Roma, 29 nov. (askanews) - Via libera del cda di Carige alle linee guida del nuovo piano industriale "a seguito del Capital conservation plan, approvato nel corso della riunione". Lo comunica la banca genovese, sottolineando che "viene data immediata esecuzione" al conservation plan "mediante la determinazione delle condizioni e dei termini di emissione del prestito subordinato T2 (fino a 400 milioni di euro), in collocamento a partire da domani".
È stata poi autorizzata "l'operazione che accelera il derisking nell'esercizio 2018 consistente nella conferimento al veicolo di un portafoglio sofferenze (pari a 0,9 miliardi di euro di Gross book value) tramite cartolarizzazione, per la quale è stato deciso di chiedere garanzia statale". Inoltre, è stato nominato Chief risk officer Roberto Torresetti, "forte di un'approfondita esperienza in Carige e in altre realtà italiane e internazionali".
Roma, 29 nov. (askanews) - "In coerenza - spiega Banca Carige - con le indicazioni ricevute dalla Bce il 14 settembre di valutare tutte le opzioni strategiche inclusa l'aggregazione, il consiglio di amministrazione ha disposto che il nuovo piano industriale, la cui approvazione è prevista nel primo trimestre 2019, venga elaborato con una doppia visione".
L'evoluzione della banca "avrà come obiettivi principali la sua trasformazione in ottica 'lean', il recupero di quota di mercato nei segmenti core, la riduzione dei non performing loans, l'utilizzo più efficiente del capitale e l'ottimizzazione della struttura di funding".
La declinazione di questi obiettivi "verrà affiancata da un'analisi dei principali effetti che una possibile aggregazione-alleanza con un altro operatore di mercato potrebbe generare". Tra questi, "i più rilevanti sono: la liberazione di capitale derivante dall'adozione di un modello interno per il calcolo dei Risk weighted assets, la possibile liberazione delle attività fiscali di cui il nuovo soggetto risultante dall'aggregazione potrebbe beneficiare, le principali sinergie industriali e la riduzione del costo della raccolta".
Il cda ha approvato poi "i termini e le condizioni per l'emissione del prestito subordinato Tier2 per massimi 400 milioni, il cui collocamento avverrà a partire da domani tramite private placement rivolto allo Schema volontario di intervento (Svi) del Fondo interbancario di tutela dei depositi, ad azionisti rilevanti della banca ed altri investitori professionali".
La sottoscrizione del prestito subordinato da parte dello Svi fino a 320 milioni "è soggetta all'approvazione dell'assemblea dello Svi convocata per domani e, in caso di delibera favorevole, è prevista per la stessa giornata di domani". Il prezzo di emissione "è previsto alla pari (100% del valore nominale). Le obbligazioni avranno cedola a tasso fisso pari al 13% e gli interessi saranno pagati, esclusivamente in denaro. La durata è prevista in 10 anni".