OGNI VOLTA CHE DECIDI, PERDi QUALCOSA, QUALUNQUE COSA TU DECIDA. E' SEMPRE QUESTIONE (1 Viewer)

PILU

STATE SERENI
e' inutile siamo noi che dobbiamo cambiare...stiamo distruggendo tutto niente escluso.. per cosa poi ? per avere un pezzo di carta in più chiamata banconota ? per farne poi ? quanta roba compriamo come cibo e quanta ne buttiamo nelle immondizie ? oramai è tutto uno schifo qs mondo "civilizzato" è uno schifo..semplicemente schifo....:wall::(

Roma, 10 ott. - (Adnkronos) - Il Mediterraneo è vicino al collasso e rischia la distruzione ambientale: il 95% degli stock ittici è sovrasfruttato. A lanciare l'allarme, a pochi giorni da un importante voto europeo, sono 16 organizzazioni italiane appartenenti alla coalizione internazionale Ocean 2012 e dal Wwf in una lettera inviata oggi agli europarlamentari italiani: “per la pesca nel Mediterraneo siamo vicini al punto di non ritorno. O si mettono immediatamente in atto misure per il recupero degli stock o assisteremo a breve a una crisi irreversibile delle risorse del nostro mare e dello stesso settore della pesca". La data fissata per decidere sul futuro del mare è quella del 23 ottobre, quando il Parlamento europeo dovrà decidere se, nell’ambito del nuovo Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), ripristinare gli aiuti alla costruzione di nuovi pescherecci nonostante il gravissimo degrado degli stock ittici o aumentare le risorse per migliorare la gestione della pesca attraverso la raccolta dati, i controlli e il recupero degli stock. Le 17 organizzazioni hanno ripreso l’allarme lanciato dal Comitato scientifico, tecnico ed economico della pesca europea (Stecf) che, poche settimane fa, ha rivelato il drammatico stato degli stock ittici del Mediterraneo, ormai al 95% pescati a livelli insostenibili. Un dato allarmante tanto che lo stesso Commissario agli affari marittimi e alla pesca, Maria Damanaki ha dichiarato che "nel Mediterraneo gli stock sono sovrasfruttati così come lo erano quelli dei mari del nord dieci anni fa. I paesi del Mediterraneo devono agire subito per fermare la pesca eccessiva prima che questa determini un grave collasso delle risorse e la distruzione ambientale”. Secondo i ricercatori dello Stecf per ripristinare il livello di sostenibilità degli stock mediterranei, bisogna ridurre in media la pesca del 45-­51%, con punte del 90% per la pesca del nasello in alcune aree. Per la pesca italiana, poi, la situazione è persino più preoccupante. Nel Tirreno centrale e meridionale, nell’Adriatico meridionale e nello Ionio tutti gli stock esaminati sono sovrasfruttati. Intanto oggi il new economics foundation (nef) pubblica una ricerca che rivela gli enormi vantaggi che ne ricaverebbe tutto il settore pesca se l’Ue decidesse di dedicare maggiori investimenti nella raccolta dati e nei controlli. Attualmente gli aiuti dell’Ue per la raccolta dati (51 milioni di euro) e per le misure di controllo (49 milioni di euro) ammontano a 100 milioni di euro all'anno. Un dato che rappresenta solo l’1% del valore complessivo potenziale delle catture dell’Ue. Ogni singolo euro investito nella raccolta dati e nei controlli potrebbe invece generare un ritorno di 10 euro. Così, secondo nef, triplicare gli attuali finanziamenti per la raccolta dati e i controlli potrebbe contribuire a ripristinare gli stock ittici e a generare un valore di 3,2 miliardi per la pesca europea. Secondo le organizzazioni “la flotta di pesca dell’Unione è stata alimentata grazie anche agli aiuti per la costruzione di pescherecci e, nonostante questi siano stati interrotti nel 2004, esiste ancora una enorme sovracapacità di pesca rispetto alle poche risorse rimaste. Riproporre oggi questo tipo di aiuti è una follia. Ci auguriamo che il 23 ottobre il Parlamento europeo esprima il suo pieno sostegno a favore di tutte quelle misure che potenzieranno nei prossimi anni il recupero degli stock ittici, come la raccolta dati e i controlli, senza distrarre risorse per potenziare una flotta che in un mare svuotato non potrà più operare".
 

PILU

STATE SERENI
Se la Croazia fosse rimasta fuori dall'euro sarebbe stato meglio...

Secondo Eurostat nel secondo trimestre i prezzi medi degli immobili ad uso abitativo per l'insieme dell'area euro hanno registrato un più 0,3 per cento, dopo il meno 1,4 per cento del primo trimestre. Resta invece negativa la dinamica nel confronto su base annua, meno 2,2 per cento dopo il meno 2,4 per cento dei primi tre mesi. In Italia i prezzi delle case hanno segnato un ulteriore meno 0,6 per cento dai tre mesi precedente, dopo il meno 1,5 per cento dei primi tre mesi. Nel confronto su base annua i prezzi hanno segnato un meno 5,9 per cento, dopo il meno 6,1 per cento del primo trimestre. Nel confronto su base annua i cali più forti si sono registrati in Croazia (-19,7%), Spagna (-10,6%) e Olanda (-7,5%), all'opposto i maggiori aumenti dei prezzi hanno riguardato Lettonia (+8,8%), Estonia (+8,1%) e Lussemburgo (+5,1%). Sulla dinamica di breve periodo, i cali più forti si sono registrati in Croazia (-6,5%), Olanda (-2%) e Ungheria (-0,9%), i maggiori aumenti trimestrali, conclude Eurostat, si sono visti in Lettonia (+5,1%), Estonia (+3,7%) e Danimarca (+3,1%).
 

Val

Torniamo alla LIRA
Buongiorno, ....nel 5 stelle mi sa che manca un tantino la democrazia e la libertà.....ma proprio solo un ....tantino.

«L’M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo».
Beppe Grillo e Casaleggio attaccano così i due senatori che mercoledì hanno presentato in commissione Giustizia l’emendamento per l’abolizione del reato di clandestinità.
Per i leader M5S l’emendamento è un invito ad imbarcarsi per l’Italia.
«Il messaggio che riceveranno sarà interpretato nel modo più semplice: “la clandestinità non è più reato”. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?».

Ma c’è un attacco diretto da Grillo e Casaleggio anche a come il M5S prende le decisioni in Parlamento: «Non siamo d’accordo all’emendamento approvato mercoledì in Senato nel metodo perche’ un portavoce (il capogruppo al Senato ndr) non può arrogarsi una decisione cosi’ importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno».
 

Val

Torniamo alla LIRA
In ogni caso, dopo la mossa di Grillo e Casaleggio è gelo nel M5S.
Nessuno risponde al telefono, tutti tacciono.
E grande è la consapevolezza che sulla questione saranno particolarmente forti le tensioni nelle prossime ore.
Il tutto mentre è attesa per le 20 una riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato sull’argomento.

A rompere il silenzio è il deputato Manlio Di Stefano che su Facebook scrive: «Facciamo un po’ di chiarezza sul reato di clandestinità, io nel merito lo detesto per il semplice fatto che l’Italia non è la Francia, noi subiamo sbarchi continui e questo reato non fa altro che complicare i rimpatri e affollare le carceri. Resta il problema del metodo e le colpe sono varie e condivise. I nostri senatori hanno agito in buona fede, la tragedia di questi giorni ha accelerato il processo decisionale senza consultare niente e nessuno. Errare è umano e quando si è in buona fede si può sempre rimediare. A riveder le stelle».

Poco dopo parlano anche Buccarella e Cioffi che difendono la loro scelta: «Noi pensiamo di aver svolto il nostro lavoro al meglio e non pensiamo di aver commesso errori». «Probabilmente- dice Buccarella in Senato- ci possono essere sistemi da affinare e da migliorare nella condivisione di scelte piu’ delicate. Potremmo aver sottovalutato la portata di quell’emendamento, magari potendo difficilmente immaginare che sarebbe passato in commissione».
Cioffi aggiunge: «E’ tutto molto tranquillo, molto semplice, qual e’ il problema? Noi abbiamo un regolamento, decidiamo a maggioranza. Grillo? Io non ci ho parlato, nessuno di noi ci ha parlato».
 

Val

Torniamo alla LIRA
Nessun cenno era invece arrivato dal portavoce al Senato Paola Taverna, che evidentemente conosceva già i dubbi di Grillo e Casaleggio.
Poi, in mattinata, arriva post a doppia firma, che non lascia più dubbi.

In questi mesi non sono mancate le polemiche sulle posizioni del M5S sullo ius soli.
Non ne parliamo perché non è nel programma ma non vuol dire che siamo contrari, era la posizione che circolava.
Ora però la spaccatura sul rispetto dei diritti dei migranti e sulla questione immigrazione all’interno del Movimento sta diventando sempre più netta.
E le accuse a Grillo e Casaleggio «Siete come Le Pen» stanno diventando sempre più forti.
Ma non solo.
Il tema rischia anche di spaccare i sostenitori.
E tanti sono i commenti negativi che in questi minuti arrivano sotto il post e su Twitter: «State solo pensando a prendere i voti della Lega», è l’accusa di alcuni. «E questa sarà la vostra tomba elettorale», è il giudizio dei detrattori.
 

Val

Torniamo alla LIRA
.........scusate se esco fuori tema........



ma quando si scende ?

Essendo un tantino short, vorrei capire. Mi ero posto 18500/18600 per incrementarlo ma, ora, dove potremmo andare ?
Qualcuno ha la sfera buona, perchè la mia è opaca :rolleyes:
 

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