NON E'SUFFICiENTE POSSEDERE UNA BUONA MENTE,L'IMPORTANTE E'SAPERLA USARE.... (1 Viewer)

Amartya

Cazzari alla gogn@
da Repubblica:
Carraro punta al raddoppio del fatturato

di GIORGIO LONARDI MILANO - Raddoppiare il fatturato entro il 2012 passando dai 487 milioni di ricavi del 2009 a quota 813 milioni con un tasso di crescita annuale del 18%. E soprattutto recuperare redditività raggiungendo un margine operativo lordo superiore al 10% (rispetto al - 0,3% dell'anno scorso) e consolidando una posizione finanziaria netta inferiore a 230 milioni (265 milioni nel 2009). Sono ambiziosi gli obiettivi del piano strategico 2010-2012 del gruppo Carraro presentati stamane al Centro Svizzero di Milano. Soprattutto se li confrontiamo con un 2009 chiuso con 45,8 milioni di perdite e con un tracollo dei proventi che nel 2008 avevano raggiunto i 973,3 milioni del 2008.

Insomma, la sfida può sembrare temeraria ma il lavoro per risalire la china, assicura Mario Carraro, il presidente del gruppo, è già iniziato. A cominciare dalla riorganizzazione delle attività in quattro business unit: sistemi di trasmissione, componenti e ingranaggi, produzione di trattori per conto terzi e infine energie rinnovabili. Già a marzo, inoltre, c'è stata un'inversione di tendenza con una crescita dei ricavi pari all'8% sul marzo 2009. Nel complesso il primo trimestre 2010 registra un fatturato di 127,2 milioni, in contrazione del 9% rispetto al primo trimestre 2009 (139,3 milioni). La previsione è di un primo semestre dell'anno positivo, con un fatturato pari a 298 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto all'esercizio precedente (255,5 milioni).

Un elemento importante del piano riguarda il taglio dei costi anche attraverso la riduzione dell'organico. Nel 2009 la diminuzione del personale è stata di 1.200 unità, mentre nel 2011, allo scadere degli ammortizzatori sociali, la riduzione sul 2008 sarà di 1.375 unità di cui 788 in Italia. Il management, però, rimane ottimista: nonostante un 2009 difficile, il gruppo è riuscito a mantenere le proprie quote di mercato e a non perdere alcun cliente, sostenendo le attività di ricerca e sviluppo. Spiega Mario Carraro: "E' sulla capacità di innovare che troviamo la forza di svilupparci, per questo ricerca e sviluppo non sono state penalizzate neppure nei momenti più duri della crisi".

Quanto al futuro un grosso ruolo spetta a Cina e India dove è atteso un forte incremento della produzione "Questi due paesi - dice Mario Carraro - non sono più quelli di qualche anno fa, paesi dove si andava a produrre per immettere prodotti in altri mercati. Oggi operiamo su uno scacchiere economico modificato". Poi aggiunge: "Appena si rimetteranno in ordine, anche la Russia e l'Est Europa saranno opportunità".

(27 aprile 2010)
 

rotolo

Forumer storico
:wall::wall::wall:
da Repubblica:
Carraro punta al raddoppio del fatturato

di GIORGIO LONARDI MILANO - Raddoppiare il fatturato entro il 2012 passando dai 487 milioni di ricavi del 2009 a quota 813 milioni con un tasso di crescita annuale del 18%. E soprattutto recuperare redditività raggiungendo un margine operativo lordo superiore al 10% (rispetto al - 0,3% dell'anno scorso) e consolidando una posizione finanziaria netta inferiore a 230 milioni (265 milioni nel 2009). Sono ambiziosi gli obiettivi del piano strategico 2010-2012 del gruppo Carraro presentati stamane al Centro Svizzero di Milano. Soprattutto se li confrontiamo con un 2009 chiuso con 45,8 milioni di perdite e con un tracollo dei proventi che nel 2008 avevano raggiunto i 973,3 milioni del 2008.

Insomma, la sfida può sembrare temeraria ma il lavoro per risalire la china, assicura Mario Carraro, il presidente del gruppo, è già iniziato. A cominciare dalla riorganizzazione delle attività in quattro business unit: sistemi di trasmissione, componenti e ingranaggi, produzione di trattori per conto terzi e infine energie rinnovabili. Già a marzo, inoltre, c'è stata un'inversione di tendenza con una crescita dei ricavi pari all'8% sul marzo 2009. Nel complesso il primo trimestre 2010 registra un fatturato di 127,2 milioni, in contrazione del 9% rispetto al primo trimestre 2009 (139,3 milioni). La previsione è di un primo semestre dell'anno positivo, con un fatturato pari a 298 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto all'esercizio precedente (255,5 milioni).

Un elemento importante del piano riguarda il taglio dei costi anche attraverso la riduzione dell'organico. Nel 2009 la diminuzione del personale è stata di 1.200 unità, mentre nel 2011, allo scadere degli ammortizzatori sociali, la riduzione sul 2008 sarà di 1.375 unità di cui 788 in Italia. Il management, però, rimane ottimista: nonostante un 2009 difficile, il gruppo è riuscito a mantenere le proprie quote di mercato e a non perdere alcun cliente, sostenendo le attività di ricerca e sviluppo. Spiega Mario Carraro: "E' sulla capacità di innovare che troviamo la forza di svilupparci, per questo ricerca e sviluppo non sono state penalizzate neppure nei momenti più duri della crisi".

Quanto al futuro un grosso ruolo spetta a Cina e India dove è atteso un forte incremento della produzione "Questi due paesi - dice Mario Carraro - non sono più quelli di qualche anno fa, paesi dove si andava a produrre per immettere prodotti in altri mercati. Oggi operiamo su uno scacchiere economico modificato". Poi aggiunge: "Appena si rimetteranno in ordine, anche la Russia e l'Est Europa saranno opportunità".

(27 aprile 2010)
 

Users who are viewing this thread

Alto