per giuseppe.d'orta un aiuto su polizza assicurativa vita

  • Creatore Discussione Creatore Discussione eric
  • Data di Inizio Data di Inizio
Ciao Giuseppe, mi sono appena iscritto per avere un tuo consiglio circa una polizza vita Dival Vita (Gruppo Ras) "vita gestione ordinaria" che ho stipulato nel 1999. La durata della polizza è di 10 anni con versamenti annuali e prima di versare la rata di quest'anno vorrei sapere se ho qualche alternativa valida. Alla scadenza scarterei l'ipotesi della rendita prelevando il capitale, ma non mi danno risposte circa la rendita effettiva che conseguirò. Ti ringrazio anticipatamente per la cortesia e resto a tua disposizione per ulteriori notizie.
 
In attesa dell'oracolo del Vomero (:D) ti consiglierei di verificare dal regolamento (se non ce l'hai puoi sempre richiederne copia) la possibilità di richiedere il riscatto prima della scadenza (e la eventuale presenza di penali). Dal punto di vista fiscale dopo i 5 anni dalla sottoscrizione puoi recedere senza problemi. Ogni anno poi dovresti ricevere l'aggiornamento del capitale maturato alla fine dell'anno solare precedente e il rendimento dell'ultimo anno.

Saluti.
 
Benvenuto.

Come credo saprai, giudico questi prodotti validi solo per chi li vende e non per chi li compra. Non passa settimana che non mi arrivino lamentele del tipo "Mi avevano detto che guadagnavo e dopo dieci anni riprendo solo i soldi versati e poco più".

Se smettere di versare attendendo la scadenza oppure riscattare dipende dallo specifico contratto. La cosa importante è non versare più soldi perché si aumenta il capitale sborsato inutilmente.
Informazioni ci sono anche sui documenti originari della polizza.
 
polizza vita

giuseppe.d'orta ha scritto:
Benvenuto.

Come credo saprai, giudico questi prodotti validi solo per chi li vende e non per chi li compra. Non passa settimana che non mi arrivino lamentele del tipo "Mi avevano detto che guadagnavo e dopo dieci anni riprendo solo i soldi versati e poco più".

Se smettere di versare attendendo la scadenza oppure riscattare dipende dallo specifico contratto. La cosa importante è non versare più soldi perché si aumenta il capitale sborsato inutilmente.
Informazioni ci sono anche sui documenti originari della polizza.

:ops: :ops: :ops: Mi permetto di intervenire in merito per aggiungere qualche elemento che dovrebbe fare maggiore chiarezza. le Polizze Vita come dice il nome Garantiscono in caso di Morte Prima delle scadenza del suo sottoscrittore un capitale o una rendita mediamente dalle 10 alle venti volte superiore a quanto versato! Pertanto la copertura di questo rischio assai basso ma purtroppo possibile ha un Costo! Per quanto riguarda la sospensione dei versamenti e' per legge possibile gia' al terzo anno il che significa che e' obbligatorio versare le prime tre annualita'. Il riscatto e' possibile gia' dal quarto anno pagando pero' una doppia penale poiche' il fisco concedeva fino al 2000 la possibilita' di detrarre il 19% del premio versato annualmente fino alle vecchie 2.500. 000 di lire per tutta la durata della polizza a condizione che la polizza durasse almeno cinque anni. Quindi se si riscattava una polizza prima dei 5 anni il fisco , indipendentemente dall' aver usufruito o meno della detrazione del 19%, pretendeva indietro il 19%. INOLTRE , come per tutti i contratti INTERROTTI Prima della loro naturale Scadenza si deve pagare una penale di Uscita che è proporzionale alla vita residua, cioè al tempo che manca alla fine della polizza. Ovviamente piu' la durata della polizza è lunga 10-15-20-25-30-35 anni e prima si riscatta quanto versato MAGGIORE sara' la Penale di Uscita APPLICATA. Esiste anche la possibilita' di sospendere i versamente dopo i primi tre anni SENZA riscattare la polizza e portarla alla scadenza naturale. In tal caso non si paga la penale ma alla fine si prendera' circa quanto versato. Concludo dicendo che IN PAESI NORMALI E CON UN MERCATO FINANZIARIO SERIO E TRASPARENTE la Polizza vita e' uno strumento molto considerato, incentivato, protetto perche' permette di costruirsi una PENSIONE VALIDA. Aggiungo che sulle somme versate a partire dal 6 anno e' possibile chiedere prestiti. :evil: :evil:
 
Il punto è che questi prodotti sono una somma di prodotti (copertura caso morte, infortuni, investimento per futura rendita o capitale) che ha come unico scopo quello di prendere commissioni ben superiori a quelle che si prendono sui singoli prodotti contenuti.

Separando le esigenze si sottoscrivono prodotti più validi e meno costosi.
 
Permettimi alcune precisazioni.
Le polizze che garantiscono un capitale in caso morte superiore a quello versato sono le polizze miste: da evitare perché il contraente non è mai in grado di sapere qual è la quota destinata alla copertura caso morte(che varia a seconda dell’età dell’assicurato) e quella destinata a essere rivalutata.
Sono polizze che, per gli altissimi caricamenti hanno fatto la fortuna di compagnie come Alleanza e co. e che vengono vendute allegramente anche a diciottenni che della copertura caso morte non sanno che farsene.
Molto meglio stipulare 2 contratti separati.
Le altre polizze normalmente prevedono una controassicurazione: solo il capitale versato(penalizzato)con gli interessi maturati viene retrocesso agli eredi designati.
Normalmente ci vogliono diversi anni prima che il capitale caso morte superi quello versato.
Non esiste una legge che prevede che il contraente debba versare almeno 3 anni.
E’ una clausola, richiamata nel prospetto informativo, relativa ai contratti di vecchia generazione; attualmente molte polizze prevedono anche solo un versamento(alcune vengono chiamate polizze a premio unico ricorrente).
La richiesta di prestiti è caldamente sconsigliata!!

Il riscatto è possibile già dal secondo anno ma anche qui dipende da polizza a polizza.
Le polizze che non prevedono benefici fiscali o laddove il contraente non abbia usufruito dello stesso sono riscattabili senza che lo Stato chieda niente indietro.
La sospensione del contratto(tecnicamente si chiama: riduzione)è possibile già dal 2° anno ma anche qui bisogna vedere il prospetto informativo.
La penalizzazione, in questo caso, è dovuta al caricamento iniziale.
Nel 90% dei contratti la maggior parte dei caricamenti(spese) vengono fatte gravare sul primo versamento; come nei piani di accumulo ma in maniera molto più pesante: alcuni contratti Mediolanum prevedono caricamenti sul primo versamento dell’ 80%.

Per la polizza Ras: dovresti valutare, con un foglio di calcolo, l'interesse reale in base ai costi e al vantaggio fiscale.
Se la tua agenzia si ostina a non fornirti i valori di riscatto e di riduzione puoi scrivere direttamente alla Compagnia.

A disposizione, visto che Giuseppe nutre una idiosincrasia, giustificata, per le polizze vita.
 
Con tutto il rispetto e la stima per Giuseppe, mi permetto di dissentire parzialmente.

Personalmente, nel passato avevo fatto una polizza vita con l'INA e considerato il vantaggio fiscale che comunque la compagnia non ha tirato fuori da tasca sua, ma che a me è tornato indietro, (i maligni possono pensare che sia lo stato a fare artatamente regalie agli amici i quali sapendo che i clienti godono dei benefici fiscali possono ALLEGRAMENTE calcare sulle commissioni altrimenti dette caricamenti) devo dire che sono rimasto soddisfatto.

Senza contare i costi aleatori, tipo rischio caso morte, che nessuno ha percepito, ma che la compagnia ha statisticamente sopportato.

Per contro devo anche dire che quella gestione dell'INA in quel particolare periodo è stata una delle polizze vita più fortunate.

Poi c'è da considerare (se c'è) il tasso tecnico, magari nel '99 era ancora al 4% ed attualmente non sarebbe male.

Poi, (ma anche questo è da verificare nel contratto) se hai bisogno dei soldi in un mese te li dovrebbero dare.

In definitiva ci sono da considerare le eventuali penalità in caso di riscatto o sospensione dei pagamenti e non trascurare il fatto che una polizza vita fatta in quell'epoca oltre (probabilmente) a godere di un tasso tecnico decente gode (certamente) della detrazione fiscale del 19% e complessivamente credo sia molto meglio di un investimento obbligazionario.

Nel caso sia una United Linked senza tasso tecnico il discorso è un po' più complicato, ma la detrazione fiscale la fa partire con un margine di vantaggio non trascurabile. (Solo per questo vantaggio, a differenza dei Fondi, nei quali sono d'accordissimo con le analisi di Giuseppe fatte in altro 3D, considero le VECCHIE polizze vita, ormai non più sottoscrivibili, uno strumento da tenere in considerazione).
 
Le polizze vita hanno usufruito, nel passato, di rendimenti delle gestioni separate molto alti dovuti principalmente al rendimento molto elevato dei titoli di stato.
E in effetti il rendimento lordo di queste gestioni potrebbe sembrare interessante.
Purtroppo i rendimenti dei titoli di stato si sono ridotti notevolmente; è vero anche che si è ridotta di molto l'inflazione.
Però dobbiamo considerare: l'aliquota di retrocessione(è la percentuale sul rendimento lordo che viene retrocessa agli assicurati)difficilmente superiore al 80%(e perdiamo un 20%).
I caricamenti: su una polizza mista sono vicini ad un 20 % medio;per un contratto normale stipulato nel '99 superiori comunque al 10%.
Il vantaggio fiscale, per contro, va plasmato nella durata del contratto che rimane vincolato almeno per 5 anni.
Si può provare a chiedere un preventivo ad una agenzia di assicurazioni per una polizza vita di durata decennale: il capitale assicurato non è superiore a quello versato.
Anche ipotizzando un rendimento minimo del 4% e una detraibilità fiscale del 19% dobbiamo considerare che quel 4% è abbondantemente mangiato dai costi e, anche considerato il vantaggio fiscale, alla fine del contratto ci ritrovremmo con un rendimento dl 19% in 10 anni per un investimento comunque vincolato:ne vale la pena visto che il rendimento di un BTP a 10 anni è almeno il doppio e non vincolato?
Molti clienti sono rimasti soddisfatti dalle liquidazioni di vecchie polizze vita: in realtà il rendimento di queste deflazionato è stato ben misero e di gran lunga inferiore a quello di una obbligazione di uguale durata.
 
Beh Catullo, devo ammettere che i conti precisi, peraltro abbastanza complicati non li ho mai fatti, per cui effettivamente sono andato un po' a spanne.

Per quanto riguarda:
"ne vale la pena visto che il rendimento di un BTP a 10 anni è almeno il doppio e non vincolato?"
Devi convenire che una volta trascorsi i primi 5 anni i vincoli sono abbastanza labili: generalmente, mi sembra, che le compagnie liquidino le domande di riscatto nel giro di un mese.

Il rendimento del 19% in 10 anni, se lo hai calcolato dal risparmio fiscale, dovresti tenere conto anche del fatto che solo il premio del 1° anno giace per 10 anni, ma l'ultimo premio rimane alla compagnia solamente 1 anno, quindi è pressapoco equivalente ad un rendimento del 19% in 5,5 anni. Inoltre le detrazioni fiscali tornano indietro dopo circa 9 mesi e non alla fine del contratto.
E' pur vero che se riscatta adesso quel 19% si spalmerebbe non più su 5,5 anni, ma su 3.
Sono quindi da verificare e quantificare eventuali penalizzazioni per riscatto anticipato.
Come dice Giuseppe forse la cosa migliore è sospendere i pagamenti ed aspettare la scadenza o forse il top è sospendere i pagamenti e riprenderli gli ultimi 2-3 anni (se possibile).
Tra le altre cose ci si accolla l'onere di studiarsi il contratto spesso artatamente astruso e complicato!
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto