Non è giusto per fare propaganda di parte utilizzare statistiche clamorosamente errate , anche se si parla di tragedie. Sarebbe inaccettabile se parlando ad esempio di olocausto si dicesse che i morti sono stati 700 milioni.... o 3 miliardi.
La propaganda sui femminicidi è orribile e fa arrabbiare le femministe molto ma molto più di te.
Ma in quel tuo link di propaganda non ne vedo traccia.
La propaganda la fanno alcuni squallidi politici (e politiche) che non sanno nemmeno cosa sia la cultura della parità, ma che, siccome è "di moda" si riempiono la bocca di promesse, senza poi fare niente, in concreto o cadendo in stupide retoriche.
Comunque, andersen, vuoi i numeri?
Eccoli:
Nel triennio 1992-1994, le donne uccise sono state il 15,3% del totale dei morti ammazzati
Nel triennio 2006-2008 sono state il 26,6% del totale.
Sempre nel 2008, nel Nord esse sono state il 47,6% contro il 29,9% del Sud e il 22,4% del Centro.
I morti per criminalità organizzata del 1992 erano 340, mentre nel 2006, 121.
I morti per rissa negli stessi anni di riferimento, passano da 105 a 69.
Mentre le vittime di femminicidio, da 97 nel 1992 passano a 192 nel 2006.
Omicidi in Italia in calo del 57%, tranne i femminicidi, che crescono del 98%.
Nel rapporto sulla criminalità e la sicurezza in Italia del 2010, per il Ministero dell'Interno, della Pubblica sicurezza, i risultati sono sintetizzati così:
"Rispetto alla fase di picco del tasso di omicidi, negli anni novanta, oggi la quota di donne uccise è straordinariamente cresciuta. Nel 1991, esse costituivano soltanto l'11% delle vittime di questo reato, ma oggi superano il 25%. In Italia, quindi, oltre un quarto delle vittime è donna. la crescita dipende da una relazione ben nota agli studiosi, per la quale la quota di donne sul totale delle persone uccise cresce al diminuire del tasso di omicidi. Questo accade perché, mentre il tasso di omicidi dovuto alla criminalità organizzata è molto variabile, gli omicidi in famiglia - la categoria in cui le donne sono colpite con maggior frequenza - è invece più stabile nel tempo e nello spazio.".
Allora, andersen, se il numero di donne uccise di cui si fa cenno nel tuo link, alla data del 19/10/2012 era di una ogni 2,93 giorni o una ogni due o una ogni tre, non è che faccia grandissima differenza. Il problema sta nel fatto che mentre per quel che riguarda gli omicidi per criminalità organizzata si è riusciti a farli diminuire, quelli dovuti alla cultura del possesso e della disparità di genere, no.