ot : biografia di eroe moderno Jose' Mourinho

osinod

Banned
credo che questo personaggio che crea uno squarcio di luce nel buio moderno

fatto di ipocrisia, finzione e mancanza di coraggio nel dire la verita'


( non essendo personalmente accusabile di essere parte in causa in quanto sono supertifoso del Napoli e sappiamo come Mourinho ha trattato mazzari e de laurentis)

quindi credo che meriti una biografia dove vengano messi in rilievo tutte le pagine scritte da questo fantastico Personaggio e certi discorsi storici


 

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José Mário dos Santos Félix Mourinho, noto semplicemente come José Mourinho (Setúbal, 26 gennaio 1963), è un allenatore di calcio ed ex calciatore portoghese, attualmente responsabile tecnico dell'Inter.
È il figlio dell'ex calciatore Félix Mourinho (portiere del Vitória Setúbal e Belenenses).
È soprannominato The Special One, come lui stesso si definì durante la sua prima conferenza stampa al Chelsea.[1]
Personaggio molto controverso, è spesso al centro di numerose polemiche per il suo carattere spavaldo,[2] ma il suo valore tecnico è riconosciuto: per due anni consecutivi, nel 2004 e 2005, è stato indicato come miglior allenatore del mondo dall'IFFHS, l'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.[3] Nel 2009 ha conquistato il 3° posto dietro a Josep Guardiola e a Sir Alex Ferguson.[4][5]
Indice

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Carriera [modifica]

Carriera da calciatore [modifica]

Ha militato nelle giovanili del Belenenses (dove il padre era portiere) fino al 1981. Poi ha seguito il padre allenatore al Rio Ave. Nel 1982 è tornato con il padre allenatore al Belenenses e così si è isritto all'ISEF di Lisbona. Nel 1983-1984 ha giocato nel Sesimbra e nel 1984-1985 nel Restelo. Dal 1985 al 1987 ha militato nel Comercio-Industria di Setubal.[6]
Nel 1987, visti i risultati carenti, si è ritirato e così ha incominciato a dedicarsi allo studio di schemi e moduli calcistici oltre che di statistica. Inoltre ha partecipato a corsi tenuti in Scozia.[7] Inizia così la sua carriera come professore di educazione fisica, proseguita per 5 anni.[8]
Primi passi da allenatore [modifica]

La sua avventura da allenatore incomincia nel 1987, allenando gli Allievi del Vitoria Setubal.[9][10] Nel 1988 viene chiamato dall'Estrela Amadora in veste di Assistente tecnico.[11][12][13]
Nel 1992 diventa interprete per l'allenatore inglese Bobby Robson allo Sporting Lisbona. [14] Nel gennaio del 1994 Robson lo vuole come assistente tecnico al Porto.[15] In due anni vincono una Coppa di Portogallo e due campionati.
Barcellona B [modifica]

Lo stesso Robson lo porta ad avere la possibilità di allenare come tecnico nel 1996, chiamandolo al Barcellona come suo vice e allenatore del Barcellona B, la squadra delle riserve.[16][17][18] La stagione è straordinaria vincendo Coppa di Spagna, Coppa delle Coppe, Supercoppa di Spagna e Supercoppa Europea.
Quando Robson diventa dirigente del Barça nell'estate successiva, Mourinho decide di rimanere in Catalogna; sulla panchina del Barcellona arriva l'olandese Louis van Gaal, che decide di continuare ad avvalersi del tecnico portoghese come allenatore della seconda squadra.
Nel 1998 vincono una Coppa di Spagna e una Supercoppa Europea.
Il 16 maggio 2000 Van Gaal gli permette di guidare la squadra blaugrana nella finale della Copa Catalunya; il Barcellona batte il Mataro 3-0 e Mourinho vince quindi il suo primo trofeo.[19]
Benfica e União Leiria [modifica]

La possibilità di diventare un allenatore di primo livello arriva nel settembre del 2000, quando Mourinho lascia il Barcellona B e passa alla guida del Benfica, non prima di aver rifiutato una nuova proposta di Bobby Robson che gli aveva offerto il ruolo di vice al Newcastle United. Proprio nella prima parte della stagione consegue una vittoria storica per 3-0 contro i rivali dello Sporting. Il 5 dicembre, vistosi rifiutare il prolungamento del contratto, si dimette dall'incarico dopo sole nove partite di campionato.
Nel gennaio 2001 si accasa così all'União Leiria, conducendo la squadra al quinto posto finale in campionato, la posizione più alta mai raggiunta dal club.
Porto [modifica]

Nel gennaio 2002 viene ingaggiato dal Porto per sostituire Octávio Machado; nella parte restante della stagione 2001-2002 porta la squadra al terzo posto in classifica con conseguente qualificazione alla Coppa UEFA 2002-2003.
All'inizio della stagione successiva decide di puntare su giocatori come Vítor Baía, Ricardo Carvalho, Costinha, Deco, Dmitri Alenichev e Hélder Postiga, richiamando inoltre in squadra, dopo il periodo di sei mesi in prestito al Charlton Athletic, il capitano Jorge Costa. La stagione vede Mourinho conquistare la sua prima Superliga portoghese, con la squadra che fa segnare un record di 27 vittorie, 5 pareggi, 2 sconfitte e 11 punti di vantaggio sul Benfica secondo; ad aggiungersi al titolo nazionale arrivano anche la Coppa del Portogallo, con la vittoria in finale sulla sua ex squadra, l'União Leiria, e soprattutto il primo trofeo europeo, la Coppa UEFA, vinta a Siviglia in finale 3-2 contro gli scozzesi del Celtic Glasgow. La stagione 2003-2004 inizia quindi con la vittoria nella Supercoppa portoghese (1-0 sull'União Leiria) e la sconfitta nella Supercoppa europea contro il Milan per 1-0. Il Porto si aggiudica comunque il suo ventesimo titolo nazionale, vinto con 5 giornate d'anticipo, e raggiunge la finale di Coppa del Portogallo perdendo però il trofeo. L'annata viene comunque caratterizzata dalla storica vittoria in Coppa dei Campioni, 17 anni dopo la prima (1986-1987): i "Dragoni" si impongono per 3-0 sui francesi del Monaco nella finale giocata all'Arena AufSchalke di Gelsenkirchen. Durante le celebrazioni post partita per la vittoria della Champions League Mourinho però abbandona, inspiegabilmente e visibilmente turbato, il palco allestito per la festa al centro del campo. L'allenatore, in seguito, ha spiegato che era turbato per alcune minacce di morte ricevute la settimana prima della finale da alcuni elementi della tifoseria del Porto in seguito alle voci di un suo trasferimento sulla panchina del Chelsea.[20]
Chelsea [modifica]


Mourinho quando allenava il Chelsea



« Se avessi voluto un lavoro facile sarei rimasto al Porto, con una bellissima sedia blu, una Champions in bacheca, Dio e dopo Dio il sottoscritto.[21] »
(José Mourinho, allora tecnico del Chelsea, in una delle prime conferenze stampa.)
Nel 2004, dopo alcuni contenziosi burocratici relativi alla rescissione del suo contratto con il Porto, viene ingaggiato dall'ambizioso presidente del Chelsea, Roman Arkad'evič Abramovič, come nuovo tecnico del club. Mourinho si ritrova quindi una squadra forte che nel suo primo anno va a vincere la Premier League (titolo che al club mancava da cinquant'anni) con 95 punti con una sola sconfitta in campionato. Il suo Chelsea si aggiudica poi la Carling Cup, battendo per 3-2 i rivali del Liverpool, mentre ha meno fortuna in FA Cup e in Champions League: nella coppa nazionale i blues devono arrendersi al Newcastle, in Champions vengono eliminati dal Liverpool.
Nel 2005-2006 Mourinho conquista la Community Shield battendo l'Arsenal per 2-1 ad inizio stagione e rivince nuovamente la Premier League per il secondo anno consecutivo. Nella stagione 2006-2007 il suo Chelsea resta in lizza per quasi tutti gli obiettivi fino alle fasi finali della stagione. Il portoghese riuscirà, però, a conquistare soltanto la FA Cup contro i Red Devils del Manchester United e la Coppa di Lega contro l'Arsenal. Sarà battuto in campionato dal Manchester United ed eliminato nelle semifinali di Champions League nuovamente Liverpool, stavolta ai calci di rigore.
Dopo un inizio di campionato altalenante ed un pareggio con la squadra norvegese del Rosenborg nella prima partita della Champions League 2007-2008, il 20 settembre 2007 Mourinho ha risolto di comune accordo con la società il proprio contratto. Alla base dell'esonero ci sarebbe un rapporto, nell'ultimo periodo, non ottimale con il presidente. Lo ha sostituito Avraham Grant.
Inter [modifica]


« A me non piace la prostituzione intellettuale. Non mi piace! Mi piace l'onestà intellettuale, il resto dipende dal vostro giudizio. »
(José Mourinho ai giornalisti - 3 marzo 2009[22])

Mourinho sulla panchina dell'Inter


Il 2 giugno 2008 Mourinho viene nominato allenatore dell'Inter, società con la quale ha firmato un contratto triennale da 10 milioni di Euro l'anno.[23][24] Come suo vice sceglie Giuseppe Baresi.[25]
L'era Mourinho all'Inter si apre subito con la vittoria di un trofeo: il 24 agosto 2008 infatti l'Inter vince la Supercoppa italiana battendo la Roma per 8-7 ai calci di rigore dopo che alla fine dei tempi supplementari il risultato era stato di 2-2. Con questo trofeo Mourinho può annoverare nel suo palmarès personale le supercoppe di tre paesi diversi: Portogallo, Inghilterra e Italia. Il 15 febbraio 2009 vincendo la partita Inter-Milan ha allungato la sua striscia di partite utili in casa a 110, considerando quelle disputate come allenatore di Porto, Chelsea e Inter.
Alla guida dell'Inter conquista lo scudetto 2008-2009 con due giornate d'anticipo, battendo 3-0 il Siena a San Siro (in realtà la certezza matematica è arrivata la sera precedente, nell'anticipo dove il Milan aveva pareggiato con l'Udinese), il quarto consecutivo della compagine nerazzurra. Diventano quindi 5 i campionati da lui conquistati, oltre ai due con il Porto in Portogallo e ai due col Chelsea in Inghilterra. Il 25 maggio, al termine della stagione, prolunga il contratto con l'Inter di un ulteriore anno, portando quindi la scadenza al giugno 2012.[26]
La stagione 2009-2010 inizia con una sconfitta per 2-1 contro la Lazio nella Supercoppa italiana di calcio disputata a Pechino.

Controversie [modifica]

Chelsea [modifica]

La carriera di Mourinho è stata piena di episodi controversi; nel marzo 2005, durante la gara Chelsea-Barcellona accusò l'arbitro svedese Anders Frisk e l'allora allenatore del Barcellona Frank Rijkaard di aver violato le norme FIFA in quanto visti a parlare durante l'intervallo. L'arbitro disse che Rijkaard aveva cercato di parlare con lui, ma insistette a mandarlo via. Dopo la gara e dopo le dichiarazioni di Mourinho, Frisk ricevette alcune minacce di morte da parte degli inglesi e in seguito decise di ritirarsi dall'attività.[27][28] Volker Roth, capo della commissione arbitri dell'UEFA definì Mourinho "un nemico del calcio" e al termine dell'indagine venne squalificato per 2 giornate (oltre a pagare una multa).[29]
Il 2 giugno dello stesso anno venne multato di 200.000 $ da parte della FA (pena ridotta a 75.000 $ in appello) per aver avuto un incontro con Ashley Cole, all'epoca giocatore dell'Arsenal, nel gennaio 2005, violando le norme interne della Premier League.[30] Nello stesso anno definì l'allenatore dell'Arsenal Arsène Wenger voyeur, dicendo che il francese aveva una grossa ossessione per il Chelsea. Wenger, irritato, intraprese un'azione legale nei confronti di Mourinho ma successivamente il rapporto tra i due si riappacificò.[31]
Dopo la gara Chelsea-Everton del 17 dicembre 2006 definì il giocatore Andy Johnson "inaffidabile", per aver causato l'infortunio del portiere Hilário. L'Everton minacciò un'azione legale invitando Mourinho a scusarsi, cosa che poi ha fatto.[32]
Inter [modifica]

Il 5 marzo 2009, il procuratore federale Stefano Palazzi ha deferito Mourinho per le dichiarazioni rilasciate agli organi d'informazione dopo il contestato 3-3 della partita Inter-Roma (1° marzo 2009) in cui ha espresso «giudizi lesivi della reputazione della classe arbitrale e delle Istituzioni federali nel loro complesso». Oltre ad essere stato punito con una multa di 10 mila euro, la Procura della FIGC ha deferito per responsabilità oggettiva (artt. 4 comma 2 e 5 comma 2) anche la società Inter.[33]
Il 21 settembre 2009, il giudice sportivo squalifica per un turno di campionato Mourinho, espulso al 58° della gara contro il Cagliari per aver protestato per la presunta mancata ammonizione ad Astori per un intervento falloso su Balotelli. Il portoghese «ha contestato platealmente una decisione arbitrale e indirizzato reiteramente pesanti insulti al direttore di gara». Al tecnico è stata anche inflitta un'ammenda di 15 mila euro.[34][35]
Dopo la lite con un giornalista del Corriere dello Sport al termine di Atalanta-Inter del 13 dicembre 2009, la Federcalcio lo ha deferito alla commissione disciplinare per violazione dell'articolo 1 del codice di giustizia sportiva per «aver espresso, nei confronti del giornalista sportivo Andrea Ramazzotti, frasi ingiuriose» e averlo «afferrato per gli avambracci». Per responsabilità oggettiva è stata deferita anche l'Inter.[36] Mourinho aveva ammesso gli insulti, negando però che si fosse arrivati al contatto fisico.[37] La Commissione Disciplinare della Federcalcio lo ha multato di 13mila euro.
Dopo la partita Inter-Sampdoria terminata 0-0, il 22 febbraio 2010 il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deciso di squalificarlo per tre giornate «per avere contestato ripetutamente l'operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando le manette; per avere inoltre, nell'intervallo, rivolto all'arbitro ed agli assistenti espressioni ingiuriose e per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale». Al portoghese è stata anche inflitta un'ammenda di 40mila euro.[38][39]
 
bene dopo aver letto l ' autorevole biografia da wikipedia

segnalero' tutte le chicche pronuciate da mourinho che ne'fanno una voce che

squarcia il mondo di omerta' attuale :


« A me non piace la prostituzione intellettuale. Non mi piace! Mi piace l'onestà intellettuale, il resto dipende dal vostro giudizio. » :bow::bow::bow::bow:
(José Mourinho ai giornalisti - 3 marzo 2009
 
in occasione del rigore dato a del piero palesemente fuori area :



" «in Italia c’è una sola area da 25 metri quella della juve...»":bow::bow::bow:
 
in occasione degli inviti da parte delle alte sfere del calcio italiano a moderare

i toni nonostante i disastri compiuti dagli attuali arbitri della serie A :


"Faccio una riflessione, però. Negli ultimi giorni ho sentito un sacco di gente che diceva di abbassare i toni. ‘Abbassate i toni’, sento dire da chiunque. Ebbene, sappiate che a forza di abbassare i toni, qui in Italia avete costruito una storia che mi ha fatto vergognare, come professionista e come uomo di calcio. Perché quando ho saputo di Calciopoli, ero in Portogallo con la mia famiglia e mi sono vergognato di mangiare, e di dare da mangiare ai miei, con i soldi che provenivano dal calcio. Ecco cosa penso di chi dice di abbassare i toni.":bow::bow::bow::bow:

José Mourinho dopo Inter - Chelsea.
 
mourinho dopo il mancato rigore alla fiorentina dopo fiorentina -milan :


" Questa è Champions, è un altro discorso. Ma sappiamo tutti perché la situazione è cambiata, del perchè il Milan è arrivato fino a -1, e preferisco non parlarne. Se parlo, mi becco almeno altre tre giornate di squalifica”.
 
mourinho dopo inter-sampdoria giocata in 9 uomini :
"I miei sanno che non giochiamo contro il Milan, la Roma, la Sampdoria, giochiamo contro altre cose, è fantastico che lo spirito di squadra abbia resistito anche in questa partita.
Non è che abbiamo pareggiato perché Julio Cesar è stato il migliore in campo con parate incredibili. Julio Cesar ha fatto un solo intervento, l’occasione più grande è stata dell’Inter. Se in 9 possiamo battere il Chelsea? No."

 

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dopo il derby con il milan vinto nostante l' espulsione di Schneider e lucio da parte dell' arbitro rocchi :

Imbufalito in campo durante la partita con il Milan, nel dopo gara Josè Mourinho appare soddisfatto per la vittoria dei suoi ma ancora arrabbiato per l'arbitraggio di Rocchi, che ha lasciato i nerazzurri in 9 uomini per le espulsioni di Sneijder nel primo tempo e Lucio nel finale.

"Stasera è stato fatto il tutto per tutto per non far vincere l'Inter - dice senza mezzi termini il portoghese ai microfoni di "Sky" -, ma questo gruppo è forte, e vincerà lo scudetto".

L'accusa del tecnico prosegue e pare indirizzata ad obiettivi più grandi, visto che Mourinho dice di sentire "uno strano odore":"Ho visto un'Inter fantastica - sottolinea l'allenatore -, ma sento uno strano odore: per perdere, dovevamo rimanere in 6, perchè la vincevamo anche in 7...".

"Io non dico altro - continua Mourinho -, dico solo che sono straniero, questo è il vostro campionato: un giorno me ne andrò e il problema rimarrà a voi...Stasera siamo stati fortunati a rimanere in 9"."Partita perfetta? No - ha sottolineato - Per me è perfetta quando vinco, la mia squadra gioca bene, l'avversario anche, e l'arbitro fa una partita perfetta".
 
Pochi giorni fa Mario Balotelli, in visita all’istituto di Don Gnocchi, alla domanda di uno dei ragazzi per quale squadra tifasse l’attaccante aveva risposto di tifare per il Milan. Subito si è scatenato un caso, con tifosi e presidente Moratti infastiditi dalla confessione, la sorella di SuperMario pronta a smentire il nerazzurro spiegando che si trattava solo di una battuta.





A spegnere le polemiche una volta per tutte è
Mourinho che caccia dal cilindro una battuta delle sue:
Se Balotelli tifa Milan, Pato allora è interista…
 
perchè già oggi Mourinho è tornato a parlare, questa volta dalle pagine della Gazzetta dello sport.




“I miei sanno che non giochiamo contro il Milan, la Roma, la Sampdoria, giochiamo contro altre cose, è fantastico che lo spirito di squadra abbia resistito anche in questa partita.
Non è che abbiamo pareggiato perché Julio Cesar è stato il migliore in campo con parate incredibili. Julio Cesar ha fatto un solo intervento, l’occasione più grande è stata dell’Inter. Se in 9 possiamo battere il Chelsea? No.”
 

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