NIKKEi 225

SORAYA1 ha scritto:
un dogma dei mkt dice testualmente
che un gap deve essere richiuso entro 3 ore
tre gg o tre mesi .. bene
a prescindere che do un importanza molto relativa a queste cose
mi balza all occhio che l'isola di cui parliamo è nata il 18 agosto
gappando da l'area 10048 ora il minimo più profondo l'abbiamo
battuto ieri 10112 ...ora x che ciò accada il nikkei dovrebbe gappare sotto i 10048 e udite udite la scadenza temporale
dovrebbe essere x lunedi mattina<< 17 /11/03 <<< ... che dire sembra una lettura esoterica... con tenui segnali al seguito , però sarebbe meglio tenerla a mente un saluto a tutti

Carlo l'uomo dell 'aranciata non pagata :))

buon proseguio


ci siamo; 10100 il limite del eventuale rt
siamo anche ad un pelo dalla200gg
il gap è chiuso il 17 11 03 tre mesi dopo :(
 
SORAYA1 ha scritto:
ci siamo; 10100 il limite del eventuale rt
siamo anche ad un pelo dalla200gg
il gap è chiuso il 17 11 03 tre mesi dopo :(

Ecco qua :)

nikkei-17nov.jpg
 
grazie fo x l'aggiornamento

il prossimo se ne hai voglia settalo
con l'ema ex a 20 /55 /200 gg

su di un asse t di almeno 12mesi .......

gurdate l'incrocio solitamente a cosa porta


buon proseguio
 
SORAYA1 ha scritto:
SORAYA1 ha scritto:
un dogma dei mkt dice testualmente
che un gap deve essere richiuso entro 3 ore
tre gg o tre mesi .. bene
a prescindere che do un importanza molto relativa a queste cose
mi balza all occhio che l'isola di cui parliamo è nata il 18 agosto
gappando da l'area 10048 ora il minimo più profondo l'abbiamo
battuto ieri 10112 ...ora x che ciò accada il nikkei dovrebbe gappare sotto i 10048 e udite udite la scadenza temporale
dovrebbe essere x lunedi mattina<< 17 /11/03 <<< ... che dire sembra una lettura esoterica... con tenui segnali al seguito , però sarebbe meglio tenerla a mente un saluto a tutti

Carlo l'uomo dell 'aranciata non pagata :))

buon proseguio


ci siamo; 10100 il limite del eventuale rt
siamo anche ad un pelo dalla200gg
il gap è chiuso il 17 11 03 tre mesi dopo :(




L'AVEVO ...PAGATA .....L'ARANCIATA:)))

S
 
Un commento macroeconomico sul mercato nipponico e le sue potenzialità/rischi.

Negli ultimi mesi ed in particolare dopo l'intervento dello stato nel salvataggio della Resona Bank (altro che Iraq...) la borsa Jap ha intrapreso ub cammino di crescita che si è innestato in un recupero globale non solo borsistico ma anche economico. La vicinanza con un area ad alti tassi di crescita ed il forte effetto leva a cui buona parte del listino è soggetto in caso di suo recupero hanno reso il mercato nipponico uno dei più interessanti degli scorsi mesi. Il fatto che il recupero sia avvenuto in un mercato in cui i capitali stranieri erano compratori netti e gli investitori domestici venditori netti rende il mercato fortemente volatile e i recuperi non consolidati.
Se poi osserviamo con attenzione l'economia si può notare come sia ancora lo stato il principale contributore del tentativo di ripresa e le esportazioni la sua linfa.
Viceversa l'industria nipponica non mostra ancora il vigore della ripresa ed il privato giapponese sta ormai attingendo da diversi anni alla quota del reddito disponibile in precedenza assegnata al risparmio per mantenere il proprio tenore di vita.
Comunque lo stato le sta tentando tutte per spingere il mercato fuori dalla recessione e deflazione e la possibile partecipazione alla ricostruzione dell'iraq rientra in questa direzione.
Seppur è probabile che l'indice nipponico abbia raggiunto il suo bottom di lungo e seppur è probabile che l'indice giapponese sarà ancora leader nella prossima gamba rialzista che si svilupperà all'interno di questo recupero ciclico (da metà gennaio?) vi sono diversi dubbi sul potenziale di lungo, dubbi non dati tanto dalle valutazioni che sono assolutamente interessanti ma dalla necessità della pulizia di bilancio che potrebbe compromettere il potenziale degli utili.
Il dubbio più grande restano però le riserve valutarie giapponesi (e un pò di tutta l'area asiatica) troppo dollarocentriche e poco diversificate.
L'oro pesa il 2% delle riservevalutarie giapponesi (così come di quelle Cinesi mentre pesa il 43% per la Germania e per il 57% per gli US.
Una via di mezzo sarebbe auspicata perchè in caso contrario una ulteriore discesa del dollaro oltre che far crollare le esportazioni potrebbe limitare ulteriormente l'interventismo dello stato sui mercati dei cambi.
Se la Cina nell'ultimo mese è stata venditrice netta di T-bill (per impedire o comunque allertare le azioni di dumping US?) il Giappone ha continuato ad acquistare compensando ampiamente la differenza sia perchè necessita di un dollaro non troppo debole ma anche perchè necessita di tassi bassi.
 

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