Ei Towers SpA (EIT) OPA con OPS su RAI WAY

questa mattina RAI quota 4,37€ e EiTower quota 50,20€

Supponiamo di avere 100 azioni Rai
il ns portf ammonta a 4,37*100=437€

cosa offre Ei Tower?
3,13*100+50,20*3=463,6€
quindi valorizza UNA azione RAI a 4,636



Ho corretto gli orrori
 
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E.I. Towers: Fico (M5S), Governo irresponsabile su Rai Way ROMA (MF-DJ)--"A maggio, Berlusconi, ospite a Porta a Porta mi definì un buffone perché denunciavo la possibilità di un'intesa tra lui e Renzi sulla vendita di Rai Way, la società che possiede e gestisce la rete di trasmissione del segnale radiotelevisivo in Italia. Cosa succede a meno di un anno di distanza? Vi sembrerà strano ma Mediaset punta a comprare proprio Raiway, attraverso la sua società delle torri Ei Towers lanciando un opa di 1,2 miliardi di euro".
Lo scrive il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, sulla sua pagina Facebook. "Tutto questo può avvenire esclusivamente perché in modo irresponsabile o magari premeditato il Governo ha costretto la Rai a fare cassa in tempi rapidi dopo aver tagliato 150 milioni di euro a copertura del decreto Irpef (80 euro) e contestualmente indicando la quotazione in Borsa di Rai Way", aggiunge.
"La strada che si è intrapresa, ai miei occhi, era evidente fin dall'inizio ed è per questo che ho denunciato ovunque questa situazione e le sue drammatiche conseguenze - prosegue -. Oggi tutti i giornali titolano di questa mossa a sorpresa di Mediaset, ma qui si sorprende solo chi non guarda, chi si gira dall'altro lato o chi è complice. Questa è la democrazia: incontrarsi in una stanza da soli e parlare di affari ai danni del Paese. L'operazione di trasparenza e di onestà che ha fatto invece il Movimento in quasi due anni di legislatura rimarrà nei libri di storia. Chi è allora il buffone? Come vedete, il tempo è sempre galantuomo, e in questo caso aggiungerei purtroppo".
red/gug
(END) Dow Jones Newswires
February 25, 2015 08:17 ET (13:17 GMT)
 
L'aumento di Ei Towers a 45,83 euro per azione
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Milano Finanza-19 ore fa
La macchina dell'opas di Ei Towers su Rai Way è partita. ... delle nuove azioni nell'aumento dell'aumento di capitale in 45,83 euro per azione".


questo valorizza RAI
[3,13*100+45,83*3]/100=4,5049€
 
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Rai Way-Ei Towers, prove di accordo - Corriere.it
Rai Way-Ei Towers, prove di accordo

Il presidente Vegas: «Il prospetto sull’Opas non ancora arrivato in Consob»






Ei Towers e Rai Way provano a venire a capo della situazione venutasi a creare dopo l’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) da 1,22 miliardi che il gruppo delle antenne tv di Mediaset ha lanciato a sorpresa sull’analoga società dell’emittente di Stato.

Dopo l’annuncio dello scorso 24 febbraio e gli interventi del governo che ha ribadito l’intenzione di restare al 51% in Rai Way, le diplomazie sotterranee si sono messe al lavoro. Sia pure indirettamente — come riferiscono fonti a conoscenza del dossier — Ei Towers e Rai Way starebbero in questi giorni cercando una soluzione che possa riequilibrare i pesi dei due azionisti — Mediaset e Rai, dunque il Tesoro — nella società post-fusione, che invece secondo l’impianto attuale si ritroverebbero rispettivamente al 31% e al 14% circa in caso di totale adesione della Rai.


Entro il 16 marzo va presentato in Consob il prospetto informativo sull’opas. (A oggi «non e’ ancora arrivato», ha detto stamattina il presidente della Commissione di vigilanza sulle società e la Borsa, Giuseppe Vegas). Ma se si trovasse una qualche convergenza, Ei Towers potrebbe modificarne le condizioni accettando una quota di minoranza post-fusione, specialmente se ci sarà anche il coinvolgimento di un terzo soggetto come la Cdp o il fondo F2I che rafforzi il controllo pubblico. Un «compromesso su precise regole di governance» è anche la soluzione che intravedono gli analisti di Icbpi in un report di ieri.

Un’apertura in tal senso è arrivata dal governo. Davanti alla commissione Industria del Senato presieduta da Massimo Mucchetti il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, si è detto «non spaventato dall’operatore unico nazionale», pur non volendo commentare l’opas. I modelli possibili in questo business, ha ricordato, sono solo due: «l’operatore puro non verticalmente integrato» dunque senza controllo da parte di un produttore di contenuti (come Rai e Mediaset) «e l’operatore con controllo pubblico che assicura la neutralità».

Chi ha ribadito di non voler partecipare al risiko delle antenne è Telecom Italia, nonostante si appresti a quotare la sua società delle torri tlc, Inwit: «Non c’è logica industriale: i due servizi, trasmissioni tv e comunicazioni, operano su frequenze incompatibili», ha spiegato l’amministratore delegato, Marco Patuano, in un’audizione alla Camera. «In più le loro sono potenti apparati di trasmissione per lo più collocati fuori dai centri abitati. I nostri sono invece nelle città. L’integrazione avrebbe un senso per la diversificazione degli investimenti solo in una logica finanziaria».

L’interesse di Telecom Italia per la partita Rai Way -Ei Towers sembra dunque escluso anche perché il colosso telefonico è impegnato in un piano triennale di investimenti da 10 miliardi, come ha ricordato il presidente Giuseppe Recchi, «di cui cinque per reti di nuova generazione» che è «sinergico» a quello del governo.

Telecom vive «una fase intensa come negli anni 50 e 60 quando la Sip portò il telefono a casa degli italiani con il doppino di rame», ha spiegato Patuano. Il manager ha annunciato a questo riguardo la trattativa con Netflix, che si affianca a quella con Mediaset e all’accordo già raggiunto con Sky, per la fornitura di contenuti pay tv via cavo: «L’accordo con Sky non prevede alcuna esclusiva in quanto la nostra piattaforma è neutrale e aperta a qualsiasi fornitore di contenuti». Per questo «non c’è necessità di separare la rete, che deve essere neutrale e non societarizzata». Il governo è d’accordo: «Scorporo della rete e switch off» del rame a favore della fibra «sono termini neanche pronunciabili», ha detto Giacomelli.
 
Rai, emetterà il primo bond entro l'estate
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PER APPROFONDIRE
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(Teleborsa) - Potrebbe arrivare prima dell'estate il primo bond targato RAI. Ieri il Consiglio di Amministrazione di viale Mazzini ha dato l'ok al progetto mentre oggi il direttore generale, Luigi Gubitosi, ha precisato che “sulla tempistica del lancio del bond ci prendiamo ancora del tempo”. “E' la prima volta per noi, si parte dalla preparazione del rating ma comunque prima dell'estate potrà succedere, sempre in funzione dell'andamento del mercato. Oggi i mercati finanziari sono molto favorevoli grazie anche al quantitative easing della BCE e potrebbe esserci quindi la possibilità anche perla RAI di raccogliere dei fondi”. ”Parlare di durata ed ammontare dell'emissione è oggi prematuro”, ha poi aggiunto Gubitosi.
 
EI TOWERS: APPROVATI I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2014


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EI TOWERS: APPROVATI I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2014.

EI TOWERS: APPROVATI I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2014.

News 19/03/2015 pasqualeferraro

APPROVATI I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2014
• Ricavi caratteristici a €234,5 mln • EBITDA1 ante oneri non ricorrenti a €110,8 mln, pari al 47,2% dei ricavi
• EBITDA a €108,8 mln (46,4% dei ricavi)
• Risultato operativo (EBIT) a €65,8 mln (28,1% dei ricavi)
• Risultato netto €37,8 mln (16,1% dei ricavi)
Utile per azione (EPS) €1,34
• Risultato netto della Capogruppo EI Towers SpA €31,2 mln
• Importante generazione di cassa con conseguente riduzione del debito netto a €98,6 mln, da €131,2 mln a fine 2013.


EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Per l’esercizio 2015 si attendono risultati economico-finanziari in linea con il piano industriale presentato alla comunità finanziaria, che prevede linee di sviluppo organico basate sull’offerta di nuovi servizi di ospitalità agli operatori di telecomunicazione mobile ed agli operatori televisivi e radiofonici di maggiore standing, nonché il perfezionamento di alcune acquisizioni di piccole tower company attive prevalentemente nel settore della telefonia mobile. In relazione ai costi, anche nell’esercizio in corso proseguirà l’attività volta alla ricerca di efficienze operative. L’EBITDA 2015 dovrebbe quindi essere in linea con il target di piano ed attestarsi nell’intorno di Euro 114 milioni, esclusi oneri non ricorrenti quali, ad esempio, costi per operazioni straordinarie. La dinamica dell’EBITDA, unitamente alla previsione di investimenti ricorrenti di poco superiori a quelli dell’esercizio appena trascorso (al massimo 12 milioni di Euro), dovrebbe consentire una solida generazione di cassa operativa.
Si evidenzia che, qualora l’offerta pubblica di acquisto su Rai Way S.p.A. lanciata da EI Towers in data 24 febbraio 2015 dovesse avere esito positivo, i risultati economico-finanziari e i ratio finanziari del Gruppo cambieranno in maniera significativa, con particolare riferimento al rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed EBITDA pro-forma, che al settlement dell’operazione è previsto intorno a 5 volte.
Come conseguenza, in caso di esito positivo dell’offerta, entro un orizzonte temporale da definire successivamente al perfezionamento della stessa, verrà presentato al mercato un nuovo piano pluriennale che terrà conto dell’integrazione industriale delle due realtà e della nuova struttura finanziaria.
 

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