«Vedrete lo convincerò», aveva detto qualche giorno fa il Cavaliere, speranzoso che l'aut aut europeo imponesse anche a Bossi di ammorbidirsi. Ma nelle ultime ventiquattr'ore si è dovuto ricredere. Ore di confronto, di vertici avevano fatto fare ben pochi passi avanti. All'ora di cena Berlusconi e Letta erano soli a Palazzo Grazioli assieme ai ministri Brunetta e Romani per mettere giù la lettera da consegnare a Bruxelles. Tremonti aveva da tempo lasciato la residenza del premier, quasi a voler lasciare intendere in modo plastico che lui con quel testo aveva poco a che fare. E anche i leghisti si tenevano a distanza. Bossi aveva dato mandato a Calderoli e Maroni di trattare ma lui personalmente si era tenuto a distanza. Solo in serata, richiamato dal premier, ha rotto gli indugi varcando il portone dio Palazzo Grazioli. Ma cambia poco.
se la lettera l'hanno scritta romani e pugnetta siamo rovinati, povero zilvio :-(