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Min Balduzzi: La privatizzazione della sanità non è in discussione
30/09/2014 ore 18.21 Due anni per un intervento all'ernia al disco, 20 mesi per una visita psichiatrica e ticket troppo cari: le liste di attese insostenibili...
Due anni per un intervento all'ernia al disco, 20 mesi per una visita psichiatrica e ticket troppo cari: le liste di attese insostenibili e i costi elevati sono tra i principali motivi di malcontento degli italiani
Ticket cari e tempi lunghi, fuga dalla sanità
nel campo della sanità pubblica. Ostacoli che, spesso, spingono i cittadini a rinunciare alle cure e a sacrificare la propria salute.
A lanciare l'allarme è Cittadinanzattiva con il 17° rapporto Pit sulla salute: un documento che sintetizza le oltre 24mila segnalazioni giunte nel 2013 ai Pit salute nazionale e regionali e alle sedi locali del Tribunale per i diritti del malato. Quasi un quarto degli avvisi riguarda per l'appunto le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie causate dalle liste di attesa, dal peso dei ticket e dall'alto costo economico delle cure intramoenia. Un dato su cui incidono anche i tagli alla spesa pubblica degli ultimi anni, che hanno provocato l'aumento dei ticket e, in alcuni casi, il mancato rinnovo delle esenzioni fiscali.
Una crisi che ha portato le famiglie a diminuire la spesa per le cure sanitarie private: un valore pro-capite che è passato da 491 a 458 euro, per un totale di quasi 7 milioni di prestazioni mediche private in meno.
Ai microfoni di Radio 24, intervistato da Miriam Corgiat, Tonino Aceti, coordinatore nazionale del tribunale per i diritti del malato.
Chi avrà e chi non avrà il super-farmaco anti-epatite C
Raggiunto l’accordo, ma i prodotti “blockbuster” diventano sempre più cari
01/10/2014
paolo russo
Istituto italiano di tecnologia
Mesi di trattative e un ultimo braccio di ferro, ieri sera, poi è finalmente arrivato il sospirato accordo che consentirà ai malati più gravi di epatite C l’accesso al sofosbuvir, la pillola super-costosa che sradica il virus in 12-24 settimane. L’intesa tra l’azienda produttrice Gilead e l’Aifa, l’Agenzia ministeriale del farmaco,