NicOx : Garufi ... e la Rivoluzione Pharma

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Compagnie aeree, Iata: 2009 difficile e il cargo crolla
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Reuters - 29/01/2009 12:11:29
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GINEVRA, 29 gennaio (Reuters) - Il traffico internazionale delle spedizioni aeree (cargo) ha registrato un calo del 22,6% a dicembre rispetto allo scorso anno, un crollo "sconvolgente e senza precedenti" indice di una più vasta contrazione del commercio mondiale, secondo i dati del settore diffusi oggi.

L'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha fatto sapere che le compagnie aeree dovranno far fronte a uno degli anni più difficili di sempre, con il traffico passeggeri a dicembre in calo del 4,6% anno su anno, nonostante la spinta ricevuta dalle prenotazioni per le vacanze natalizie.

Questi dati non rappresentano un segnale negativo soltanto per il settore ma anche più in generale per l'economia globale, dato che un terzo del commercio mondiale si basa su beni inviati via aereo.

"Mantenete le cinture allacciate e preparatevi a un viaggio turbolento e a un atterraggio difficile", ha spiegato il direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani.

"Il calo del 22,6% nel traffico cargo internazionale (registrato) a dicembre ci posiziona in un territorio inesplorato con il peggio non ancora in vista", ha precisato Bisignani, ex AD di Air Italia.

Le compagnie aeree dovrebbero registrare 2,5 miliardi di dollari in perdite nel 2009 dopo una perdita di 5 miliardi lo scorso anno, sempre secondo Iata, che riunisce 230 vettori che rappresentano il 93% del traffico aereo internazionale in programma.

Le proiezioni di Iata sono state realizzate tenendo conto del prezzo del carburante di 60 dollari il barile, di un calo del 3% nei volumi di passeggeri e del 5% nel traffico cargo.

Iata ha sollecitato importanti riforme strutturali per il settore le cui vendite si dovrebbero ridurre di 35 miliardi di dollari a 501 miliardi di dollari.

Per tutto il 2008, il traffico cargo internazionale è calato del 4%, mentre il traffico passeggeri internazionale ha registrato un modesto incremento dell'1,6%, sempre secondo Iata
 
Giovedì 29 Gennaio 2009, 12:43
[FONT=arial,elvetica]Francia: oggi sciopero generale [/FONT]


[FONT=arial,helvetica](ANSA) - PARIGI, 29 GEN - In Francia i sindacati hanno indetto uno sciopero generale contro la politica del presidente Nicolas Sarkozy, Non sembra pero' prendere forma il paventato ''giovedi' nero'' che dovrebbe mettere in ginocchio il Paese. Il traffico e' rallentato sui treni regionali e quelli della banlieue parigina, con una media del 35% di convogli funzionanti. La metropolitana della capitale, invece, funziona al 75% e gli autobus addirittura all'85%
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Giovedì 29 Gennaio 2009, 12:43
[FONT=arial,elvetica]Francia: oggi sciopero generale [/FONT]


[FONT=arial,helvetica](ANSA) - PARIGI, 29 GEN - In Francia i sindacati hanno indetto uno sciopero generale contro la politica del presidente Nicolas Sarkozy, Non sembra pero' prendere forma il paventato ''giovedi' nero'' che dovrebbe mettere in ginocchio il Paese. Il traffico e' rallentato sui treni regionali e quelli della banlieue parigina, con una media del 35% di convogli funzionanti. La metropolitana della capitale, invece, funziona al 75% e gli autobus addirittura all'85%[/FONT]
per forza un giorno di sciopero uguale ad un giorno di paga in meno e con i tempi che corrono:sad::sad::sad: e poi cosa può cambiare il governo se è una crisi globale????????????????????? Ma se i francesi avessero un sociale e dei politici come i nostri cosa farebbero?????????????
 
per forza un giorno di sciopero uguale ad un giorno di paga in meno e con i tempi che corrono:sad::sad::sad: e poi cosa può cambiare il governo se è una crisi globale????????????????????? Ma se i francesi avessero un sociale e dei politici come i nostri cosa farebbero?????????????

Siamo all'anticamera dell'ex Argentina ... :rolleyes: :titanic:
 
Fondi globali,peso equity a minimi con fine mini-rally-sondaggio
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Reuters - 29/01/2009 13:48:50
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LONDRA, 29 gennaio (Reuters) - Gli investitori hanno ridotto il peso delle azioni in portafoglio a gennaio, portandoli sui minimi della serie storica del sondaggio condotto da Reuters: nell'ultimo mese la preoccupazione su più fronti - da quella per la recessione economica, a quella per la deflazione fino ai timori per la fragilità delle banche - ha infatti soffocato presto il tentativo delle borse di rialzare la testa.

Le 47 case di investimento di Stati Uniti, Europa continentale, Regno Unito e Giappone che hanno preso parte al sondaggio hanno viceversa rafforzato le posizioni sull'obbligazionario al 35,9% dal 33% di dicembre - sopra la media di lungo termine - e sulla liquidità al 5,8% dal 5,4%.

La componente azionaria è scesa al 54,1% dal 56%, il livello più basso da quanto nell'aprile 2004 Reuters ha iniziato ad elaborare i sondaggi regionali in un'indagine globale, e significativamente sotto la media di lungo periodo appena inferiore al 60%.

"E' difficile aspettarsi una ripresa dell'economia", ha detto Yoshinori Nagano, senior strategist di Daiwa Asset Management in Giappone. "Dal momento che i timori per la deflazione potrebbero crescere in futuro noi sottopeseremo le borse e sovrappeseremo l'obbligazionario".

Gli investitori avanzano dubbi anche sui piani di salvataggio predisposti dai governi e, nell'attesa di vederne gli effetti, si tengono lontani dagli asset rischiosi.

Dal punto di vista regionale, i gestori americani hanno
ridotto l'esposizione alle borse a favore soprattutto delle emissioni societarie di elevata qualità. Quelli dell'Europa Continentale hanno aumentato la componente obbligazionaria e cash alle spese di quella azionaria e alternativa. In Giappone i
gestori hanno ridotto il peso dell'equity ad un minimo di cinque anni e mezzo, rafforzando quello dei bond ai massimi dell'ultimo decennio.
 
Anti-Inflammatoires a eviter Auj. à 13:34
Des anti-inflammatoires à éviter

En cas de douleurs, quand un anti-inflammatoire non stéroïdien est jugé utile, mieux vaut utiliser de l'ibuprofène et éviter des anti-inflammatoires tels que les coxibs.

Dans son numéro de septembre, la revue Prescrire rappelle que, pour soulager les douleurs ostéoarticulaires, l'antalgique de référence est le paracétamol. En deuxième ligne, on utilise des anti-inflammatoires non stéroïdiens (AINS), en particulier l'ibuprofène (Brufen° ou autre) ou le naproxène (Naprosyne° ou autre).
À l'occasion de la commercialisation dans certains pays européens de l'étoricoxib (Arcoxia°), un AINS de la classe des "coxib", la revue rappelle que les coxibs ne présentent pas d'efficacité supérieure à celles des autres AINS et n'apportent pas de progrès en termes d'effets indésirables digestifs graves. De plus, ils entraînent souvent un surcroît de risques cardiovasculaires et cutanés, par rapport aux autres AINS. Ainsi le rofécoxib (ex-Vioxx°) a été retiré du marché mondial en 2004, en raison d'un excès flagrant d'effets indésirables cardiovasculaires, avec augmentation de la mortalité totale. Le valdécoxib a été retiré en 2005. D'autres "coxibs" sont restés commercialisés dans certains pays européens avec une simple mention particulière concernant leurs risques.
Après l'analyse d'un dossier volumineux (15 000 patients dans un essai…), la revue Prescrire conclut que l'étoricoxib est aussi décevant que les autres coxibs, avec une mortalité plutôt plus élevée qu'avec les autres AINS. Elle déplore un tel gâchis économique et surtout humain, pour un résultat aussi médiocre, mais qui était largement prévisible, alors qu'il existe tant de maladies négligées.
 
AstraZeneca - Le titre en baisse après les résultats[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]* [/FONT]

[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Baisse du bénéfice net au T4 [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]* Prévision de chiffre d'affaires prudente pour 2009 [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]* 6.000 suppressions d'emplois supplémentaires [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]* L'action en net repli [/FONT]

[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]LONDRES, 29 janvier (Reuters) - Le groupe pharmaceutique AstraZeneca < ASTRAZENECA > a publié jeudi un bénéfice net trimestriel en baisse, annoncé 6.000 suppressions d'emplois supplémentaires et diffusé des prévisions de chiffre d'affaires prudentes pour 2009, ce qui fait dégringoler le titre à la Bourse de Londres. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Le britannique a fait état d'un bénéfice par action courant en hausse de 6% à 1,25 dollar au quatrième trimestre. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Le bénéfice net global a baissé à 1,25 milliard de dollars contre 1,27 milliard un an plus tôt. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Les analystes interrogés par Reuters attendaient en moyenne une croissance de 15% du bénéfice par action et une hausse de 2% du bénéfice net. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Pour cette année, le groupe a dit attendre un chiffre d'affaires aux niveaux de 2008 à taux de change constant. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Les 6.000 suppressions d'emplois annoncées sont prévues d'ici 2013. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Le titre AstraZeneca a perdu près de 5% sur ces annonces. A 13h14 GMT, il cédait encore 4,5% à 2.731 pence. Sa valeur a monté d'environ 30% en 2008, tandis que l'indice FTSE 100 de la Bourse de Londres a perdu quelque 28%. [/FONT]
[FONT=ms sans serif,verdana,helvetica]Service Economique. Tel 01 49 49 53 87. Reuters Messaging: [email protected])) [/FONT]



FALLISSERO ... :specchio:
 
il semblerait que ce soit SANOFI qui Auj. à 14:22
soit privilégié actuellement,ceci n'est pas une rumeur les anciens et les gens du millieu le savent
bien,amha un mariage franco-français,maintenant je pense que ce qui bloque c'est le prix et les modalités, SANOFI aurait il menacé de lancer une OPA
fort possible que les dicussions soient à ce stade je pense que la méthode à du être utilser par d'autres également d'ou la phrase de MG concernant une banque conseil,@suivre vos avis sérieux sont les bienvenus.cdlt.

Sanofi a un partenariat avec BMS (Bristol Mayer Squibb) pour toutes la diffusion et comemrcialisation des produits Sanofi sur le continent nord américain...
Donc Sanofi est une solution plausible
 
Private equity, 3i crolla a due cifre, timore ricapitalizzazione
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Reuters - 29/01/2009 15:45:19
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LONDRA, 29 gennaio (Reuters) - Crollano le azioni della big europea del private equity 3i (III.L), che stamane è arrivata a perdere quasi un terzo del suo valore e continua nel pomeriggio una discesa a due cifre. Notizie di un forte calo del valore dei suoi investimenti hanno innescato voci di un possibile aumento di capitale.

Mercoledì 3i aveva annunciato che i suoi 50 principali investimenti si sono svalutati del 21% nel terzo trimestre fiscale e contestualmente aveva ufficializzato il cambio della guardia al vertice, con la rimozione dell'AD Philip Yea.

"La voce è che (3i) farà un aumento di capitale. Questo è naturalmente una preoccupazione per gli investitori e l'umore verso le azioni è piuttosto ribassista al momento" spiega il trader Angus Campbell di Capital Spreads.

La portavoce 3i Rachel Richards non ha commentato.

Ieri il Times aveva scritto anche di una possibile rottura dei covenant con le banche relativamente all'acquisto della olandese VNU Business Media Europe.

Alle 15,30 italiane 3i cede oltre 16% a 210,5 pence, con minimo intraday e nuovo record negativo annuo a 183,10
 
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