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Forumer storico
"Qui non c'è il sindacato": si lavora 24 ore su 24 dopo un accordo con i lavoratori
Si lavora 24 ore su 24, l'azienda si espande e gli operai guadagnano di più. Un piatto di lenticchie non è mai stato così ricco come per il gruppo Pedon, leader europeo nel confezionamento dei legumi. rappresenta anche un avamposto negli accordi tra operai e azienda. Il lavoro no-stop è frutto di un accordo firmato direttamente dagli operai (che guadagnano di più), senza la mediazione dei sindacati. Intanto il governo pensa a un provvedimento che incoraggi la distribuzione degli utili ai dipendenti
Venerdì, 16 novembre 2012 - 10:48:00
Si lavora 24 ore su 24, l'azienda si espande e gli operai guadagnano di più. Un piatto di lenticchie non è mai stato così ricco come per il gruppo Pedon, leader europeo nel confezionamento dei legumi.
L'azienda non è solo un caso di successo imprenditoriale (60 milioni di fatturato, 600 dipendenti nel mondo e un tasso di crescita a doppia cifra negli ultimi 15 anni): rappresenta anche un avamposto negli accordi tra operai e azienda.
Il lavoro no-stop è frutto di un accordo firmato direttamente dai dipendenti, senza la mediazione dei sindacati. I dirigenti, incassato un picco di commesse, hanno chiesto agli operai una riorganizzazione: turni di otto ore per cinque giorni più uno di straordinario (fisso) e uno di riposo. L'ingranaggio è capace di far crescere il gruppo che, in cambio, ha assicurato ai propri dipendenti una busta paga più pesante.
Sul nuovo accordo gli operai non hanno avuto dubbi e hanno firmato.
Il sindacato in fabbrica, di fatto, non esiste.
Anche perché il nuovo contratto rispetta i principi di quello nazionale, modificandolo con alcuni interventi migliorativi.
La strategia, lo dice il mercato, è vincente: nel 2013 l'azienda non esclude una decina di assunzioni.
La storia di Pedon è un'azione, per ora, isolata. Un'eccezione. Ma, aanche dal punto di vista normativo, qualcosa sembra muoversi. Il governo starebbe studiando un provvedimento che mira a incoraggiare la partecipazione di lavoratori e sindacati alle scelte aziendali. La soluzione è lontana da quella scelta dai Pedon e anche dalla "cogestione alla tedesca".
Due sarebbero le novità principali: da una parte si pensa di incoraggiare la presenza dei sindacati nei consigli di vigilanza (in caso di governance duale) oppure nei consigli di amministrazione. L'altra novità potrebbe essere la partecipazine agli utili da parte dei dipendenti. I lavoratori potrebbero essere premiati con azioni dell'azienda. Oppure usufruire di sgravi fiscali. La strada è ancora lunga: molti sono i particolari da definire. E dovrebbe anche cambiare l'atteggiamento di Confindustria, fino a ora restia a interventi di questo tipo.
Si lavora 24 ore su 24, l'azienda si espande e gli operai guadagnano di più. Un piatto di lenticchie non è mai stato così ricco come per il gruppo Pedon, leader europeo nel confezionamento dei legumi. rappresenta anche un avamposto negli accordi tra operai e azienda. Il lavoro no-stop è frutto di un accordo firmato direttamente dagli operai (che guadagnano di più), senza la mediazione dei sindacati. Intanto il governo pensa a un provvedimento che incoraggi la distribuzione degli utili ai dipendenti
Venerdì, 16 novembre 2012 - 10:48:00
Si lavora 24 ore su 24, l'azienda si espande e gli operai guadagnano di più. Un piatto di lenticchie non è mai stato così ricco come per il gruppo Pedon, leader europeo nel confezionamento dei legumi.
L'azienda non è solo un caso di successo imprenditoriale (60 milioni di fatturato, 600 dipendenti nel mondo e un tasso di crescita a doppia cifra negli ultimi 15 anni): rappresenta anche un avamposto negli accordi tra operai e azienda.
Il lavoro no-stop è frutto di un accordo firmato direttamente dai dipendenti, senza la mediazione dei sindacati. I dirigenti, incassato un picco di commesse, hanno chiesto agli operai una riorganizzazione: turni di otto ore per cinque giorni più uno di straordinario (fisso) e uno di riposo. L'ingranaggio è capace di far crescere il gruppo che, in cambio, ha assicurato ai propri dipendenti una busta paga più pesante.
Sul nuovo accordo gli operai non hanno avuto dubbi e hanno firmato.
Il sindacato in fabbrica, di fatto, non esiste.
Anche perché il nuovo contratto rispetta i principi di quello nazionale, modificandolo con alcuni interventi migliorativi.
La strategia, lo dice il mercato, è vincente: nel 2013 l'azienda non esclude una decina di assunzioni.
La storia di Pedon è un'azione, per ora, isolata. Un'eccezione. Ma, aanche dal punto di vista normativo, qualcosa sembra muoversi. Il governo starebbe studiando un provvedimento che mira a incoraggiare la partecipazione di lavoratori e sindacati alle scelte aziendali. La soluzione è lontana da quella scelta dai Pedon e anche dalla "cogestione alla tedesca".
Due sarebbero le novità principali: da una parte si pensa di incoraggiare la presenza dei sindacati nei consigli di vigilanza (in caso di governance duale) oppure nei consigli di amministrazione. L'altra novità potrebbe essere la partecipazine agli utili da parte dei dipendenti. I lavoratori potrebbero essere premiati con azioni dell'azienda. Oppure usufruire di sgravi fiscali. La strada è ancora lunga: molti sono i particolari da definire. E dovrebbe anche cambiare l'atteggiamento di Confindustria, fino a ora restia a interventi di questo tipo.