Titoli di Stato paesi-emergenti Obbligazioni UCRAINA

Fantapolitica, fantaeconomia, o che ?

http://www.kyivpost.com/business/34087
La prima gnocca...ehm volevo dire il primo ministro Timoshenko accusa il presidente Yushenko di complottare per il default del paese cosi' da dichiarare lo stato di emergenza e prolungare il suo mandato.
Pare un delirio. Forse la prima ministra e' in quei giorni del ciclo.
Vedremo lunedi' le reazioni di grivnia ed eurobonds.
 
Un vero pollaio....

Stando a questo report della ING http://data.cbonds.info/comments/2009/36250/FMS-20090127_EN.pdf la situazione politica e' ormai degenerata nell'anarchia istituzionale: la Timoshenko vuole la testa del governatore della banca centrale , ma siccome solo Yushenko ha il potere di dimetterlo (e non intende farlo) e' ricorsa all'escamotage di annullare :eek: la delibera parlamentare con la quale era stato nominato. Inutile dire che la procedura e' irregolare e verra' probabilmente contestata dal presidente e dai vertici della banca.
Contemporaneamente e' uscito il dato del deficit delle partite correnti, salito al 7,7% del PIL per il 2008.
Composta la reazione della grivnia , sostenuta dalla banca centrale con la spesa di altri 187 milioni di $ in un solo giorno, mentre gli eurobonds sono addirittura in rialzo :-?
 
La notizia a cui si riferisce Gaudente:
26 gen. (Apcom-Nuova Europa) - Volodymyr Stelmakh non è più il governatore della Banca centrale ucraina. Il parlamento di Kiev, la Rada, ha votato con 227 voti favorevoli sui 245 registrati l'annullamento della nomina risalente al 2004. Il parlamento in due occasioni aveva richiesto al presidente Viktor Yushchenko di 'licenziare' Stelmakh, responsabile in parte della grave crisi che sta attanagliando l'economia nazionale. La richiesta della Rada è caduta inascoltata da parte da Yushchenko. "Il presidente, con la sua inattività si deve assumere la responsabilità per la rapida perdita di valore della moneta nazionale, per il dilagarsi della speculazione e assenza nel controllo delle attività delle banche commerciali", si legge nelle motivazioni della risoluzione parlamentare.
La presidenza ha già contestato la decisione della Rada, bollandola come "illegittima".
 
L'articolo che segue parla dei paesi dell'est Europa che sono candidati ad entrare nella UE :)

ILSOLE24ORE.COM > Finanza e Mercati ARCHIVIO Le turbolenze finanziarie a Est preoccupano i Paesi della Ue

dall'inviato Vittorio Da Rold

Mercoledí 28 Gennaio 2009

DAVOS - Lo spettro del default dell'Europa centro-orientale bussa alla porta del summit di Davos, guidato alla 39° edizione dallo svizzero-tedesco Klaus Schwab. Un timore che si somma all'esposizione delle maggiori banche occidentali, il cosiddetto G-9 del credito, dal numero complessivo dei partecipanti che chiedono a Bruxelles e alla Bce di aiutare non solo i nuovi entranti, ma anche i candidati alla Ue come Serbia e Ucraina. Si teme che, nel caso si verificassero dei fallimenti nell'Europa centro-orientale, a pagare sarebbero proprio gli istituti di credito occidentali, già provati dai mutui subprime.

Evitare di aprire un secondo fronte della turbolenza a Est, quello dei Paesi con forti deficit delle partite correnti, l'arco della crisi che va dai Baltici, attraversa l'Ungheria, si inserisce nei Balcani e giunge fino alla Turchia, è uno dei compiti strategici che banchieri, politici e rappresentanti delle organizzazioni internazionali, affronteranno nei lavori di Davos.

A spingere per un piano di aiuti che coinvolga anche l'Ucraina e la Serbia sono nove colossi del credito occidentale coinvolti a Est: Raiffeisen ed Erste Bank per l'Austria, Unicredit e IntesaSanPaolo per l'Italia, Société Générale per la Francia, Kbc per il Belgio, Bayer Landesbank per la Germania, Swedbank per la Svezia, Efg Eurobank per la Grecia. I costi dell'operazione non sarebbero enormi, rispetto agli aiuti che si stanno formalizzando in Europa per le banche, visto che il Pil dell'ex Europa comunista vale 740 miliardi di euro e quello dell'Europa del Sud-Est solo 270 miliardi, meno dei 290 miliardi dell'Austria.

I crediti concessi però dalle banche austriache sui Paesi dell'Est, sono pari al 68% del Pil e quindi potrebbero esserci problemi seri di tenuta di bilancio pubblico nel cuore dell'Europa nel caso in cui la situazione in quei Paesi dovesse ulteriomente peggiorare.

Così il Ghota mondiale del capitalismo riunito nel villaggio svizzero per «ridare forma al mondo dopo la crisi peggiore dai tempi della Grande Depressione del '29» discuterà di come evitare che il contagio si propaghi ai Paesi in transione dell'Est. Le Borse di Mosca, Polonia, Reubblica ceca e Ungheria sono scese del 15% da inizio anno e le monete hanno perso il 12 per cento. I pagamenti di debiti in valuta stanno mettendo a rischio la tenuta dei Paesi della regione al punto che l'Fmi è dovuto intervenire a favore di Budapest e Kiev.

Domani a Davos, alla sessione dedicata alla Governance economica europea con il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, il ministro italiano dell'Economia, Giulio Tremonti, il premier polacco, Donald Tusk, il primo ministro svedese Fredrick Reinfeldt e il premier lettone Valdis Zatlers si discuterà proprio di come molte di queste economie possano ripagare il loro debiti in un momento di difficoltà di accesso al credito.

Il servizio ricerche della Deutsche Bank ha calcolato che la somma di deficit delle partite correnti dei Paesi dell'Europa centro-orientale è pari al 18% del Pil contro appena l'8% dell'Asia e dell'America Latina. Un dato allarmante soprattutto dopo le difficoltà slovene sulla possibile «crisi di liquidità».

C'è di più. La Russia, secondo l'Ing Financial Markets, deve rinnovare debiti per 500 miliardi di dollari, l'Ucraina per 30 miliardi e l'Ungheria per 15 miliardi di dollari. A questo punto i pericoli di default di rischio sovrano aumentano mentre i cds, i credit default swaps, l'indice che misura la solvibilità dei soggetti pubblici e privati, stanno facendo salire la febbre con l'Ucraina in fuga solitaria dal plotone di controllati speciali dai mercati. È vero che solo i piccoli Stati come le Seychelles e l'Ecuador hanno fatto default da quanto la crisi è iniziata nell'agosto 2007, ma nessuno può escludere altre sorprese.

«Aprire i cordoni della borsa europea non è un problema - dice Bilal Hafeez, analista di Deutsche Bank - visto la forza dell'euro e visto che il defici fiscale americano quest'anno toccherrà il 10% del Pil». Wolfgang Munchau, del Financial Times, si è spinto a proporre un bond europeo per salvare un ipotetico Stato di eurozona dal default. Un'idea che potrebbe valere anche per aiutare l'Europa dell'Est e che piace a Daniel Gross del Ceps di Bruxelles secondo cui emettere bond Ue sarebbe utile in queste circostanze.

Solo la Bce, la Ue e l'Fmi hanno i mezzi per salvare i Paesi centro-europei dalle turbolenze finanziarie come avvenuto per l'Ungheria. Ma può la Bce aiutare Paesi esterni all'eurozona? A ottobre con i primi cinque miliardi di prestiti a Budapest la Bce, in coordinamento con l'Fmi, ha rotto un tabù, perché il rischio-default dei "Paesi dietro l'angolo" sarebbe catastrofici per l'Unione. Per questo alcune delle maggiori banche della Ue stanno chiedendo a Bruxelles e alla Bce di aiutare questi Paesi.

I Governi dell'Est Europa hanno gestito bene i conti pubblici ma le società private si sono indebitate in euro per finanziare la crescita. Oggi però le valute locali si sono indebolite sulla moneta unica così ora devono pagare debiti in valuta rivalutata e introiti in moneta locale svalutata. I Paesi in transizone dell'Est senza aiuti potrebbe finire come l'Islanda..
 
Ukraine looks for new loans amid funding crisis

Ukraine turns to Russia, United States, as further IMF support remains unclear

By Polya Lesova, MarketWatch
Last update: 12:51 p.m. EST Feb. 9, 2009


NEW YORK (MarketWatch) -- Ukraine has requested financial support from a number of countries, including Russia and the United States, as its economy and public finances continue to rapidly deteriorate at a time of increasing uncertainty over the disbursement of more money from the International Monetary Fund.

Russia's finance ministry said in a statement Monday that it has been asked by Ukraine to assess the possibility of giving a $5 billion credit to cover the Ukrainian budget deficit.
The government of Prime Minister Yulia Tymoshenko has sent letters to the United States, the European Union, China, Japan and Russia, requesting financial assistance to cover the budget deficit, according to a statement posted on Tymoshenko's Web site. Tymoshenko made the announcement at a briefing in Munich over the weekend.
Russia has agreed to give Ukraine a loan, Tymoshenko said, according to the statement.
"Russia is ready to facilitate the signing of such loan agreements," she said.
A separate statement on the Ukrainian government's Web site also confirmed that Ukraine has sought financial support and quoted Tymoshenko as saying that "we have already received positive replies to these letters from some countries, including Russia."
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The budget approved by the Ukrainian parliament in December 2008 projects a deficit of 3%.
The Russian finance ministry said it has asked Ukraine to provide additional information about the current situation of the Ukrainian economy.
Political complications
Ukraine is one of the Eastern European nations most adversely affected by the global financial and economic crises. The country is also plagued by political instability; only on Friday Tymoshenko's government survived a no-confidence vote in parliament. The situation has been further complicated by a power struggle between Tymoshenko and President Viktor Yushchenko, once a close ally.
"It's obvious that the situation in Ukraine is extremely critical," said Lars Christensen, chief analyst at Danske Bank. "We have a total macroeconomic, and partly a political, collapse."
"Public finance reform is key," Christensen said. "Ukraine has a serious funding problem. To get that [reform] done, you need to implement an austerity package that is likely to be highly unpopular with voters, but is the only way forward."
Policy towards neighboring Russia has been a particularly contentious issue. It came to the forefront during the bitter gas row between Russia and Ukraine in January that cut off gas supplies to most of Europe.
Ukraine is a key transit route for Russian gas to Europe, while Russia is a key trade partner for its smaller neighbor. However, relations between Russia and Ukraine have been strained in part because of Ukraine's desire to pursue closer integration with Western Europe and to join the NATO military bloc.
"One could get concerned about Ukraine asking for loans from Russia and the geopolitical implications of that," Christensen said. "There might be some bargaining in terms of Ukraine saying to western donors -- well, if you don't lend us any more money, we'll have to go to Russia. That is where a potential bailout becomes blackmail. It's a dangerous strategy for Ukraine to do this."
More IMF aid stalled?
Since Ukraine secured a $16.4 billion stand-by arrangement with the IMF last November, its economy has continued to deteriorate. The IMF has disbursed only $4.5 billion so far.
An IMF mission reviewing Ukraine's arrangement with the fund left Kiev last week without making it clear whether or not more money will be disbursed.
"Significant progress has been made in discussions on fiscal, monetary, and exchange rate policies, and on measures to strengthen confidence in the banking system, but a few issues remain outstanding," said Ceyla Pazarbasioglu, head of the IMF mission, in a statement on Friday.
Discussions on these issues will continue in the coming weeks and the mission should return soon to Ukraine, she said.
The economic situation remains "difficult" because of falling demand for Ukraine's major export, steel, and the sharply reduced access to international capital markets, Pazarbasioglu said.
The depreciation of the Ukrainian currency has improved the outlook for export industries. Implementing the bank recapitalization program should help restore confidence in the banking system, according to Pazarbasioglu.
"The sharper-than-expected contraction in economic activity requires a recalibration of economic policies," she said. "In particular, the IMF team and the authorities have discussed potential revisions to the program's balanced budget target for 2009, taking into account the availability of financing."
 
Ancora su Ucraina e FMI

The International Monetary Fund is likely to suspend loan payments to Ukraine, a move that would further push the government toward Moscow for aid and exacerbate a feud between top leaders in Kiev.

Ukraine is failing to meet the terms of its loan deal with the IMF, and likely won't get the next installment this month, according to a person close to talks between the fund and the government in Kiev.

Faced with a cash shortage, Kiev is passing the hat around to global powers. Talks were held in Moscow last week over a $5 billion loan to help plug Ukraine's budget deficit.

Ukraine Prime Minister Yulia Tymoshenko said her government also sent letters to the U.S., European Union, China and Japan, and that "Russia is ready to help with the credit agreement's signing."

President Viktor Yushchenko criticized the talks with Moscow. "It's a dangerous policy and poses a threat to Ukraine's national interests," he said.

The U.S. State Department said it was looking into reports of Ukraine's request for aid.

Ukraine has been hit by falling prices of metals and fertilizers, its main exports. Infighting between Mr. Yushchenko and Ms. Tymoshenko has led to a policy deadlock.


Associated Press
Ukraine parliamentarians watch results of a no-confidence vote against Prime Minister Yulia Tymoshenko, center. The motion was rejected.
The deficit has been a sticking point in talks with the IMF on the release of the second installment of a $16.4 billion loan that it agreed to extend to Ukraine last year. The IMF released the first $4.5 billion tranche in November and had made further disbursements contingent on Ukraine reducing the budget shortfall and making progress on bank restructuring.

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Ms. Tymoshenko's government's 2009 budget is forecast to show a deficit of 3% of gross domestic product.

Last week, an IMF mission monitoring Kiev's progress left without an agreement with the government that would have paved the way for disbursing the next loan tranche. Ceyla Pazarbasioglu, assistant director of the European Department of the IMF, said "further actions, including structural fiscal measures, are needed for us to recommend completion of the review."
 
Presidente: Tymoshenko con Russia come Ribbentrop-Molotov

Yushchenko commenta possibile prestito Mosca da 5mld Usd


Roma, 10 feb. (Apcom-Nuova Europa) - L'accordo tra Russia e Ucraina sulla concessione di un credito di 5 miliardi di dollari a favore di Kiev non è altro che "un secondo patto Ribbentrop-Molotov". Dure le parole del presidente ucraino Viktor Yushchenko all'indirizzo del governo e quindi del premier Yulia Tymoshenko, eterni rivali e ex-ormai protagonisti della Rivoluzione arancione del 2004.
Il Capo dello Stato ucraino ha accusato il primo ministro di aver "svenduto gli interessi nazionali", in occasione dei negoziati con Mosca sulle forniture di gas. E il prestito in questione rientrerebbe nelle condizioni imposte dalla Russia per mettere fine alla guerra del gas.
"Io non mi sono mai occupato del vostro gas puzzolente", ha detto stamani Yushchenko. "Le condizioni che il governo ha trattato sono le peggiori possibili", ha aggiunto.
La notizia del prestito da 5 miliardi di dollari da parte di Mosca circola ormai da una settimana. Tymoshenko si è limitata a confermare che il suo governo sta cercando aiuto finanziario da diversi Paesi, Russia compresa, per rilanciare l'economia ucraina gravemente colpita dalla crisi.
 

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