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Quindi oggi ci sarebbe un cda Eurizon. Che sia una giornata movimentata?


Intesa Sanpaolo: Iozzo verso passo indietro Eurizon (Mess.)


ROMA (MF-DJ)--Alfonso Iozzo dovra' lasciare il consiglio di Eurizon, la subholding assicurativa e del risparmio gestito guidata da Mario Greco e controllata al 100% da Sanpaolo Imi. L'ex a.d. di Piazza San Carlo, da mercoledi' scorso divenuto presidente di Cassa Depositi e Prestiti, in quanto consigliere di sorveglianza della Superbanca "e' incompatibile con le cariche nelle controllate".

Secondo quanto si legge su Il Messaggero, "anche Pio Bussolotto destinato al supervisory board dovra' fare un passo indietro dalla subholding finanziaria. Dal 1* gennaio entrambi dovranno tassativamente sciogliere il nodo. Oggi pomeriggio sarebbe in calendario il consiglio di Eurizon presieduto da Luigi Maranzana, l'ultimo del 2006, con un ordine del giorno ordinario. Ma, mancando pochi giorni al decollo di Intesa Sanpaolo, e' attesa la decisione di Iozzo e Bussolotto di lasciare il board di Eurizon"
 

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19 dicembre 2006

L'autorità di vigilanza raccomanda dismissioni per Intesa-Sanpaolo
di Alberto Grassani


IntesaSanpaolo passa lo scoglio dell'Isvap ed entro giovedì è previsto il via libera alla fusione da parte dell'Antitrust. Un sì condizionato che,come atteso, sarà fortemente vincolato a dismissioni di sportelli e ad adeguamenti di governance.
Le prime indiscrezioni dicono che l'autorità di vigilanza sulle assicurazioni concorda infatti con le deduzioni dell'Antitrust sulla necessità di condizionare l'integrazione fra Banca Intesa e Sanpaolo Imi a vincoli importanti nel settore della bancassicurazione. Così,dopo un approfondimento dell'istruttoria, oggi l'istituto presieduto da Giancarlo Giannini farà avere le proprie indicazioni al presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà. Un parere non vincolante che prefigura un forte "dimagrimento" del nuovo colosso bancario nelladistribuzione di polizze vita tradizionali (ramo I), dove il Sanpaolo detiene l'8,4% del mercato, Banca Intesa il 13,1% e l'azionista Generali il 21,86%. Una forza distributiva, pari al 43,36%del mercato, che non ha pari nei diretti concorrenti e che non può essere contrastata dai 13 mila sportelli di Poste Vita, le cui quote nel Ramo I superano di poco il 10% del mercato, né tantomeno da quelli di Unipol (7,4%) o di Mps (6,7%). Una concentrazione già evidente a livello nazionale e che diventa dirompente in alcuni mercati di riferimento, nelle province di Pavia,Como e Imperia, là dove la sovrapposizione della rete distributiva è più forte. L'Isvap, al di là delle previste cessioni disportelli,che verranno annunciate entro giovedì dall'Antitrust, sembra concentrare la propria attenzione anche su alcuni meccanismi di controllo per garantire che le società bancassicurative Intesa Vita (joint venure IntesaGenerali)e Eurizon (100%Sanpaolo)operino dopo l'integrazione con un approccio concorrenziale. Fra le misure che presumibilmente verranno imposte c'è dunque il divieto per le reti delle due società assicurative di fare attività di cross selling.
Peraltro, nonostante le già previste cessioni di sportelli e asset,come delle controllate Cariparma e Friuladria, secondo indiscrezioni le autorità di vigilanza potrebbero chiedere ancora qualche sacrificio al nascente colosso del credito: lo scorporo di una parte della rete che andrebbe a formare una realtà a sé riducendo la forza distributiva del gruppo in particolare nella bancassicurazione. Nuove dismissioni che hanno già acceso l'interesse di diversi gruppi finanziari, fracui UniCredit,Mps e Unipol. Un possibile affare a cui non sembra invece invitata, per ragioni antitrust, la controllata di Generali Alleanza assicurazioni che proprio nei mesi scorsi, in vista dell'integrazione IntesaSanpaolo, ha sospeso il piano di distribuzione agli azionisti di 1 1,1 miliardi di euro di capitale in eccesso. Una decisione, quella di Alleanza, che rifletteva le aspettative della controllante Generali di sfruttare l'integrazione per diventare fornitore unico di servizi assicurativi per la partecipata IntesaSanpaolo. Al momento l'Isvap in accordo con l'Antitrust non solo sembra escludere un fornitore unico, ma teme che un distributore bancassicurativo potente come IntesaSanpaolo possa vendere nei propri sportelli le polizze di solo due fornitori. Ne vuole un terzo.
 

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Martedì 19 Dicembre 2006, 11:25


Intesa Sanpaolo: Isvap, Premature Ricostruzioni Su Parere



(ANSA) - ROMA, 19 DIC - "Ogni ricostruzione circa l'imminente parere obbligatorio ma non vincolante richiesto dall'Antitrust all'Isvap sull'operazione Intesa-San Paolo è prematura". Lo afferma, in riferimento alle indiscrezioni uscite oggi sulla stampa, il portavoce dell'Authority assicurativa.
"L'Isvap ha svolto, come sempre in questi casi - aggiunge il portavoce in una nota - un approfondimento tecnico sulle conclusioni proprie dell'istruttoria condotta dall'Autorità Garante, che delibererà anche alla luce dei colloqui e dei contatti avuti col mercato".(ANSA).
 

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NTESA - SAN PAOLO - Intervento dell'Antitrust
Websim - 20/12/2006 09:54:00
FATTO
Tra oggi e domani l'Antitrust si pronuncerà sugli effetti della fusione tra Banca Intesa (BIN.MI) e SanPaolo (SPI.MI). I problemi di eccessiva concentrazione verranno sollevati sul versante Bancassurance. Secondo la stampa questo potrebbe convincerela superbanca a creare una nuova partnership, la terza oltre Eurizon e Intesavita, finalizzata alla vendita di prodotti assicurativi attraverso parte della rete Sanpaolo.

EFFETTO
Le posizioni dell'Antitrust potrebbero costringere San Paolo e Intesa a vendere parte di attività dove per effetto della fusione si trovano ad avere una posizione dominate. Ogni vendita porterebbe altro capitale in eccesso da distribuire agli azionisti oppure da usare per ulteriori espansioni. In attesa di novità confermiamo il nostro giudizio INTERESSANTE con un prezzo obiettivo di 6 euro per Intesa e di 17,5 euro per il Sanpaolo.
 

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INTESA/SANPAOLO , IN 1.133 SPORTELLI SARANNO VENDUTE POLIZZE DI TERZO SOGGETTO - ANTITRUST
Reuters - 20/12/2006 18:34:16
 

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C) NEL SETTORE ASSICURATIVO

1) Distribuzione in 1.133 sportelli della nuova banca di polizze di un altro soggetto assicurativo

In 1.133 sportelli della nuova banca verranno distribuite polizze di un altro soggetto assicurativo. Le parti si impegnano infatti a cedere, attraverso procedure trasparenti e non discriminatorie, a soggetti terzi indipendenti un Ramo d’Azienda finalizzato alla produzione, gestione di polizze assicurative vita di Ramo I, III e V. La capacità distributiva del soggetto terzo verrà garantita attraverso un accordo in esclusiva con Casse di Risparmio controllate da Intesa Casse del centro e di SanPaolo Banco di Napoli cui si aggiungeranno altre filiali di Banca Intesa in diverse regioni. L’accordo avrà durata non inferiore a sei anni, tacitamente rinnovabile per un periodo di ulteriori tre.
Verrà inoltre ceduta a Crédit Agricole la società Po Vita, contestualmente alla controllante Cariparma.

2) Accordo di non distribuzione incrociata

Inoltre, nell’ottica di superare i rischi di effetti coordinati dovuti ai vari legami strutturali, azionari e personali tra la nuova banca e il gruppo Generali, le parti si impegnano a che le polizze vita prodotte da Intesa Vita ma anche quelle di Generali non siano distribuite attraverso gli sportelli bancari facenti capo al gruppo SanPaolo e le polizze prodotte da Eurizon vita non siano distribuite attraverso gli sportelli ante-fusione di Banca Intesa.

3) ‘Sterilizzazione’ del ruolo dei membri espressione di Generali nella strategia di Eurizon

L’autorizzazione dell’Antitrust è inoltre condizionata a che i membri del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione della nuova banca espressi da Generali (o comunque aventi legami personali diretti o indiretti con Generali), non partecipino né alla discussione né alla votazione delle delibere che abbiano direttamente ad oggetto la strategia commerciale di Eurizon e non influenzino in alcun modo le predette strategie commerciali di tale società.
La nuova banca adotterà inoltre misure organizzative interne in grado di evitare scambi di informazioni sensibili sulla strategia commerciale tra i rappresentanti degli organi di amministrazione facenti capo a Generali nonché tra i propri dirigenti e quelli di Generali.
 

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...

La governance è il terzo tema rilevante. In sintesi: Agricole (9,1%) dovrà ridurre la sua partecipazione «significativamente e tempestivamente», e non dovrà avere alcun ruolo nella gestione. Mentre in Eurizon (gruppo assicurativo-previdenziale del Sanpaolo) i paletti sono per Generali, che non potrà votare su questioni che riguardano il polo affidato a Mario Greco. L’autorizzazione Antitrust è inoltre condizionata al fatto che i membri del consiglio di sorveglianza (tra cui il vicepresidente Antoine Bernheim) e del consiglio di gestione della superbanca per conto del Leone, «non partecipino nè alla discussione nè alla votazione delle delibere che abbiano direttamente ad oggetto la strategia commerciale di Eurizon». Per Trieste, che contava di essere il partner assicurativo esclusivo della superbanca, è una brutta notizia. Per Greco, invece, sembra un successo: Eurizon ne esce forte e autonoma.
 

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