Banca Fideuram (BFI) OPA Banca Fideuram (19 lettori)

stef33

Forumer storico
se uno avesse letto bene quanto scritto in questo topic scoprirebbe che sia nel caso del'art 50 comma 3 che nel comma 5 il prezzo viene "deciso" da Consob
Nel primo caso viene deciso sostanzialmente in base a tre parametri, mentre nel secondo caso (il nostro) viene deciso solo formalmente in automatico al prezzo precedente, a parte alcune eccezioni in cui non rientriamo (forse)

E dopo aver rispiegato per la 10° volta cose già appurate, risapute ed alla luce del sole (e dei regolamenti) vediamo di dire qualcosa di nuovo ed utile

1- ho detto prima delle eccezioni al comma 5: ebbene qualche estremo per far sì che la consob applichi il comma 3 e decida lei il prezzo (magari!!!) ebbene qualche estremo c'è, ma è una speranza al lumicino
2- Strano comunque che dopo la fiammata a 5,14 il titolo sia rimasto comunque alto (4,98 e sopra), anche se la fiammata era basata sul nulla
3- ultime speranze di qualche colpaccio solo in assemblea San Paolo il 30 nov e 1 dic (seconda convocazione), dopo entriamo solo nel campo dei miracoli o di strane speculazioni su BFI (come è successo anche su BNL che è decollata senza nessuna ragione anche se l'opa era già definita)
 

stef33

Forumer storico
20 novembre 2006
Offerta residuale di Eurizon su Banca Fideuram


Milano, 20 novembre 2006 – Eurizon Financial Group ha depositato oggi presso la Consob la comunicazione relativa al lancio dell’offerta pubblica residuale obbligatoria sulle azioni di Banca Fideuram e l’istanza per la determinazione del prezzo d’offerta in misura pari al corrispettivo riconosciuto nell’Offerta pubblica di acquisto volontaria, che corrisponde a 5 euro per azione.

L’offerta residuale, di natura obbligatoria, ha a oggetto n. 73.506.652 azioni ordinarie, pari al 7,5% del capitale sociale di Banca Fideuram e sarà avviata, previa autorizzazione di Consob, orientativamente intorno alla metà del mese di dicembre.

Al termine dell'offerta residuale le azioni Banca Fideuram saranno revocate dalla quotazione e pertanto non saranno più negoziabili sul MTA.

La comunicazione che indica tempistica, condizioni e corrispettivo dell’offerta è riportata qui di seguito.

Comunicazione ai sensi degli articoli 102 e 108 del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 come successivamente modificato ed integrato (il “Testo Unico” o “TUF”) e dell’articolo 37 del Regolamento Consob del 14 maggio 1999 n. 11971, come successivamente modificato ed integrato (il “Regolamento Emittenti”) – Offerta pubblica di acquisto residuale di Eurizon Financial Group S.p.A. sul capitale sociale di Banca Fideuram S.p.A..

Eurizon Financial Group S.p.A. (di seguito anche “Eurizon” o l’“Offerente”), società le cui azioni non sono quotate su alcun un mercato regolamentato, comunica, ai sensi degli articoli 102 e 108 del Testo Unico e dell’articolo 37 del Regolamento Emittenti, la propria intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto residuale ai sensi dell’articolo 108 del TUF su azioni Banca Fideuram S.p.A. (l’“Offerta Residuale”), società le cui azioni sono quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (“Borsa Italiana”).

L’Offerta Residuale promossa dall’Offerente ha ad oggetto le n. 73.506.652 azioni di Banca Fideuram S.p.A. (l’“Emittente” o “Fideuram” o “Banca Fideuram”) pari al 7,50% del capitale sociale alla data della presente comunicazione, rappresentanti la totalità delle azioni emesse ad eccezione delle azioni dell’Emittente detenute direttamente o indirettamente dalla stessa Eurizon tutte del valore nominale di Euro 0,19cadauna, interamente liberate, godimento regolare (le “Azioni”). Restano escluse pertanto:

(i) le n. 719.283.950 azioni di Fideuram, corrispondenti al 73,37% del capitale sociale dell’Emittente, detenute direttamente dall’Offerente alla data odierna ed acquistate dall’Offerente nel corso del novembre 2005 a seguito del conferimento di tali partecipazioni effettuato da Sanpaolo IMI S.p.A.;

(ii) le n. 174.844.689 azioni, pari al 17,84% circa del capitale sociale di Fideuram, che sono state acquistate da Eurizon a seguito dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria, promossa dall’Offerente, ai sensi degli articoli 102 e seguenti del TUF, nel periodo compreso tra il 21 agosto 2006 e il 25 ottobre 2006 ad un corrispettivo, per ciascuna azione portata in adesione alla stessa, pari ad Euro 5,00 (l’ “Offerta Volontaria”);

(iii) le n. 12.655.273 azioni proprie di Fideuram, corrispondenti a circa l’1,29% del capitale sociale dell’Emittente detenute dalla propria controllata Fideuram (le “Azioni Proprie”).

Il numero delle Azioni oggetto dell’Offerta Residuale potrebbe variare in diminuzione nel caso in cui l’Offerente, entro il termine dell’ultimo giorno di pagamento del corrispettivo dell’Offerta Residuale, acquisti Azioni al di fuori dell’Offerta Residuale, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 41, comma 2, lett. b), e 42, comma 2, del Regolamento Emittenti.

Attraverso l’Offerta Residuale verrà realizzata la revoca delle azioni di Fideuram dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (il “MTA”) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. (delisting) che verrà disposta da Borsa Italiana S.p.A. a decorrere dal giorno di borsa aperta successivo all’ultimo giorno di pagamento del corrispettivo dell’Offerta Residuale.

Si riportano di seguito gli elementi essenziali, le finalità dell’Offerta Residuale, le garanzie che vi accedono e le modalità di finanziamento.

A. Offerente

Eurizon Financial Group S.p.A., con sede legale in Torino, corso Cairoli n. 1, iscritta nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Torino (Numero di iscrizione e Partita IVA 09214100019) e capitale sociale pari a Euro 116.000.000,00, interamente sottoscritto e versato, suddiviso in n. 1.160.000.000 azioni del valore nominale di Euro 0,10, detenuto integralmente da Sanpaolo IMI S.p.A.. Eurizon è iscritta nell’apposita sezione dell’elenco generale prevista dall’articolo 113, del D. lgs. 1° settembre 1993, n. 385 come successivamente modificato ed integrato (il “TUB”), al numero 37276.

B. Emittente

Banca Fideuram S.p.A., con sede legale in Roma, Piazzale Douhet n. 31, iscritta nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Roma (Numero di iscrizione e Partita IVA 00714540150), ha un capitale sociale pari a Euro 186.255.207,16, interamente sottoscritto e versato, e suddiviso in n. 980.290.564 azioni dal valore nominale di Euro 0,19 cadauna.

C. Presupposti giuridici dell’Offerta Residuale

Tra il 21 agosto 2006 ed il 25 ottobre 2006 si è svolta l’Offerta Volontaria promossa da Eurizon ai sensi dell’articolo 102 e seguenti del TUF ed avente ad oggetto azioni Banca Fideuram di cui al documento di Offerta Volontaria pubblicato in data 12 agosto 2006 come successivamente modificato ed integrato dal supplemento al documento di Offerta Volontaria pubblicato in data 21 ottobre 2006 ad un corrispettivo unitario per ciascuna azione portata in adesione all’Offerta Volontaria pari ad Euro 5,00.

In particolare, nel corso del periodo di adesione dell’Offerta Volontaria sono state apportate alla stessa n. 174.844.689 azioni, pari al 17,84% del capitale sociale di Banca Fideuram e al 70,40% delle azioni oggetto dell’Offerta Volontaria. A seguito dell’integrale pagamento del corrispettivo, l’Offerente è pertanto divenuto titolare, anche tenuto conto delle Azioni Proprie, complessivamente di n. 906.783.912 azioni Banca Fideuram, pari al 92,5% dell’intero capitale sociale.

In considerazione di quanto riportato si sono pertanto venuti a creare i presupposti di cui all’articolo 108 del TUF per la promozione della presente Offerta Residuale.

L’Offerta Residuale ha, pertanto, natura obbligatoria e l’obbligo di promuovere l’Offerta Residuale è sorto in capo all’Offerente (i) in conseguenza del superamento della soglia del 90,5% delle azioni di Banca Fideuram (soglia rilevante ai sensi dell’articolo 108 del TUF individuata da Consob con delibera n. 15540 assunta in data 8 agosto 2006 su segnalazione di Borsa Italiana S.p.A., ai sensi dell’articolo 112 del TUF e dell’articolo 50, comma 2, lettera (a) del Regolamento Emittenti) per effetto dell’Offerta Volontaria e (ii) in considerazione della volontà di Eurizon di non ricostruire il flottante delle azioni dell’Emittente dichiarata nel documento di Offerta Volontaria come modificato ed integrato dal supplemento al documento di Offerta Volontaria.

D. Partecipazione dell’Offerente nell’Emittente

Alla data odierna, Eurizon detiene complessivamente, sommando le Azioni Proprie detenute da Banca Fideuram, n. 906.783.912 azioni Fideuram, corrispondenti al 92,50% circa del capitale sociale sottoscritto e versato dell’Emittente. Di tali azioni:

- n. 719.283.950 azioni Fideuram, pari a circa il 73,37% circa del capitale sociale dell’Emittente, erano già detenute direttamente da Eurizon anteriormente alla promozione dell’Offerta Volontaria;

- n. 174.844.689 azioni Fideuram, pari al 17,84% circa del capitale sociale dell’Emittente, sono state conferite all’Offerta Volontaria;

- n. 12.655.273 azioni Fideuram, pari al 1,29% circa del capitale sociale dell’Emittente, sono detenute dalla sua controllata Fideuram.

E. Strumenti finanziari oggetto dell’Offerta Residuale

L’Offerta Residuale ha ad oggetto n. 73.506.652 Azioni, del valore nominale di Euro 0,19, rappresentanti circa il 7,50% del capitale sociale dell’Emittente e rappresentanti l’intero capitale sociale flottante dell’Emittente ad eccezione delle azioni Fideuram detenute direttamente dall’Offerente e di quelle detenute dalla propria controllata Banca Fideuram. L’Offerta Residuale, pertanto, non include:

- le n. 894.128.639 azioni di Fideuram, corrispondenti allo 91,21% del capitale sociale dell’Emittente, detenute direttamente dall’Offerente alla data odierna;

- le n. 12.655.273 Azioni Proprie di Fideuram, corrispondenti a circa l’1,29% del capitale sociale dell’Emittente detenute dalla propria controllata Fideuram.

Il numero delle Azioni oggetto dell’Offerta Residuale potrebbe variare in diminuzione nel caso in cui l’Offerente, entro il termine dell’ultimo giorno di pagamento del corrispettivo dell’Offerta Residuale acquisti Azioni al di fuori della stessa Offerta Residuale, nel rispetto delle disposizioni di cui agli
articoli 41, comma 2, lett. b), e 42, comma 2, del Regolamento Emittenti.

Residuale

Trattandosi di una offerta pubblica di natura obbligatoria, l’efficacia dell’Offerta Residuale non è subordinata ad alcuna condizione.

Testo Unico

Nel caso in cui, a seguito dell’Offerta Residuale sulle Azioni, l’Offerente venga a detenere una partecipazione - sommando ad essa le Azioni Proprie - superiore al 98% del capitale sociale dell’Emittente, Eurizon intende esercitare il diritto di acquistare le rimanenti Azioni, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 111 del Testo Unico.

H. Corrispettivo unitario dell’Offerta Residuale

La presente Offerta Residuale è promossa dall’Offerente ai sensi degli articoli 102 e 108 del Testo Unico. Essendo state apportate all’Offerta Volontaria n. 174.844.689 azioni di Banca Fideuram corrispondenti al 70,40 % delle azioni oggetto dell’Offerta Volontaria, il corrispettivo dell’Offerta Residuale sarà determinato da Consob ai sensi dell’articolo 50, comma 5, del Regolamento Emittenti. In particolare ai sensi del citato articolo, nel caso in cui l’obbligo di offerta residuale sia sorto a seguito di una precedente offerta totalitaria alla quale siano state conferite almeno il 70% delle azioni che ne costituivano oggetto, la Consob determina il prezzo dell’offerta residuale in misura pari al corrispettivo di tale precedente offerta totalitaria, salvo che motivate ragioni non rendano necessario il ricorso agli ulteriori elementi indicati al comma 3 dell’articolo 50 del Regolamento Emittenti.

Per quanto sopra il Corrispettivo dell’Offerta Residuale, ove Consob non ravvisi le motivate ragioni di cui all’articolo 50, comma 5, del Regolamento Emittenti, sarà pari al corrispettivo dell’Offerta Residuale e, pertanto, pari ad Euro [5,00].

Il Corrispettivo dell’Offerta Residuale sarà, in ogni caso, da intendersi al netto dei bolli, in quanto dovuti, e dei compensi, provvigioni e spese che rimarranno a carico esclusivo dell’Offerente. L’imposta sostitutiva sulle plusvalenze, qualora dovuta, rimarrà a carico degli aderenti all’Offerta Residuale.

Il controvalore massimo complessivo dell’Offerta Residuale, calcolato sulla base del corrispettivo dell’Offerta Volontaria, nel caso in cui le adesioni all’Offerta Residuale consentano all’Offerente di acquisire la titolarità di n. 73.506.652 Azioni, sarà pari ad Euro [367.533.260,00] (l’“Esborso Massimo”).

I. Fonti di finanziamento dell’Offerta Residuale

L’Offerente prevede di far fronte all’Esborso Massimo mediante mezzi propri, senza ricorrere a finanziamenti da parte di società terze.

L. Garanzia di esatto adempimento

In data 20 novembre 2006, Banca IMI S.p.A. si è impegnata a rilasciare, entro l’inizio del Periodo di Adesione, ad Eurizon una garanzia in favore degli azionisti di Fideuram S.p.A. che aderiranno all’Offerta Residuale per l’esatto adempimento delle obbligazioni di pagamento assunte dall’Offerente a seguito dell’Offerta Residuale (la “Garanzia”). Tale Garanzia sarà irrevocabile e conterrà l’impegno ad erogare un ammontare massimo pari all’Esborso Massimo. Tale Garanzia sarà di immediata liquidabilità ed incondizionata.

M. Autorizzazioni alle Autorità competenti

L’Offerta Residuale non è soggetta ad alcuna autorizzazione preventiva da parte di nessuna autorità amministrativa o giudiziaria.

N. Durata dell’Offerta Residuale

Si prevede che l’Offerta Residuale possa essere avviata intorno alla metà del mese di dicembre 2006. Il calendario dettagliato dell’Offerta Residuale verrà concordato con Borsa Italiana S.p.A., in conformità con le vigenti disposizioni normative.

O. Regolamento

Il regolamento del corrispettivo delle Azioni portate in adesione all’Offerta Residuale avverrà, in relazione a ciascuna adesione, il terzo giorno di borsa aperta successivo alla rispettiva data di adesione all’Offerta Residuale.

P. Modalità di adesione

Le adesioni all’Offerta saranno raccolte sul Mercato Telematico Azionario. Non è prevista, pertanto, una Scheda di Adesione.

Q. Finalità dell’operazione e programmi futuri

L’Offerta Residuale è finalizzata ad ottenere la revoca dalla quotazione sul MTA delle azioni di Fideuram.

Eurizon si è riservato, anche a esito dell’offerta residuale, di concludere, ulteriormente sospendere o abbandonare il processo di fusione per incorporazione di Banca Fideuram nell’Offerente, oggi sospeso.

La revoca della quotazione delle azioni di Banca Fideuram dal MTA costituisce una fase di una più complessa operazione societaria che ha l’obiettivo di consentire a Eurizon di realizzare una strategia integrata per il gruppo di società da essa controllate nel suo complesso, di predisporre piani di sviluppo allineati per tutte le società del perimetro ed eseguirli con un maggior livello di efficacia e flessibilità.

A norma dell’articolo 2.5.1, comma 6, del regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. deliberato dall’assemblea di Borsa Italiana S.p.A. del 20 aprile 2006 e approvato dalla Consob con delibera n. 15451 del 7 giugno 2006, Borsa Italiana disporrà la revoca dalla quotazione sul MTA delle azioni Fideuram a decorrere dal primo giorno di borsa aperta successivo all’ultimo giorno di pagamento del Corrispettivo.

R. Consulenti

L’Offerente non è assistito, ai fini dell’Offerta Residuale, da alcun consulente finanziario. Banca IMI S.p.A. è l’intermediario incaricato per il coordinamento della raccolta delle adesioni.
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Bello come dicano "prezzo 5.00 euro" quando è la Consob a deciderlo. Sappiamo, però, che mai la Consob ha modificato il prezzo di residuale quando le adesioni all'opa precedente sono state sopra il 70%, anche se il regolamento lo consente.
 

stef33

Forumer storico
Mercoledì 22 Novembre 2006, 16:30


Credit Agricole: Prossimi Negoziati Con Intesa Per Nextra

Ansa Web


(ANSA) - PARIGI, 22 NOV - I negoziati con Banca Intesa per Nextra cominceranno "prossimamente" per poi concludersi, come previsto, entro l'1 febbraio 2007. Lo ha dichiarato il direttore finanziario del Credit Agricole, Gilles De Margerie, nel corso di una conference call sui risultati trimestrali.
Nei giorni scorsi il quotidiano 'La Tribune' citava fonti di Intesa secondo cui la banca italiana puntava ormai a ricomprare soltanto la quota in Nextra detenuta dall'Agricole senza prendere più in considerazione l'ipotesi della creazione di una grande piattaforma europea assieme al socio francese.
De Margerie ha detto che la banca si attende "un' accelerazione importante" della crescita della sua nuova rete italiana, formata da 'gioielli' come Cariparma e FriulAdria, grazie alla nuova dinamica legata al loro inserimento nel gruppo francese. De Margerie ha anche ribadito che l'Agricole darà alla sua rete italiana i mezzi per svilupparsi.
Quanto ai risultati annunciati oggi, che hanno deluso la borsa, De Margerie ha ammesso che l'Agricole, come le sue concorrenti, "risente di un rallentamento della formazione del fatturato".
Nel primo pomeriggio i titoli dell'Agricole perdevano il 4,43% a 32,76 euro nonostante un utile netto in aumento del 12% a 1,14 miliardi nel terzo trimestre, e del 34,7% a 4,4 miliardi nei primi 9 mesi. (ANSA)
 

stef33

Forumer storico
MF
Un terzo advisor per la Compagnia
Intesa-Sanpaolo/ il comitato di gestione della fondazione convocato lunedì 27 novembre.


L'ente torinese, diviso sulle nomine, deciderà come votare sulla fusione anche in base al parere di un nuovo consulente


La Compagnia di Sanpaolo prenderà la decisione definitiva sulla fusione tra piazza San Carlo e Banca Intesa lunedì 27 novembre, a quattro giorni dall'assemblea straordinaria chiamata a dare il via libera al merger. In quell'occasione il presidente della fondazione torinese, Franzo Grande Stevens, dovrebbe presentare agli altri cinque componenti del comitato di gestione una nuova relazione sulla congruità del rapporto di concambio, fissato in 3,115 azioni Banca Intesa per ogni titolo Sanpaolo. L'organo di gestione dell'ente torinese potrà dunque prendere la propria decisione basandosi, oltre che sul parere di congruità sull'operazione, già rilasciato da Rotschild e Jp Morgan, anche sulla fairness opinion di un altra importante banca d'affari internazionale, sul cui nome vige per ora uno stretto riserbo.

L'iniziativa di dare l'incarico a un terzo advisor non sarebbe però maturata collegialmente, considerato che alcuni componenti del comitato non ne sarebbero stati informati. La decisione sarebbe stata presa direttamente dai vertici della Compagnia, anche alla luce dei contrasti interni all'organo di gestione, che si sono acuiti nel corso della partita sulle nomine.

Se infatti i malumori iniziali sul concambio, esternati a suo tempo dal vicepresidente Carlo Callieri ma condivisi anche da altri nella Compagnia, erano stati sopiti dalla prospettiva di ottenere una rappresentanza nel comitato di sorveglianza di Intesa-Sanpaolo proporzionale al peso azionario, la designazione di Alfonso Iozzo alla presidenza della Cdp ha di fatto mutato gli equilibri nel supervisory board a sfavore dei torinesi. ´Ricordo che a questo punto la Compagnia ha tre consiglieri così come la Fondazione Cariplo, che pure avrà un peso azionario inferiore nella nuova banca', ha sottolineato ieri Callieri. E a questo punto a Torino c'è chi non esclude che qualcuno nella Compagnia possa tornare ad agitare la bandiera della revisione del concambio. Ecco perché diventerà importante conoscere quale sarà il responso della merchant bank incaricata di predisporre una nuova fairness opinion sulla fusione. Se anche questa casa d'affari dovesse accendere la luce verde, agli scettici nei confronti del merger non rimarrebbe che deporre le armi. (riproduzione riservata)


MF - Banche & Banchieri
Numero 232, pag. 18 del 23/11/2006
Autore: Andrea Di Biase
 

stef33

Forumer storico
MF Online
Sanpaolo sofferente in Borsa, Bsch chiederebbe Neos

27/11/2006 11.15

Classclick Pubblicità Attiva

Sanpaolo Imi e Banca Intesa sono sofferenti questa mattina in Borsa. Mentre il presidente del Comitato di Gestione della Compagnia di Sanpaolo, Franzo Grande Stevens, ha ribadito questa mattina che il concambio della fusione (3,115) tra i due istituti è corretto e che sulla nomina di un terzo advisor per la valutazione del concambio "è il Credit Suisse che fa una fairness opinion per il concambio", l'azione della banca torinese scende dello 0,83% a 17,16 euro e quella della banca milanese la segue con un -0,67% a 5,48 euro. Ai prezzi attuali il concambio espresso è pari a 3,131.

In attesa delle assemblee fissate per venerdì prossimo e chiamate a dare il via libera all'integrazione, già oggi la Compagnia presieduta da Franzo Grande Stevens è impegnata in un prologo che vedrà sul tavolo il caso Iozzo. Lo scrive oggi La Repubblica, spiegando che la Compagnia dovrà discutere la posizione dell'Ad il quale, dopo essere stato candidato alla vice presidenza del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, èstato nominato presidente della Cassa Depositi e Prestiti.

Iozzo non sembra intenzionato a rinunciare al doppio incarico, ma c'è il nodo irrisolto della incompatibilità e si fa il nome di Rodolfo Zich come possibile sostituto. Ma Grande Stevens ha replicato a proposito che non ci sono problemi di nessun tipo aggiungendo che "la lista c'è ed è stata presentata nei tempi previsti. Per legge non si possono cambiare i nomi, sono quelli o niente".

Quanto all'indicazione di Antoine Bernheim da parte di Intesa alla vice presidenza del Consiglio di Sorveglianza: "non ci sono problemi di compatibilità perchè nel Consiglio di Sorveglianza ci sono quelli che controllano e non quelli che amministrano", ha concluso Stevens. Ma resta da sciogliere il nodo del Bsch.

Per ottenere il consenso del socio alla fusione con Intesa, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, Sanpaolo Imi potrebbe cedere all'istituto spagnolo Neos, divisione dedicata al credito al consumo (al terzo posto in Italia per quota di mercato). "Santander è già forte nel credito al consumo in Italia attraverso Finconsumo. Questa soluzione potrebbe avere senso e spianare la strada all'approvazione della fusione", sottolinea un analista di una sim milanese.

"Il nuovo polo finanziario, Sanpaolo-Intesa, rimarrebbe presente nel credito al consumo con Agos", precisa l'esperto che conferma il giudizio di buy su entrambe le banche con un target a 17,50 euro per Spi e a 6 euro per Intesa. Ma c'è anche chi come Euromobiliare ritiene la cessione di Neos improbabile, "considerato che il Credit Agricole ha una call su Agos e quindi il gruppo italiano rimarrebbe senza attività dirette nel settore", affermano a quest'altra sim, confermando buy sulle due azioni con un target a 19 euro su Spi e a 6 euro su Intesa.

Francesca Gerosa
 

stef33

Forumer storico
Martedì 28 Novembre 2006, 9:55


Fideuram: revoca assemblea straordinaria


Il Cda di Banca Fideuram (Milano: BFI.MI - notizie) revoca la convocazione dell'Assemblea Straordinaria della Società prevista per i giorni 12 e 16 gennaio 2007, rispettivamente in prima e seconda convocazione. Lo ha reso noto lo stesso presidente del Cda, Vincenzo Pontolillo, attraverso una nota ufficiale.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 

stef33

Forumer storico
Martedì 28 Novembre 2006, 13:29


Intesa Sanpaolo: Fumagalli (Intesavita),Credo Sgr Paneuropea

Ansa Web


(ANSA) - MILANO, 28 NOV - Per capire quali saranno i rapporti futuri tra le attività di bancassicurazione di Intesa e SanPaolo Imi e quali gli sviluppi di Intesa Vita "bisogna aspettare il piano industriale, non ci nascondiamo che è il tema più caldo". Lo ha detto il presidente di IntesaVita, joint venture tra Intesa e il gruppo Generali, Paolo Fumagalli, a margine di un convegno su Solvency 2.
"Credo molto all'iniziativa della società paneuropea", ha aggiunto riferendosi agli accordi tra Intesa e Agricole per valutare una alleanza nella gestione del risparmio in cui dovrebbero confluire anche le attività dell'ex Nextra, Caam sgr, e in cui potrebbe venir coinvolta anche Eurizon. Se l'iniziativa verrà realizzata "lo sapremo entro il prossimo 31 gennaio - ha spiegato Fumagalli -. Se andasse in porto sarebbe tra le prime società di asset management in Europa e tra le prime dieci al mondo".(ANSA).
 

stef33

Forumer storico
MF
Sanpaolo, la resa del Santander
Oggi gli azionisti di piazza san carlo e della ca' de sass daranno il via libera alla fusione.

Botin non voterà nell'assemblea dell'istituto torinese chiamata ad approvare il merger con Intesa. La quota nella banca considerata non più strategica. Ancora critiche al concambio


Il Santander si arrende e rinuncia a fare le barricate contro la fusione tra il Sanpaolo-Imi, di cui è azionista con l' 8,42%, e Banca Intesa. Il gruppo spagnolo, infatti, parteciperà all'assemblea odierna di piazza San Carlo esclusivamente tramite i propri rappresentanti in cda ma non depositerà i titoli ai fini del voto.

´Ci asterremo dall'assemblea, coerentemente con la nostra posizione e per non pregiudicare la fusione con un voto negativo'. Con questa dichiarazione un portavoce dell'istituto spagnolo ha rotto un silenzio che durava da settimane. Un silenzio che, anche alla luce delle critiche di Emilio Botin al concambio (3,115 azioni Intesa per ogni azione Sanpaolo), è stato letto da più parti come un segnale di ostilità nei confronti di un'operazione che l'istituto iberico ha giudicato comunque positiva, sia per le due banche promesse spose, sia per il sistema bancario italiano nel suo complesso.

´Abbiamo sempre sostenuto che la fusione Intesa-Sanpaolo è una buona operazione, sia per il sistema finanziario italiano sia per le banche coinvolte', ha spiegato il portavoce, ´tuttavia, fin dall'inizio, abbiamo ritenuto che il concambio non rifletta il valore del Sanpaolo. Questa è la posizione che abbiamo mantenuto sia nel cda sia nel comitato esecutivo'.La decisione di non andare allo scontro frontale in assemblea è stata presa dopo un lungo confronto con gli hedge fund azionisti di piazza San Carlo, contattati tramite le società di proxy D.F. King e Gsc. Alcuni fondi speculativi erano infatti intenzionati a votare contro alla fusione solo a condizione che il fronte del no fosse guidato dal Santander, forte di una quota consistente, anche se non determinante come quella detenuta dal Crédit agricole in Banca Intesa (18%).

Gli spagnoli, però, non se la sarebbero sentita di mettersi alla testa della pattuglia di hedge fund, non essendo certi di riuscire a bloccare la fusione in assemblea. Al di là dell'ingresso nel capitale del Sanpaolo di soggetti vicini a Banca Intesa, come la Carlo Tassara di Romain Zaleski (2,3% di piazza San Carlo), a far propendere gli spagnoli per un atteggiamento soft sarebbe stato anche l'orientamento favorevole al merger manifestato da alcuni investitori istituzionali del Sanpaolo, a cominciare da alcune fondazioni portatrici di quote minoritarie. La Fondazione Mps, ad esempio, accreditata dell'1,5% del Sanpaolo, avrebbe manifestato il proprio voto favorevole alla fusione così come altri enti presenti nel capitale di piazza San Carlo (Venezia, Cr Udine e Pordenone, Cr Gorizia, Cr Firenze)

Cosa farà il Santander dopo la fusione è ancora presto per dirlo. Di certo c'è solo che la quota del 4,2% in Intesa-Sanpaolo sarà considerato non strategico e gestita alla stregua di una partecipazione finanziaria, che potrebbe essere dismessa per trovare le risorse necessarie per puntare poi su altri obiettivi in Italia.

Se Botin esce come il grande sconfitto, a festeggiare saranno invece Giovanni Bazoli ed Enrico Salza. Questa mattina alle 10 il primo presiederà l'assemblea di Intesa che, oltre ad approvare la fusione con il Sanpaolo, nominerà anche i 19 consiglieri di sorveglianza. Nel pomeriggio si terrà invece a Torino l'assise dei soci del Sanpaolo. Senza le azioni del Santander depositate il quorum necessario per l'approvazione del merger sarà più basso ed è dunque pressoché certo che la fusione sarà approvata senza problemi anche a Torino. (riproduzione riservata)


MF - Banche & Banchieri
Numero 238, pag. 20 del 1/12/2006
Autore: Andrea Di Biase
 

stef33

Forumer storico
MESSA LA PAROLA FINE
speriamo l'opa parta il prima possibile e di levarcele dalle balle ste bfi...
L'operazione più blindata della storia....da mille possibilità che c'erano su BFI sono riusciti a bloccarle tutte
A parte la fiammata mircacolosa del 10 nov dove il mercato si è preso un abbaglio mistico...per il resto niet niet niet
 

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