Dedicato a tutti ma sopratutto a chi è "long". Così sgombriamo il campo dai malintesi.
Sono veramente poco interessato a quanto vale il titolo nell'immediato, mi piace molto di più pensare alle possibilità future.
Perchè il CAR-CD44v6 potrebbe essere un successo:
Partiamo da un ricercatore ormai famoso e cioè il Dottor Attilio Bondanza,
praticamente lo sviluppatore del CD44v6,
prima al San Raffaele e poi responsabile della ricerca sui CAR-T di Novartis.
Per chi avesse bisogno di verifiche ecco l'elenco dei partecipanti a un seminario sponsorizzato da Novartis:
I nostri esperti comprendono:
Attilio Bondanza , responsabile del programma Novartis
Aude Chapuis , Programma nella Divisione di ricerca clinica di immunologia, Centro di ricerca sul cancro di Fred Hutchinson
Sara Ghorashian , Programma di biologia dello sviluppo e cancro, University College London
Sara Mastaglio , Unità di trapianto di ematologia e midollo osseo, Istituto scientifico San Raffaele
Moderatore: Saheli Sadanand , Associate Editor Nature Medicine
https://occincubator.com/events/even...immunotherapy/
...
Un'aiuto alla comprensione lo da l'Ufficio Stampa dell'IStituto Superiore di Sanità con questa notizia già nel 2017:
I linfociti CAR-T CD44v6 -
sviluppati presso IRCCS Ospedale San Raffaele da Attilio Bondanza, a capo dell'Unità di Immunoterapie Innovative, e di proprietà di MolMed dal 2015 - fanno parte della famiglia dei linfociti CAR-T (Chimeric antigen-receptor-engineered T cells): sono linfociti armati con recettori chimerici che hanno dimostrato grande potenziale antitumorale, anche contro tumori particolarmente aggressivi e resistenti a terapie tradizionali. I CAR-CD44v6, già sperimentati con successo in appropriati modelli murini, rappresentano un progetto con potenziale terapeutico particolarmente alto, in quanto riconoscono in modo specifico la variante 6 (v6) dell’antigene CD44 (CD44v6), espressa da molte neoplasie ematologiche - tra cui la leucemia mieloide acuta ed il mieloma multiplo - ed anche da molti tumori epiteliali, tra cui carcinomi della mammella, del colon, del pancreas, della testa/collo e del polmone...
Istituto Superiore di Sanità: Benvenuti
Sempre nel 2017 è partito il progetto EURE-CART che ha abbondantemente finanziato gli studi ora in atto.
EURE-CART Project . CAR-T cell, cancer gene therapy
A giugno 2019, sempre dal lavoro di Attilio Bondanza è arrivato un brevetto che potrebbe essere utilizzato, per qualsiasi CAR, per ora europeo e cioe quello dello Spaziatore LNGFR.
Brevetto MolMed dello spaziatore LNGFR della proteina CAR • NCF
Si può aggiungere ancora altro:
CAR-CD44v6 è inoltre caratterizzato dall’
inclusione nel costrutto del gene suicida proprietario di MolMed (TK-Zalmoxis), che ha l’obiettivo di aumentare il profilo di sicurezza del prodotto.
AIFA autorizza lo studio clinico di CAR-T CD44v6 per AML e MM • NCF
Un team di ricercatori del San Raffaele ha scoperto il meccanismo molecolare all’origine di queste tossicità e ha dimostrato la potenziale efficacia di un farmaco, già in uso per l’artrite, nel prevenirle e curarle. L’importante scoperta, pubblicata su
Nature Medicine, potrebbe avere un impatto immediato:
rendere molto più sicura la terapia con linfociti CAR-T.
Linfociti modificati contro i tumori: al San Raffaele scoperta origine degli effetti collaterali della terapia Università Vita-Salute San Raffaele
Spero, ma sono anche sicuro, di aver dato un contributo alla comprensione e sarei lieto se qualcuno volesse commentare.