Ora i certificati si fanno in banca L'Abi entra in "Reti Amiche" (1 Viewer)

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Trentacinquemila gli sportelli bancari messi a disposizione per l'erogazione di documenti e per agevolare i pagamenti, dai contributi ai ticket sanitari

Ora i certificati si fanno in banca L'Abi entra in "Reti Amiche"

A breve in banca si potranno ritirare passaporti, carte d'identità e stati di famiglia La prima a partire, grazie a un accordo stipulato con l'Inps, sarà Unicredit
di ROSARIA AMATO

ROMA - Lo stato di famiglia? In banca. E per i contributi della colf basteranno pochi secondi al bancomat, o attraverso il conto corrente on line. Il nuovo connubio tra Pubblica Amministrazione e sistema bancario è possibile grazie al progetto "Reti Amiche", promosso dal governo nell'ambito del piano di
e-governement 2012 per favorire l'erogazione di servizi attraverso canali diversi dagli uffici pubblici. E tra questi nuovi canali, con l'accordo sottoscritto oggi, ci sono le banche, che metteranno a disposizione la loro rete costituita da oltre 32.000 sportelli, quasi 42.000 ATM, 28 milioni di carte Bancomat, 1,1 milioni di Pos.

"Reti amiche" è un progetto più ampio, che include vari enti, dalle Poste alla rete dei tabaccai. L'ingresso delle banche sarà preparato al meglio da un Comitato di Coordinamento che si costituirà nei prossimi giorni. Ne faranno parte esperti del settore bancario e del ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione. Sta poi a ogni singola banca scegliere con quale Pubblica Amministrazione stipulare l'accordo, e in che termini distribuire costi e benefici, anche se il ministero sottolinea che "Reti Amiche è un sistema di collaborazione volontarie, senza oneri per lo Stato, che non utilizza risorse dei contribuenti".

L'accordo con le banche era stato preceduto da quello firmato a luglio con Poste Italiane, quello siglato a novembre con l'associazione dei tabaccai e quello concluso a dicembre con il Consiglio Nazionale del Notariato. In via di definizione nuovi accordi con l'Arma dei carabinieri e le farmacie.


Ora le banche, la prima a partire sarà il Gruppo Unicredit, che metterà nel giro di pochi mesi a disposizione i propri 4600 sportelli bancari per il pagamento di contributi per colf e badanti, il pagamento dei contributi previdenziali e il riscatto degli anni di laurea. In tutti i casi il servizio è frutto di un accordo con l'Inps e l'Inail.

Il ventaglio dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni offerto attraverso le banche dovrebbe però presto diventare molto più ampio. L'Abi sta studiando l'adozione di protocolli informatici che renderanno possibile il collegamento con le tesorerie degli enti locali e l'adozione delle procedure di fatturazione elettronica. In banca sarà possibile richiedere di tutto, anche la carta d'identità o il passaporto.

"Le banche italiane - ha detto il presidente dell'Abi, Corrado Faissola - sono da sempre impegnate sul fronte dell'innovazione, che rappresenta un elemento costitutivo del loro patrimonio genetico. In questa direzione, il progetto "Reti Amiche" rappresenta un passo importante, al quale il settore bancario vuol dare il proprio contributo, verso un Paese più moderno ed efficiente e soprattutto verso una maggiore semplicità e vicinanza nel rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione".

I tempi di realizzazione concreta dell'accordo, ha detto il ministro Renato Brunetta nel presentare la convenzione, è di circa due anni perché entri a regime un sistema completo di servizi. "Grazie all'accordo con Abi ci stiamo avviando verso il completamento del sistema Reti amiche - ha detto Brunetta -. Entro due anni doteremo imprese e cittadini di oltre 100 mila sportelli amici". Grazie a Reti amiche, secondo il ministro, il sistema pubblico italiano aumenterà di 40-50% la produttività legata all'erogazione dei servizi.

(19 febbraio 2009)

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