Le Mozzarelle In Comune
E’ del Caseificio La Baronia la prima delle 5 medaglie d’Oro assegnate dalle 8 Commissioni di Mozzarella In Comune, Vitulazio è il Comune che si classifica al primo posto del Concorso Caseario riservato alle Mozzarelle di Bufala. Attribuite complessivamente 24 distinzioni, 5 ori, 13 argenti e 6 bronzi. Le prime assegnate a campioni di mozzarella che hanno conseguito il punteggio superiore a 85 centesimi, le seconde a mozzarelle valutate più di 80 centesimi, le terze per quelle al di sopra di 75 centesimi. Come da Regolamento è stato premiato solo il primo 30% degli 83 campioni pervenuti a Napoli. 14 i Comuni sul podio, prevalentemente della provincia di Caserta, che ha più massicciamente risposto all’invito, ma in rappresentanza anche di Salerno, Napoli e Latina. 19 le aziende nel medagliere. “E’ stato, mi auguro, il primo di una lunga serie. – sottolinea Pierciro Galeone Amministratore Delegato di Res Tipica In Comune – L’iniziativa riprende il modello già collaudato della Selezione del Sindaco, in quanto ha previsto la partecipazione congiunta di Aziende e Comuni e ha puntato a valorizzare le produzioni di mozzarella di bufala, in un periodo molto critico per il settore. Il progetto vuole contribuire alla qualificazione e alla tutela ambientale dei territori dei Comuni a vocazione lattiero-casearia-bufalina. I 30 Comuni che hanno risposto alla chiamata costituiscono una significativa base quantitativa per avviare la costituzione di una Associazione di Comuni di Identità, i cui Sindaci ed Amministratori possano al meglio svolgere il ruolo di animatori dello sviluppo economico locale. Un ringraziamento particolare va rivolto all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania che ha creduto nella iniziativa e ne ha sostenuto concretamente la sua realizzazione. Per conferire a Mozzarella In Comune una doverosa ribalta nazionale, stiamo verificando la possibilità di celebrare la cerimonia di premiazione a Milano, a fine aprile”. “Le sessioni di degustazione – aggiunge Roberto Rubino del Comitato Scientifico del Concorso – sono state curate da apposite commissioni composte da esperti di analisi sensoriale, capi pannel di degustazione, giornalisti del settore eno-gastronomico, importatori internazionali, professori e ricercatori universitari, operatori della ristorazione e del commercio specialistico. Erano, tra gli altri, presenti Licia Granello, responsabile della pagina di enogastronomia di Repubblica, Beppe Bigazzi, giornalista enogastronomico televisivo, Anna Di Martino de Il Mondo, Luciano Pignataro del Mattino, Mauro Vallinotto dello Specchio della Stampa, Stefano Polacchi del Gambero Rosso e Piero Sardo di Slow Food. I giudici hanno valutato, in maniera anonima, alcune serie di campioni omogenei per pezzatura, area di origine e di appartenenza o meno alla DOP (Mozzarella di Bufala Campana). Oltre 600 le schede archiviate per complessivi 7000 indicatori digitati. Il clima particolarmente rigido di questi giorni non ha favorito le migliori prestazioni produttive per le bufale, che non amano le basse temperature, mangiano meno e producono meno latte, con inevitabili ripercussioni sul livello qualitativo delle mozzarelle. Le tre caratteristiche organolettiche che hanno avuto maggior peso nell’identificazione delle mozzarelle migliori sono state l’intensità, la qualità e la persistenza del sapore. La scheda utilizzata, ancora in corso di sperimentazione, sarà per le prossime edizioni oggetto di ottimizzazione, anche in considerazione dei suggerimenti raccolti dalle diverse anime delle giurie.” L’appuntamento è all’anno prossimo, con l’idea di spostare in primavera le sessioni di assaggio, con un anno di tempo, questa volta, per raggiungere numeri più rappresentativi di un comparto che merita sempre più una maggiore attenzione. Nella prospettiva che sia già operativa l’Associazione Nazionale Città della Bufala.