NicOx : Garufi ... e la Rivoluzione Pharma

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Paradoxe : faire baisser pour ramasser 15/01/2009 à 09:41
Paradoxe technique : faut faire baisser un cours pour ramasser sur un titre très spéculatif comme
Nicox car il y a plus de courtermistes qui vont vendre pour protéger leur position (du moins leur valeur). Donc, en l'absence de volume, pour une valeur saine avec de bonne infos pourtant, c'est la baisse qui prévaut et qui indique le caractère très spéculatif laissant envisager un possible ramassage. C'est paradoxal, mais tant qu'il n'y a pas d'annonce capitalistique, de fusion ou d'OPA, le cours peut sous la pression plutôt baisser que monter. En ce cas, le moment venu, les différents ramassages se cumulent (tient, je serais pas surpris que ceux qui dénigraient la valeur puisse alors jouer un certain rôle...) et là les seuils dépassés donnent lieu à une annonce de mouvement... j'ai vu Boloré par exemple jouer de la sorte plusieurs fois.
Il faut dire aussi que le maintien d'un cours plus bas dans de petits volume, permet aussi de faire des offres elles aussi plus basses, calculées sur des moyennes de cours à 6 mois par exemple.




e meno male che qualcuno capisce
 
siamo in due:D

come hai fatto a cambiare la scritta sotto l'avatar?


la strada é la stessa che hai utilizzato per inserire avatar

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World Economic Forum, dura requisitoria dei leader cinese e russo
Wen Jabao: "Tempesta perfetta sull'economia provocata dagli Stati Uniti
Davos, la Cina sfida Obama
"La crisi, colpa degli Usa"


dal nostro inviato FEDERICO RAMPINI

Wen Jiabao

DAVOS - In un silenzio contrito i Vip del capitalismo mondiale hanno ascoltato la dura requisitoria dei leader cinese e russo contro le colpe del capitalismo occidentale e i disastri che la nostra malafinanza infligge al mondo intero. Assenti gli esponenti dell'Amministrazione Obama - trattenuti a Washington per i piani d'emergenza antirecessione - il summit dell'establishment globale è stato aperto d'imperio da Wen Jiabao e Vladimir Putin. Nessuno dei due ha fatto degli sconti all'Occidente. Il premier cinese ha avuto parole severe contro "l'eccessiva espansione delle istituzioni finanziarie, il fallimento di chi doveva regolare i mercati, il prevalere della finanza sull'economia reale". Una frecciata particolare Wen l'ha scagliata contro l'America, le sue "politiche macroeconomiche sbagliate" che hanno provocato "insufficienza di risparmio e gravi squilibri mondiali". Putin ha rincarato la dose, sfoderando il suo sarcasmo feroce: "Un anno fa qui a Davos i leader americani continuavano a rassicurarci sulla stabilità del loro sistema. Oggi la maggior parte delle banche di Wall Street di fatto non esistono più, le loro perdite in dodici mesi hanno cancellato gli utili di 25 anni. Non troveremo la terapia giusta per uscirne, se non abbiamo chiare le cause di questa tempesta perfetta".

Il leader cinese era il più atteso al World Economic Forum, per l'importanza della Repubblica Popolare nell'economia globale e per il ruolo che potrebbe svolgere nel rilanciare la crescita mondiale. Wen non ha deluso. Ha promesso che la Cina farà la sua parte, "da grande attore responsabile", per aumentare i suoi consumi e quindi aiutare anche l'Europa e gli Stati Uniti. Ma ha lanciato un avvertimento a Obama: guai se sceglierà la strada del protezionismo. "A trent'anni dal riallacciamento dei rapporti con l'America - ha detto il premier - la storia dimostra che la cooperazione è benefica per ambedue i paesi, la contrapposizione è distruttiva per tutti. Nell'interesse del mondo intero, è imperativo che affrontiamo questa crisi insieme".


A una settimana dall'uscita del neosegretario al Tesoro Usa, Tim Geithner, che ha accusato Pechino di manipolare la sua valuta per agevolare l'export made in China, Wen Jiabao ha usato il World Economic Forum per lanciare un altolà. Nel suo discorso c'era un'allusione alla Grande Depressione degli anni Trenta, che fu aggravata dalla spirale dei protezionismi commerciali.

Il premier cinese ha ammesso che la crisi sta colpendo il suo paese con durezza. "Le esportazioni si riducono, molti settori industriali soffrono eccessi di capacità produttiva, la disoccupazione è in crescita". Ha riconosciuto che all'estero affiorano dubbi sulla capacità della Cina di continuare a crescere. Tuttavia ha confermato un obiettivo ambizioso: una crescita dell'8% nel 2009. Un traguardo difficile, visto che l'ultimo trimestre del 2008 si è chiuso con aumento del Pil del 6,8% e gli indicatori puntano verso un ulteriore rallentamento.

"Siamo fiduciosi - ha detto Wen - perché i fondamentali della nostra economia sono sani. Le finanze pubbliche sono in ordine, il risparmio privato raggiunge i 5.000 miliardi di euro, i nostri vantaggi strutturali rimangono: una vasta manodopera qualificata e poco costosa, un buon sistema scolastico, infrastrutture moderne, e una capacità collettiva di affrontare le avversità".

Wen ha esposto il massiccio piano di spesa pubblica (600 miliardi di dollari) varato per stimolare la crescita: nuovi investimenti in infrastrutture e la costruzione di uno Stato sociale che provveda ai cittadini una rete di sicurezza, indispensabile perché i consumatori cinesi spendano di più. La messa in atto di questo piano sarà un test cruciale per la Cina e per il mondo. Se Pechino riuscirà a spendere presto e bene quelle risorse - come in passato ha dimostrato di saper fare nel settore delle infrastrutture - ne uscirà consolidato il suo modello di capitalismo autoritario. Altrimenti si aprono scenari di instabilità sociale che possono indebolire il regime, ma anche provocare contraccolpi per l'economia globale. Su quest'ultima Wen ha spiegato le ricette cinesi: "Rilanciare il commercio multilaterale, la liberalizzazione degli scambi e degli investimenti. Riformare le istituzioni della governance come il Fondo monetario, che devono rappresentare meglio i paesi emergenti".

La Repubblica Popolare è pronta quindi ad assumersi più responsabilità e un profilo da superpotenza nella cabina di regìa che dovrà guidare il mondo fuori da questa crisi. "Noi - ha promesso Wen alla ossequiente platea dei Vip - possiamo contribuire a ricostruire la fiducia mondiale. Possiamo aumentare le nostre importazioni, e investire di più nei vostri paesi". Il tocco finale all'apertura del summit lo ha dato Putin che è salito in cattedra per somministrare alla platea dei capitalisti occidentali le sue considerazioni su "etica del management e trasparenza dei bilanci societari": una beffa grottesca, ma ben meritata.
 
Caro Acqua pensa se i cinesi artrosici consumeranno il naproxcinod!!!!!!!!!!!! credo che ci toccherà rivedere un'altra volta il modesto target dei 100€
 
oramai devo decidere cosa fare!!!!!!!!!!!!!! Il titolo ha volumi solo se saltano gli stop o con notizie!!!!!!!!!!!!nessuno ha interesse a mantenere i volumi bassi
 
No ... le pagine qui sono 1000 perr ogni thread ...

Peccato che mi tocca sorbire 9 pagine di caxxate per vedere 1/2 pagina di notizie reali ... e pure criticato quando metto le info ... :rolleyes: :-o :help:

In ogni caso ne aveva già aperta una per sbaglio DickSim ... ma utilizziamo questa fino all'esaurimento ...
...all' "esaurimento" totale di vir volevi dire:lol::lol:.......e comunque speriamo di non arrivare a 1000 pagine di continue attese
 
Sequenom Commences Exchange Offer to Acquire EXACT Sciences
Tuesday January 27, 7:00 am ET
SAN DIEGO--(BUSINESS WIRE)--Sequenom, Inc. (NASDAQ: SQNM - News) today announced that it has commenced an exchange offer to acquire all of the outstanding shares of common stock of EXACT Sciences Corporation (NASDAQ: EXAS - News) in an all-stock exchange valued at approximately $41 million. Subject to the terms and conditions of the offer, each share of EXACT Sciences is exchangeable for $1.50 in Sequenom common stock, subject to a 15% collar that fixes the exchange ratio if the price of Sequenom common stock used to establish the exchange ratio is more than $28.06 per share or is less than $20.74 per share.
“We continue to believe that this proposed business combination is compelling from a number of perspectives. We remain hopeful that EXACT Sciences' Board will ultimately recognize the value inherent in a combination of the two companies and work directly with us to complete a transaction,” stated Harry Stylli, Ph.D., President and Chief Executive Officer of Sequenom. “While we remain excited about the potential for the combination of the two companies in the diagnostic marketplace, we must reiterate that in the event EXACT Sciences enters into any out-licensing agreement, collaboration or financial restructuring, we will terminate our exchange offer.”
The exchange offer is subject to customary conditions, including a minimum tender of at least 75% of EXACT Sciences’ outstanding shares and certain negative covenants that enable Sequenom to terminate the exchange offer if EXACT Sciences takes proscribed actions that impact equity, debt, assets and liabilities of EXACT Sciences or charter documents of EXACT Sciences.
This exchange offer is scheduled to expire at 5:00 p.m., New York time, on March 24, 2009, unless the offer is extended subject to applicable law and terms of the acquisition agreement. The complete terms and conditions of the offer are described in the offer documents to be mailed to EXACT Sciences stockholders and filed with the U.S. Securities and Exchange Commission (the “SEC”). Stockholders with questions
 
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