 lievito. Indispensabili i semi d'anice, poi cannella, sale acqua 1dl, burro. Il procedimento per realizzarli prevede di setacciare la farina a fontana e versare al centro l'acqua tiepida con un pizzico di sale e lo strutto non sciolto. Impastare aggiungendo il lievito e lo zucchero insieme ad un cucchiaio di semi d'anice e un pizzico di cannella. Impastare fino ad ottenere un composto elastico e morbido. Ricavare poi dei bastoncini lunghi circa 6 cm e larghi 4cm, e, con le dita e avvolgerli a spirale dando al rotolino una forma arrotondata. Adagiare i rotolini su una placca imburrata e farli lievitare, 4 ore, coperti in luogo tiepido, finchè non gonfiano sufficientemente Quindi infornarli nel forno preriscaldato a 200° per circa 15 minuti. Sfornarli, farli raffreddare e rimetterli in forno a 160° per altri 15 minuti. Lasciarli raffreddare ancora una volta e rimetterli in forno, con lo sportello semiaperto, a 150° per 10/15 minuti, stando attenti che non diventino troppo scuri. Per ottenere il rasco occorre invece levare i biscotti dal forno quando sono cotti, ma ancora chiari e di sicuro quindi morbidi all'interno. Si taglierà via la parte superiore del rasco per scavare l'interno e poi si farà raffreddare. Si bagneranno poi con poco liquore e si procederà a riempirli di crema di ricotta (ottenuta precedentemente utilizzando lo stesso procedimento dei cannoli- cui si rimanda...), si rimetterà la parte superiore del rasco prima tolta e si spolvererà il tutto di zucchero a velo. Per il sammartinello decorato il procedimento prevede che si scavi invece la parte interna partendo dalla base, lasciando intatta la parte superiore. La cavità ottenuta andrà riempita di conserva di cedro generalmente, si ricoprirà di glassa di zucchero e si decorerà apollosamente con ghirigori di glassa di zucchero a velo e limone, un cioccolatino avvolto nella stagnola e delle striscioline di filo d'argento ed addobbi floreali di pasta reale.
Una curiosità: la tradizione prevede un San Martino dei ricchi, che è quello dell'11 Novembre, e uno dei poveri, che per festeggiare attendevano la prima Domenica successiva al giorno 11, forse per ragioni economiche legate alla scadenza della paga settimanale. Il San Martino dei poveri veniva festeggiato a Palermo, con il rito del bisotto di San Martino “abbagnatu nn'u muscatu”, cioè di un particolare biscotto chiamato sammartinello, inzuppato nel vino moscato. Per l'“abbagnatura” si usa utilizzare un vino liquoroso, il “moscato di Pantelleria”, che grazie alla particolare fermentazione presenta un profumo fruttato ed un gusto dolce ed aromatico. Antico prodotto dell'isola, il moscato venne esportato dal 1883, nel 1936 è stato inserito tra i vini tipici italiani e dal 1971, è Doc. Il tipo di biscotto destinato ad essere inzuppato nel moscato è il tipo detto “tricotto” croccante e friabilissimo, e non il “rasco”, che è più morbido e destinato ad essere riempito di crema di ricotta dolce, oppure di conserva e decorato in modo quasi barocco, con glassa di zucchero a riccioli e ghiigori, sormontato da un cioccolattino e fiorellini di pasta reale.