io penso che la mossa della FED sia dovuta a dati che lei tiene che dicono che la ripresa in america si ben avviata e quindi vogliono calmierare le quotazioni per evitare una bolla futura
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adesso chiamo il fruttivendolo luii è amico di bernacca
Buondì a tutti
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Dell'inatteso/anticipato
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aumento dei tassi, ci saranno sue movimenti, quello iniziale di breve durata e...
quello naturale che durerà piu' a lungo; in fondo significa che, il fondo è stato toccato.
Fed shock: alza il tasso di sconto!
Dopo la chiusura del mercato americano ieri, la Fed ha scioccato il mercato alzando il tasso di sconto (non i Fed Funds) dello 0,25% fino a 0,75%. E il dollaro s’impenna
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Redazione Soldionline venerdì, 19 febbraio 2010 - 08:09
Articolo a cura di FXCM.it
Dopo la chiusura del mercato americano ieri, la Fed ha scioccato il mercato alzando il tasso di sconto (non i Fed Funds) dello 0,25% fino a 0,75% - e il dollaro s’impenna. Qualche parola di accompagnamento c’è stato, nel senso che questa manovra “non rappresenta un mutamento delle prospettive di politica economica”, ma le azioni sono quelle che contano e non le parole. Questa decisione anticipata di alzare i tassi può essere inteso come un’espressione veramente Hawkish da parte della Fed. E’ comunque importante distinguere il tasso di sconto dai Fed Funds: il tasso di sconto è ciò che viene applicato dalla Fed ai prestiti concessi direttamente alle banche commerciali che hanno la possibilità di accedere al “discount window”. Invece il tasso sui Fed Funds rappresenta l’interesse applicato tra banche commerciali. Alzando quindi il tasso di sconto, la Fed ha anticipato in parte l’effetto che avrà la cessione del Q.E. a Marzo: un innalzamento degli spread. Ovviamente questo cambia le carte in tavola per il mercato FX, che era abbastanza indecisa durante l’ultima settimana sul da farsi. Oggi esce il CPI (inflazione) USA, e nonostante le previsioni ottimistiche il parere rimane che – escludendo il paniere energetico ed alimentare – ci sia ancora stabilità anche per via del mercato del lavoro ancora instabile. Occhi puntati sugli schermi alle ore 14.30 per quest’ultimo dato della settimana. Passando all’Europa, la possibilità del “falso in bilancio” da parte della Grecia sta iniziando ad intaccare la fiducia della Germania. Angela Merkel ha condannato l’eventuale supporto di banche d’affari se queste avessero veramente applicato un pizzico di contabilità creativa “a-la-Tanzi”. Gli spread sui Credit Default Swap (CDS) mostra la titubanza del mercato, che deve fare i conti anche con diversi dati EU oggi: PPI Germania (ore 8.00), PMI Germania (ore 9.30), Bilancio di Conto Corrente EU (ore 10.00). Volgiamo lo sguardo sopra la Manica ed entriamo nella City: che botta ieri la disoccupazione UK. Non solo è aumentata la disoccupazione inaspettatamente, ma anche i mutui nuovi stipulati sono calati. Dunque non è un caso che la Sterlina ha perso di più contro il greenback. In ultima istanza, qualche “consiglio per gli acquisti”: sicuramente qualcuno è stato “scottato” da questa mossa della Fed. Fa parte del gioco, in un mercato dove gli amministratori hanno il potere di agire come meglio credono. Interventi del genere si possono forse paragonare ad un’azione che viene sospesa dalle contrattazioni: feriscono parecchi investitori imprudenti, ma non fanno poi così male a chi si rende conto delle regole del gioco. L’unica cosa da fare, per evitare disastri, è utilizzare bene gli stop loss specie per le posizioni overnight. Protezione del proprio conto, in previsione dell’imprevedibile. Per approfondire queste ed altre tematiche, non esitate a chiamarci.