DA BERSANI A BERSANI: “LUCE E GAS PRIVATIZZATE = BOLLETTE PIU’ SALATE”
Martedì 4 luglio si è tenuta presso i locali del Circolo Utopia una conferenza stampa con la presenza di Fabio Callaioli del Cobas Energia, Luca Torquato del Comitato contro l’inceneritore e Beatrice Bardelli del Comitato Pisano contro il Rigassificatore.
L’argomento affrontato è la questione dei costi delle privatizzazioni del gas e dell’Enel per i cittadini pisani.
Il primo atto del ritornato ministro Bersani è un disegno di legge sull’energia, che conferma l’annunciato rincaro del 5% sulla bolletta elettrica a luglio 2006. La nuova stangata arriva dopo che la bolletta a marzo 2006 era già aumentata del 3,5%.
Anche per il gas la liberalizzazione (2001) aveva promesso la riduzione dei costi: in 5 anni la bolletta del gas è aumentata del 30%!
La costa pisano-livornese sarà colpita direttamente da queste politiche. La costruzione di un impianto di rigassificazione in quest’area è oramai all’ordine del giorno; viene spacciata come indispensabile per l’approvvigionamento del gas naturale, ma ciò è falso in quanto la stessa ENI afferma che nel 2010 a fronte di una necessità di circa 90 miliardi di mc, ci sarà un’offerta potenziale di oltre 100 miliardi di mc.
Le liberalizzazioni/privatizzazioni sono una benedizione per gli affaristi dei combustibili e dell’elettricità, sono un danno e una truffa per i cittadini-utenti:
n per la loro salute: ogni impianto di produzione-stoccaggio è un fattore di rischio e nocività gia patiti a suon di tumori e patologie croniche;
n per il loro territorio: alla devastazione e degrado ambientale, ai danni spesso irreparabili all’ecosistema, si accompagna il deprezzamento dei beni materiali ed immateriali (chi vorrebbe venire a vivere in aree impestate, quali Priolo, Porto Vesme, Marghera?).
nper le loro tasche: visti gli aumenti scandalosi e il relativo impoverimento del servizio.
Queste sono le tariffe base applicate a Pisa. Vuol dire con un consumo annuo di circa 1.500 mc la spesa del solo gas va da €. 457,00 a €. 513,00 con un aumento del 12,4 % in dieci mesi, fino ad arrivare a €. 580,00 nell’aprile 2006, + 13% da luglio 2005.
Da qui di deduce che una famiglia con un consumo medio annuo di 1.500 mc spendeva nell’ottobre 2004 €. 820,00 e nel marzo 2005 €. 968,00. Un aumento delle bollette del + 18%!
Niente viene fatto sul versante della programmazione energetica alternativa in chiave italo-europea (incentivi al risparmio, al bioriscaldamento-edilizia, alle fonti rinnovabili, al trasporto collettivo e merci su nave-ferro, stop elettrodomestici energivori)
Questi fatti piano Bersani, manovre economiche da 50 miliardi/euro,”cuneo fiscale” a sostegno dell’impresa indicano che anche con il centrosinistra la politica energetica dell’Italia rimane miope e orientata a favorire esclusivamente le lobbies più prepotenti e clientelari. Va dunque rilanciata, riorganizzata e fatta pesare l’opposizione sociale e popolare a queste sciagurate e devastanti scelte.
Confederazione Cobas Pisa