Solo un "deus ex machina" puo' porre fine alla crisi dei PIIGS
Chi e' il creditore che finanziera' in modo sostenibile i fragili governi? Secondo Morgan Stanley e' il Fmi. Ma a Wall Street c'e' chi si spinge oltre, pensando alla Fed che in cambio vorra' un euro artificialmente alto.
Mesi fa aveva garantito che il default dell'Europa era inevitabile (l'unica questione aperta era sulle modalita' con cui il possibile fallimento si sarebbe verificato). Adesso arriva a sostenere che soltanto un "deus ex machina" puo' salvare i paesi periferici del Vecchio Continente e perche' la Federal Reserve dovrebbe rimboccarsi le maniche e, come un Dio...
Arnaud Mares, analista di Morgan Stanley, e' convinto che l'unica opzione possibile e' quella degli "aggiustamenti fiscali". Peccato che non abbia effetti immediati e che vada a indebolire i contribuenti. E', sostiene Mares, l'opzione che garantisce anche un aumento del risentimento non solo nella classe politica ma anche nell'oligrachia bancaria fino ad arrivare a uno "scontento sociale".
Ma come puo' avvenire un aggiustamento fiscale? Passando attraverso un "Deus ex machina", appunto, che puo' evitare un collasso sistemico garantendo finanziamenti a fragili governi. Tradotto: tutto e' nelle mani del Fondo Monetario Internazionale.
Non mancano pero' gli osservatori piu' arditi che interpretano l'indicazione dell'analista facendo riferimento invece alla Federal Reserve. Certo, dicono gli osservatori piu' attenti, la banca centrale americana non aiutara' in cambio di nulla. Come un'operazione di leverage (a debito), l'istituto Usa forzera' la Banca centrale europea a tenere artificialmente alta la propria valuta. Insomma, generosita' americana a patto di manovre valutarie. Ecco perche; le tesi di un eventuale parita' del cross euro dollaro andrebbero riviste.