NON DIMENTICARE MAI CHE LE FOLLIE DI OGGI POSSONO ESSERE I MIGLIORI RICORDI DI DOMANI

...che stonano sono quelle bandierine che infestano tutte le montagne.
A me non dispiacciono... me ne ha portate a casa mio fratello dal Nepal :)
se al posto di andare verso lo zerbion , dal col portola, avessi preso il sentiero dall'altra parte , avresti percorso una bellissima cresta verso il tantanè e oltre verso il colle pillonet;)
:up: ... è in programma l'anno prossimo, anche perchè con le nevicate di questi giorni, si andrebbe con le ciaspole:)
 
Esatto in Nepal. Noi non siamo il Nepal....anzi non abbiamo nulla a che fare con il Nepal.
SE vuoi mettere un segno di pace, ne abbiamo di migliori.
 
Poverina. ma qualcuno che dica qualcosa a questa povera ragazza ?

"Batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo vicino al buco del culo".
 
Sto ancora ridendo. Il TG che si accorge che l'aria dell'India è inquinata .....ahahaha
ora se ne accorge ? Cina. India, Pakistan, Turchia.....e solo a noi a rompere i cojoni.

Neppure il fuoco possiamo accendere....la legna inquina....la legna ? ahahahahah buffoni.
 
I cittadini italiani che pagano le tasse, o che almeno ci trovano, vengono sempre più vessati. Naturalmente a pagarne il costo maggiore è l’industria, soprattutto quella di qualità. Vediamo ad esempio il mobile

 
Siamo del 20% al di sotto del 2007 e del 10% al di sotto del resto del settore industriale.

Bene, mentre l’industria italiana paga lo scotto cosa fanno le multinazionali ? NON PAGANO NULLA!
E non parliamo di servizi immateriali ed online, ma di beni fisici tangibili come i mobili.

Prendiamo ad esempio IKEA, il colosso svedese dei mobili montabili che infesta le case con prodotti di qualità moderna , cioè usa e getta (alla faccia dell’ecologia).

Si tratta di una società che fattura 260 miliardi di euro all’anno, eppure, credeteci, paga praticamente NULLA di tasse.
I dati provengono dal sito worldfinance.com.

IKEA è una formula in franchising di proprietà di Ingka Holding , a sua volta posseduta dalla Stichting Ingka Foundation,
fondazione no profit con fondi doppi rispetto alla Gates Foundation e con sede nei Paesi Bassi, noto paradiso fiscale che ,
per il caso specifico, impongono una tassazione pari a ben il 3,5%.

In cambio di questo grandissimo favore fiscale la Inga Stiching Foundation,
in cui fine benefico è lo sviluppo del design degli interni (‘sticazzi, come se non fosse anche la finalità del mobiliere brianzolo)
dona BEN 1,7 milioni di euro (milioni, non miliardi), ad una scuola di design.


Quindi Inga Stitching è diventata una riserva occulta di denaro e di fondi per qualsiasi negozio IKEA nel mondo il tutto perfettamente esentasse.

Pensate che investimenti e che crescita potrebbero fare i nostri mobilieri se non dovessero pagare NESSUNA imposta.
Il tutto in modo perfettamente legale, senza che nessuno dica nulla, nell’ambito dell’Unione Europea e senza andare a cercare paradisi fiscali esotici!

Del resto il fondatore Ingvar Kampvrad lasciò la Svezia nel 1973 per non pagare le alte tasse previste in quel paese!
 
Olanda ? Aspetta......olanda quella che è membro della commissione europea ?
Quella che ha sempre qualcosa da dire sull'Italia ?
 
Potremmo portare una serie di articoli per spiegare che il T2 non è un debito ma un flusso finanziario complessivo,
come ad esempio questo di Ashoka Modi, oppure questo paper della BIS, ma probabilmente sarebbe inutile.

Potremmo far notare che la FED non calcola i saldi parziali fra Ohio e California e comunque non li considera debiti fra gli stati,
che allo stesso modo la Banca Centrale Russa non calcola i flussi parziali fra Mosca e Vladivostok, o quella Cinese fra Pechino e Shanghai,
perchè si ritengono parte della stessa unità ed un cittadino di Mosca non rinfaccerebbe il “T2 negativo” ad un cittadino di Vladivostok perchè quello della città sul Pacifico ha aperto un conto corrente nella capitale.

Ora anche se la concezione del T2 come un debito è falsa, comunque risulta estremamente fastidioso vedersi rinfacciati con debiti che,
nella realtà, risultano poprio dal pagamento di un debito (perchè se voi pagate un fornitore tedesco il T2 BI-BUBA vede crearsi un movimento negativo).
Per questo motivo mi pongo come promotore di un “COMITATO PER L’AZZERAMENTO DEL T2 BILATERALE ITA-DE”,
per ottenere l’assoluta sicurezza della Repubblica Federale Tedesca nell’ambito della collaborazione e della fratellanza europea.

Il Comitato si propone come obiettivo l’ottenimento di approvazione di leggi che azzerino il saldo T2 bilaterale , anche in deroga a norme europee.
Questo può essere ragiunto tramite le seguenti misure:

  1. bloccando le esportazioni di aziende tedesche in Italia, perchè il pagamento di queste forniture comporterebbe un saldo movimento negativo del T2-
  2. Sono ammesse le forniture che non comportano un pagamento , come gli insoluti;
  3. quando non fosse possibile, obbligando le aziende tedesche ad aprire un conto corrente su una banca italiana per ricevere il pagamento ed a spendere sul territorio italiano quanto ricevuto.
  4. Eventuali beni acquistati potrebbero essere poi esportati in Germania;
  5. impedendo ai cittadini italiani di investire in titoli ed obbligazioni emessi da aziende tedesche, perchè lil flusso finanziario relativo darebbe un movimento negativo con il T2;
  6. spostando la sede operativa della BCE presso la Banca d’Italia a Roma ed eseguendo a Roma gli acquisti di titoli relativi al QE.
Certo si tratterebbe di mandare in surplus forzato la bilancia della partite correnti ITA-GER, e di invertire un po’ di saldi, ma,
a parte violare tutte le norme europee relative alla libera circolazione di beni e capitali, non sarebbero un grosso problema di applicazione.

I risultati sarebbero i seguenti:

  • minori posti di lavoro in Germania, più posti di lavoro in Italia;
  • minori risorse finanziarie per la Germania di più per l’Italia.
Certo, le aziende tedesche avrebbero un 8 miliardi circa in meno di produzione e VW, Allianz etc dovrebbero rinunciare agli azionisti italiani,
ma volete mettere la soddisfazione per la Germania di poter vantare l’azzeramento dei saldi T2 ?
Volete poi mettere la nostra soddisfazione per non farceli rinfacciare ad ogni occasione, oltre che per aver guadagnato qualche decina di migliaia di posti di lavoro ?

In realtà il saldo T2 è figlio dell’enorme ipocrisia europea:
se Leuropa (tutto attaccato) fosse veramente un disegno sensato e compiuto, non reversibile per nessuno,
non avremmo saldi T2 , ma al limite saldi bilaterali fra i singoli istituti di credito indipendentemente dalla loro localizzazione.

L’esistenza del T2 è l’indice della sfiducia delle stesse istituzioni europee nel proprio operato e nella sua irreversibilità,
ma se non ci credono loro, perchè dovrebbero credervi i cittadini ?
 
Buongiorno.......mafia ? .......peggio le ong.

Una motovedetta della Guardia costiera libica arriva per prima in mezzo al mare per soccorrere un gommone zeppo di migranti,
che non sarebbe rimasto a galla a lungo. Poco dopo piomba sulla scena Sea watch 3 (guarda il video), una delle navi della Ong tedesca talebana dell'accoglienza.

Piuttosto che collaborare con il comandante libico, che cerca di convincere gli umanitari, fa da calamita, se non da esca per i migranti che si gettano in mare.
Almeno cinquanta annegano compreso un neonato, secondo le testimonianze dei superstiti a Pozzallo.
L'Ong punta subito il dito contro i libici (guarda il video), accusandoli di aver provocato la tragedia, ma i filmati girati dalla Guardia costiera di Tripoli dimostrano il contrario.


Lunedì scorso il centro di coordinamento con la Marina italiana nella base di Abu Sitta a Tripoli allerta i libici
che c'è un gommone in difficoltà a 30 miglia dalla costa.
In venti minuti la motovedetta più vicina, Ras Jadir, arriva sul posto, dove la situazione è delicata.
Il gommone di fabbricazione cinese è stracarico con oltre 100 migranti e potrebbe affondare.

Pure la centrale operativa della Guardia costiera a Roma ha lanciato l'allarme e Sea watch piomba sul posto,
ma dopo i libici, che essendo arrivati per primi hanno il comando delle operazioni.

Un filmato postato ieri dai marinai di Tripoli mostra con quanta cautela si avvicinino ai migranti per lanciare una cima
verso il gommone invitandoli a stare calmi (guarda il video).
Il rischio è che per i movimenti a bordo il gommone si ribalti facendo finire tutti in mare.

«L'equipaggio della Ras Jadir ha cominciato a recuperare i migranti, ma la gente di Sea watch
si è piazzata a dieci metri nonostante le ripetute richieste del comandante di collaborare»

spiega il Capitano di vascello Abujela Abdelbari, veterano della Guardia costiera.

«I migranti illegali è ovvio che vogliono andare in Italia e non tornare indietro in Libia.
La vicinanza del gommone della Ong ha provocato il disastro.
A decine si sono tuffati anche a rischio di annegare»

sottolinea l'ufficiale libico. E le immagini lo dimostrano. Una volta affiancato il gommone alla motovedetta libica molti migranti si lanciano in mare nuotando verso l'unità della Ong (guarda il video).
 
Parole sensate. Che un genitore dovrebbe rivolgere ai propri figli.

“Tesoro mi dispiace ma
1) frequenti piazza Verdi (che è diventato il buco del cu*o di Bologna, e a tal proposito Merola sempre sia lodato!)
2) Ti ubriachi da far schifo! Ma perché?
3) E dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un magrebino? Notoriamente, soprattutto in piazza Verdi, veri gentleman, tutti liberi professionisti, insegnanti, gente di cultura, per bene.

Adesso capisci che oltre agli alcolici ti eri già bevuta tutta la tirata ideologica sull’accogliamoli tutti?”.

“Il mio non è un attacco alla ragazza – ha precisato – ci mancherebbe, ma un tentativo di far PENSARE
gli altri ragazzi e i loro genitori… e, magari, anche chi amministra la cosa pubblica.
Chissà forse proprio grazie alle PAROLE FORTI e a QUESTO ARTICOLO,
il messaggio arriva a chi altrimenti non avrei mai raggiunto.
Vogliamo aspettare la seconda vittima, la terza, la quarta, ecc? IO NO!”.

“Sapevo benissimo di usare parole forti… e ho cambiato il titolo più volte per attenuare i toni
e immaginarmi di fare il commento all’articolo (io non scrivo su Fb quasi mai, mi limito a commentare gli articoli in rete cercando di ristabilire quella VERITA’ di cui generalmente si fa scempio)
avendo davanti questa ragazza o immaginando che fosse della mia parrocchia (potrebbe esserlo).
Di giovani come lei ne abbiamo tanti, soprattutto in questo quartiere. Non se ne può più di chi favorisce la (sub) CULTURA DELLO SBALLO, dell’alcool, della droga”.
 

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