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Il 2014 sarà l’anno del Cigno Nero?
Fine del dollaro come valuta di riferimento e crollo dei mercati? I segni premonitori.
NEW YORK (WSI) - Riassumiamo i segni premonitori di questi giorni:
- rallentamento del mercato immobiliare USA
- declino della vendita di auto USA
- declino della produzione industriale USA
- nota della Federal Reserve che ventila di anticipare la riduzione di liquidità (tapering)
- numero insolito di suicidi nei maggiori istituti finanziari (ricordo che il cigno nero del 2012 fu anticipato invece da un insolito numero di arresti o di dimissioni negli stessi istituti)
- George Soros (famoso analista e gestore di fondi USA) compra un numero impressionante di opzioni "PUT" (ribassiste) sull’indice di borsa americano
- indice manifatturiero PMI cinese sceso in 6 mesi alla soglia dei 50 punti (49,5) (al di sotto dei 50, è segnale di rallentamento del trend in corso)
- un numero elevato di prodotti strutturati di investimento cinesi sta arrivando al punto di rottura (i soldi investiti in questi fondi strutturati andrebbero in fumo, producendo un crollo dei consumi interni cinesi)
- si è saputo solo ora che la Cina ha venduto a dicembre titoli di Stato Americani per un valore di 48 miliardi di dollari (la massima vendita mai effettuata in 20 anni)
- la Cina sta sempre accumulando oro ed è sempre valida la soffiata che ad aprile forse il governo proclamerà al mondo la reale entità delle sue riserve aurifere (preludio, secondo alcuni, di una proposizione dello Yuan come valuta alternativa al dollaro)
- sottomarini cinesi in giro per il mondo
- "Forse è un buon momento per cominciare a considerare la costruzione di un mondo de-americanizzato," (dichiarazione dell’agenzia di stampa governativa cinese Xinhua in occasione del capodanno 2014)
Precisiamo una cosa: un crac manifatturiero e anche bancario in Cina farebbe molto più male ai mercati esteri che all’economia interna del Paese. Stiamo parlando di una inevitabile e forse salutare crisi di crescita per i Cinesi, ma niente a che vedere con la spada di Damocle che pende invece sui mercati occidentali.
"Gli Stati Uniti perderanno inevitabilmente il loro monopolio sulla valuta di riserva," hanno scritto gli economisti Hélène Rey della London Business School, Pierre-Olivier Gourinchas della University of California, Berkeley, ed Emmanuel Farhi della Harvard University. "E’ solo una questione di tempo prima che il mondo diventi multipolare", ha detto invece il FMI.
Diverse nazioni ormai hanno stretto accordi commerciali bilaterali che ignorano il dollaro.
La Cina ha fatto accordi per scambiare Yuan con le valute locali di Giappone, Russia, Australia, Islanda, Corea del Sud, Malesia, Brasile, India, Sud Africa e..Europa (in ottobre).
Forse non lo sapete, ma questa è l’unica vera e seria minaccia al 70ennale dominio USA sul mondo intero.
L’unico motivo per cui il dollaro non si schianta è il fatto che viene ancora usato come valuta di scambio in tutto il mondo. E tale predominio è stato imposto con le armi fin dal dopoguerra. Non esiste alcun meccanismo "tecnico" che contribuisca a mantenere il dominio del dollaro come valuta di scambio globale. E’ solo una pura e semplice questione di forza. Ma forse oggi è diventato molto più vicino un traguardo possibile per l’intera umanità. Davvero raggiungibile e realistico. Forse non esattamente per il 2014, ma certamente per il futuro prossimo. E sarà una vera rivoluzione.
Come tutte le rivoluzioni, la fine del dollaro non sarà indolore, ma porterà il genere umano ad un assetto globale (non solo materiale, ma anche spirituale) completamente nuovo. Le nostre certezze così granitiche, che sembrano oggi invincibili, forse sono legate al dominio del dollaro molto più di quanto immaginiamo.
Senza il dollaro come valuta globale, scopriremo quante di queste certezze resteranno ancora in piedi. Ma prima di arrivare a questo punto, aspettiamoci il "Cigno Nero" (evento economico distruttivo e imprevedibile) che lo precede e lo annuncia e potrebbe davvero svolazzare sulle nostre teste per quest’anno.
L’elenco sopracitato mette insieme tutti i segni premonitori di una fortissima correzione del mercato USA che potrebbe avvenire quest’anno. Sarebbe solo uno dei tasselli di questo processo più ampio di dissoluzione del dollaro, ancora niente di definitivamente letale per l’economia USA, forse, ma per ogni risparmiatore, equivarrebbe a una catastrofe. Siete consapevoli? Siete preparati?
Ma per che cosa in concreto, per quale direzione di mercato e su quali asset finanziari?
Potrebbe succedere di tutto: una crisi delle azioni USA, un aumento dei rendimenti obbligazionari, una svolta nei cambi, un default bancario…qualsiasi cosa potrà essere il prossimo "Cigno Nero".
Ma chi può prevedere quando accadrà? Nessuno, e neppure io ovviamente, il punto è che Il "Cigno Nero" non si combatte tentando di prevederlo con la palla di vetro. Si combatte con la flessibilità e con la tattica preventiva.
La tattica migliore è quella di avere un portafoglio che contenga in se alcuni paracaduti sugli asset più "tirati", avere una buona dose di cash per approfittare di repentini movimenti e flessibilità di pensiero e di modo di agire, MAI innamorarsi di un trade o di una asset class a meno che non ci siano più che fondate ragioni tecniche.
Sembra quasi impossibile a dirsi, ma in realtà, se si investe in una decina di titoli tutti studiati uno per uno senza chiedere il permesso a nessun consulente nel momento in cui devi sostituirli, si è gia una spanna al di sopra degli altri risparmiatori che investono in modo tradizionale.
Ora perdonatemi ma ogni tanto un minimo di autocelebrazione, ci vuole: a gennaio il mio servizio Cash Sentinel ha registrato un’impennata di iscrizioni (circa 70 in un solo mese).
Sulle prime non me lo sono spiegato…ma poi mi sono ricordato che a fine anno la gente va in banca o dal consulente per vedere a che punto sono gli investimenti… …e come ricorderai, a gennaio c’è stato un…"brutto anatroccolo" (un forte ribasso su tutti gli indici USA). Niente di catastrofico, niente a che spartire neppure lontanamente con un "Cigno Nero", ma quanto basta per far scappare a gambe levate la gente dalle banche e dalle SIM. Quando dico: "Siate preparati, siate consapevoli", in parte, per ciò che riguarda una corretta allocazione degli investimenti è anche a Cash Sentinel che sto pensando.
Siate Consapevoli, siate preparati.
p.s. vi confesso che il mio lavoro sul servizio Cash Sentinel non è mai stato così complesso e difficile come in questi giorni, è maledettamente complicato costruire un portafoglio che cresca insieme con i mercati occidentali e contemporaneamente abbia un profilo di rischio realmente basso. Non c’è niente di più difficile che surfare un mercato in cui non credi. Ma questo passa il convento….. per ora.