Nuova rubrika di IO sulla poesia erotika (1 Viewer)

supremissimo spero che IO si arrikkisca sempre +


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Lontano
un pensiero
mi coglie
sei tu
lontano
avide dita
mi rovistano
ti sento
vicino
una mano
si muove
sono io
con te
su di me.

( Mericonci )


Sottane svolazzanti


Inudi sulle tele
Sensualità raffinata

O solo voglia di scopare

Libri stropicciati

Su bancarelle confuse
Lasciate le librerie


Degli studenti svogliati
Dei professori francesi

Dagli sguardi invadenti


Dalle mani rugose

Odorose di vino

E di sesso divino

Fumo di sigarette

E triangoli di tessuto sottile

Pelo nero,

Odor di fica e di tiglio

Seni pesanti

Che le dita fan tremare

Cosce pallide sbocciano

Da nere calze a rete
Sul ferro di una bicicletta arrugginita

( Venexiana )





Sognanti Voyeur

Con la patta sbottonata
Si fan trasportare…

Sorridere di letti

Inumidendo labbra

Succhiando dita

Da far succhiare

Chiudete gli occhi…
Assecondando muti
Il baciarsi dei fianchi della notte…



Rumori di reti distrutte
In stanze spoglie
Con tende rubino

E letti spettinati.


Angeli imperfetti
ad espiar la colpa
d’essere liberi



( Venexiana )



questi sono esempi, se ne trovate in giro fate un bel copia incolla così il database di IO si arrikkirà :up:
 

tashtego

Forumer storico
Prima di bannarmi, ricordatevi che e' Verlaine...

XI

In quel caffè pieno di imbecilli, noi due,

Soli, rappresentiamo il cosiddetto schifoso

Vizio d'essere 'per soli uomini' e, senza dubbi

Da parte loro, smerdavamo quei coglioni dall'aria bonaria,

I loro amori normali e la loro falsa morale.

Mentre, scossi di taglio e di punta,

In gran quantità, a sazietà, per principio

Tuttavia,velati dai fiocchi delle nostre pipe,

(Come una volta Era copulava con Zeus)

I nostri cazzi, come nasi allegri di Karagoz

Soffiati dalle nostre mani in delizioso gesto,

Starnutivano getti di sperma sotto il tavolo.
 

Fernando'S

Forumer storico
Qualcosa vibra,
non so se l'aria
o dentro di me.
Mi sento bagnata
mi sento perduta.
Ora,
che sono tra le tue braccia,
labbra sulle labbra,
pelle su pelle,
respiro su respiro.
La tua lingua è agile
fruga ogni anfratto,
la voglia sale,
mi fa stare male.
Urge il mio corpo
che tu giunga alla meta,
d'intenso piacere,
colmando il silenzio
spegnendo l'arsura.
 

Fernando'S

Forumer storico
Ho messo il reggiseno nero,
quello di pizzo che ti piace tanto.
E voglio te
con ogni fibra del mio corpo.
L'odore del mio sesso
ti farà impazzire,
e la tua lingua
si perderà in labirinti di piacere.
L'odore del tuo corpo
sudato e caldo, riempirà la stanza,
ed entrerà dentro di me
per sempre.
Ti voglio ora, e ancora, ancora,ancora,
non fermarti a respirare,
io sono l'aria e la luce,
il suono e il silenzio.
Ti voglio ora e per sempre.
E sarò tua
se lo vorrai.
 
ERA UN MATTINO DI SETTEMBRE

Era un mattino di settembre
e
lei mi baciava il membro

Aerei e nuvole passavano
cori neri rimbombavano
lei mi baciava il membro

Il mio tempo di ragazzo
il mio tempo ancor futuro
tutti insieme rifiorivano

Lei mi baciava il membro

Un uccellino cantava,
nel cuore dell'albero, nel cuor
della terra, di me, della morte

Morte e primavera in fiore
si disputavano l'acqua chiara
acqua che accresceva la sete

Lei mi baciava il membro

Tutto quello che ero stato
quanto mi era già negato
non aveva ormai più senso

Solo la rosa contratta
il tallo ardente, una fiamma
e quell'estasi nell'erba

Lei mi baciava il membro

Di tutti i baci era il più casto
in quella purezza spoglia
che é delle cose donate

Non era omaggio di schiava
avviluppata nell'ombra
ma regalo di regina

che diventava cosa mia
mi circolava nel sangue
e dolce e lento e vagante

come bacio di una santa
nel più divino trasporto
e in un fremito solenne

baciava baciava il membro

Pensando al resto degli uomini
che pena avevo di loro
prigionieri in questo mondo

Il mio impero si estendeva
a tutta la spiaggia deserta
e ad ogni senso all'erta

Lei mi baciava il membro

Il capitolo dell'essere
il mistero di esistere
la delusione d'amare

eran tutto onde silenti
spente su moli lontani
e una città si ergeva

radiosa di pietre rare
e di odi ormai placati
e sulla brezza il piacere

veniva a portarmi via
se prima non mi afflosciava
come un capello si alliscia

e mi scombussolava
in cerchi tutti concentrici
nella foschia dell'universo

Baciava il membro
baciava
e se ne moriva baciando
per rinascere a settembre
 
IL CULO, CHE MERAVIGLIA

Il culo, che meraviglia.
E' tutto un sorriso, non é mai tragico.

Non gli importa cosa c'é
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare.

Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.

Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.

Eccolo che sorride il culo. E' felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.

Il culo é il culo,
fuori misura.
 
sENZA CHE LO CHIEDESSI, MI HAI FATTO LA GRAZIA

Senza che lo chiedessi, mi hai fatto la grazia
di magnificare il mio membro.
Senza che lo sperassi, sei caduta in ginocchio
in posizione pia.
Quello che è stato non è stato sepolto.
Per sempre e un giorno
il pene riceve la pietà osculante della tua bocca.

Oggi non ci sei né so dove sarai,
nell'impossibilità totale di un gesto o di un messaggio.
Non ti vedo non ti sento non ti stringo
ma la tua bocca è presente, adorante.

Adorante.

Non credevo d'avere tra le cosce un dio.
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
la morte non l'ha punto sbigottito,
che come buon filosofo, sapea
che dovea ritornar dov'era uscito.
Sol d'una cosa in morte si dolea,
non perché avea di vivere finito,
ma perché mai più fotter non potea.
 

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