NON PUOI CONTROLLARE OGNi COSA...

Purtroppo non c'è speranza. I burocrati riescono sempre a portare a casa qualcosa per loro ........

Nei giorni scorsi il governo aveva annunciato di voler mettere mano alle pensioni d'oro dei burocrati di Stato e di voler coprire una falla della legge Fornero.
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Falla che permetteva (ai consiglieri di Stato e della Corte dei Conti) il cumulo a chi è passato dal sistema contributivo a quello retributivo e quindi una pensione più alta.

La "falla" della legge Fornero sulle pensioni d’oro riguarda 160.000 persone e costa allo Stato 2,6 miliardi in 10 anni, aveva calcolato il Codacons plaudendo alla volontà dell'esecutivo di sanare la questione con un emendamento alla legge di stabilità.


Il problema è che adesso le intenzioni del governo sono cambiate.

Infatti, in commissione Bilancio alla Camera è stato approvato un emendamento sulle pensioni d’oro riscritto dal Mef che, secondo fonti di governo, sarebbe diverso da quello concordato e susciterebbe quindi "perplessità".

L’intervento riguarderebbe infatti solo gli assegni ai "grand commis" liquidati dal 2015.



"Con un blitz all’ultimo secondo, spiegano all’Ansa fonti di governo, il ministero dell’Economia si accinge a presentare in commissione Bilancio alla Camera un emendamento diverso da quello predisposto dal governo e autorizzato dal ministro Boschi su parere favorevole del ministero del Lavoro e, informalmente, dell’Inps. La modifica riguarda un punto sostanziale perché fa salve tutte le pensioni d’oro già in godimento in quanto, secondo il MEF - che come puntualizzano le fonti interpellate - dovrebbe limitarsi a valutare i soli profili di copertura finanziaria, altrimenti la norma sarebbe incostituzionale. In conseguenza del nuovo intervento, chi finora ha beneficiato di una disciplina palesemente ingiusta, continuerebbe a farlo: a meno che al Senato il governo e la maggioranza non corrano ai ripari.
Il testo stabilisce che l’importo della pensione non può comunque essere superiore a quello che sarebbe stato erogato con il vecchio sistema retributivo, ma non specifica a decorrere da quando (nella prima versione dell’emendamento si stabiliva fosse dalla data di entrata in vigore della riforma Fornero). E perciò si applicherebbe solo alle pensioni liquidate a decorrere dal 1 gennaio 2015, data di entrata in vigore della legge di Stabilità".
 

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MOSCA, RUSSIA – I calciatori della Roma, dopo il pareggio per 1-1 contro il Cska, avrebbero trascorso la nottata in un noto strip club di Mosca. La notizia è stata data in esclusiva dal sito internet super.ru che ha pubblicato anche numerose immagini.
Verso le due di notte – scrive Super.ru - i calciatori della Roma sono usciti dalle loro camere nell’hotel Sheraton per prendere un taxi e fare una passeggiata nella celebre piazza Rossa, in prossimità del Cremlino.
Dopo un pò di selfie sullo sfondo della cattedrale di San Basilio e delle sue coloratissime cupole, una parte del gruppo di giocatori e dirigenti della Roma ha deciso di lasciare la piazza simbolo di Mosca per entrare nello strip club e «divertirsi come si deve», racconta il sito scandalistico.
Alla comitiva non si è aggregato il capitano Francesco Totti, «mentre i suoi colleghi – scrive Super.ru – non hanno perso l’occasione per ammirare i corpi sexy e le danze delle ragazze di Mosca».
 
Mi chiedo il perchè dobbiamo sempre fare la figura degli idioti e ....pagare

La caldaia e quel libretto che fa bruciare la pazienza

.......Ma non eravamo un'Unione?



Lorenzo Epis, consulente di Domotecnica, ci spiega il trucco: «La norma europea prevede controlli obbligatori per tutti gli impianti, ma dalla potenza di 20 Kw in su. In Italia in media si è stabilito da 10 in su, ma la Sicilia 15 e la Lombardia 5, il che vuol dire che è obbligatorio controllare anche un piccolo boiler. Con un grande ritorno per le casse regionali, naturalmente».



Un'altra tassa, in pratica. Che però, nel marasma delle 21 pagine, insieme ai soldi si porta via un bene più prezioso: il nostro tempo.
 
Ah .... questi comunisti .....

Il nome è evocativo: "Falloprotetto". È il prodotto con cui la Coop si appresta a sbarcare nel mercato della prevenzione sessuale, con un preservativo che porterà il marchio della catena di supermercati.
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La confezione conterrà sei pezzi e costerà circa tre euro. Ovvero, ricorda la Coop, almeno il 30% in meno rispetto ai marchi più noti. La metà, se si considera il modello "sottile". Ognuno sarà fatto in puro lattice di gomma naturale e testato elettronicamente.
 
Pensioni: con 42 anni e 1 mese resuscita l’anzianità



Ogni giorno, invece che trovare un sistema per risparmiare e per garantire che anche in futuro ci sarà la pensione....si gioca allo "sballo del ssitema".


All'insegna del motto "Porta a casa oggi che domani ci penseremo".


Pur non apprenzandola, qualcosa di buono aveva fatto :
Se si voleva andare prima dei 62 anni anagrafici si doveva accettare un taglio all’assegno pari all’1 per cento per ciascuno dei primi due anni e del 2 per cento per i successivi (per 4 anni di anticipo si «pagava» il 6 per cento). Con l’emendamento approvato ieri si torna alla situazione pre Fornero, rimasta in vigore dal 1° gennaio del 2012 al 1° gennaio del 2015: con 42 anni e 1 mese di contributi si va liberamente in pensione e senza penalità.
 
Questa - secondo me - supera il colmo dei colmi.

ROMA - Evasione fiscale “ereditaria”: confiscati 70 mln ai figli del re delle bonifiche.

Fa certamente notizia un sequestro preventivo da 70 milioni (contando imprese, immobili, terreni, auto d’epoca, yacht ecc…).

Fa ancora più notizia che il provvedimento sia stato eseguito nei confronti degli eredi di colui che materialmente fu accusato di evasione fiscale.



In questo caso i figli, Andrea, Paola e Simona, di Giuseppe Grossi, l’ex “re delle bonifiche”, accusato nel 2009 di aver costituito fondi neri illeciti all’estero e deceduto prima che il processo venisse celebrato.


Contro i figli è stata adottata una “misura preventiva”, il sequestro da 70 mln appunto, secondo il principio giuridico per cui, onde evitare la commissione di reati socialmente pericolosi, basta un indizio per la sua applicazione.

E l’evasione fiscale di Grossi padre è considerato reato socialmente pericoloso al punto da legittimare misure preventive anche sui suoi eredi.
 

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