NON E'SUFFICiENTE POSSEDERE UNA BUONA MENTE,L'IMPORTANTE E'SAPERLA USARE.... (2 lettori)

gasto

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ah già vero, chiuso in perd?

ma che sei Fuori? :D

chiuderle in perdita x 1000 pz? :D

sto lossando 56€ cosa dovrei chiudere?

dai dai ...:-o

si compra in momenti come questi, mica capita spesso !!!:)

un po alla volta su livelli ben precisi con tagli ben precisi..

disciplina e studio... e calma sopratutto, poi tutto funziona ...

ho un obbiettivo !
 

guillermo01

Forumer storico
Agenzie di rating, ecco chi controlla i giudici del mercato


ultimo aggiornamento: 28 aprile, ore 18:36
Roma - (Adnkronos) - Le agenzie soprattutto le tre 'grandi', ossia Moody's, Standard & Poor's e Fitch sono controllate da investitori che ricevono grandi benefici o profondi danni dalle oscillazioni del mercato. Dopo Atene e Lisbona Standard and Poor's ha declassato Madrid



Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - A giudicare dai loro documenti, vere e proprie 'sentenze' per società o Stati sovrani, le agenzie di rating potrebbero sembrare entità esterne al mercato, non coinvolte nelle dinamiche da loro stesse innescate. Niente di più sbagliato. Le agenzie, soprattutto le tre 'grandi' (Moody's, Standard & Poor's e Fitch), sono controllate da investitori che - date le dimensioni dei loro interessi - ricevono grandi benefici o profondi danni dalle oscillazioni del mercato.
E' esemplare il caso di Moody's, che ha una struttura piuttosto complessa. La maggioranza del capitale è in mano a un manipolo di grandi azionisti, tutti grandi gestori di fondi di investimento: i primi quattro azionisti controllano il 49% delle azioni. Il primo socio è la Berkshire Hathaway (19,1%), presieduta dal finanziere Warren Buffett, detto 'l'oracolo di Omaha', uno degli uomini piu' ricchi del pianeta secondo Forbes. Seguono società di investimenti come Capital Research Global Investors (10,30%), Capital World Investors (10,03%) e Fidelity Management & Research (9,61%). Ognuno di questi azionisti controlla asset in ogni settore dell'industria e della finanza (inclusi bond stranieri) per centinaia di miliardi di dollari. A sua volta Moody's è una società quotata in borsa (e quindi soggetta alle fluttuazioni provocate dai suoi stessi giudizi): nel 2009 ha avuto un fatturato di 1,8 miliardi di dollari con utili pre-tasse di 687 milioni.
Standard & Poor's, invece, fa parte del gruppo McGraw-Hill Companies, una public company quotata al Nyse attiva nell'editoria e nei servizi finanziari, che edita tra l'altro il settimanale Business Week. L'azionariato di McGraw-Hill è molto simile a quello di Moody's, anche se con un grado inferiore di concentrazione proprietaria: al primo posto c'è Capital World Investors (presente anche in Moody's) con il 7,69%, quindi T. Rowe Price Associates (6,67%), BlackRock Global Investors (4,39%) e un altro investitore presente in Moody's, ovvero Fidelity Management & Research (3,86%). Nel 2009 i Credit Market Services di S&P hanno fatturato 1,74 miliardi di dollari, contribuendo in maniera sostanziale al fatturato del gruppo McGraw-Hill, pari a 5,95 miliardi di dollari (con utili di 1,17 miliardi).
Diversa la situazione di Fitch, la terza agenzia a livello mondiale con circa il 16 % del mercato (laddove S&P e Moddy's ne hanno circa il 40 per cento a testa). Fitch - il cui giudizio spesso e' 'arbitro' nel caso di visioni contrastanti fra le altre due grandi agenzie - è controllata al 60% da una holding, la Fimalac, acronimo di Financie're Marc de Lacharrie're, posseduta al 65,75% da una persona fisica, Marc Euge'ne Charles Ladreit de Lacharrie're, detto MLL. Finanziere, al tredicesimo posto fra gli uomini piu' ricchi di Francia con un patrimonio stimato in 1,1 miliardi di dollari, MLL è un ex banchiere, nato nel 1940 a Nizza, che nel 1991 crea la sua holding, la Fimalac, attraverso la quale acquisisce partecipazioni in molte società: tra le altre Credit Lyonnais, France Telecom, Air France, Renault, Canal Plus. Ha poi disinvestito per dedicarsi interamente ai servizi finanziari, tramite Fitch. Il restante 40% di Fitch è nelle mani del gruppo Hearst. Fitch Ratings nel 2009 ha avuto un fatturato di 683 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2010 il fatturato è passato a 115 milioni (+8% sullo stesso periodo del 2009).
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gasto

Banned
brava Angelina


MERKEL DICE CHE NON SI PUO' CONSENTIRE UN COLLASSO DELLA GRECIA COME SUCCESSO CON LEHMAN
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Reuters - 28/04/2010 19:07:47
 

gasto

Banned
pensate un pò x il prossimo mese di puntare a titoli High dividend sovraperformeranno appena si quietano le acque....

imho
 

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