“Messaggio” balistico Topol-M
In secondo luogo, è vero che la Russia, durante il mandato del presidente Boris Eltsin, ha vissuto un periodo di debolezza e involgarimento all’americana (22), ma questo periodo costituisce solo una variante, limitata ad un preciso momento storico, quello della caduta dell’Unione Sovietica. Per contro, con la presidenza di Vladimir Putin e di Dimitri Medvedev, il rapporto di forza tra la Russia e i suoi concorrenti sul piano regionale e sul piano mondiale ha subito cambiamenti costanti in favore di Mosca, ciò in funzione delle nuove scoperte ed invenzioni tecniche sul piano militare. Come testimonia il “messaggio” balistico intercontinentale inviato recentemente da Mosca alle capitali occidentali.
Per soprammercato, dopo diversi fallimenti, l’esercito russo è riuscito, il 23 maggio, a lanciare con successo il prototipo di un nuovo missile balistico intercontinentale, secondo il portavoce delle Truppe balistiche strategiche russe (RVSN), Vadim Koval: “L’ogiva di prova ha raggiunto gli obiettivi situati nella penisola di Kamchatka”. (23) Dopo due settimane, il 7 giugno, le truppe RVSN hanno effettuato un altro tiro di prova riuscito di un missile balistico intercontinentale RS-12M Topol. Il portavoce ha anche dichiarato ai giornalisti che il missile aveva raggiunto l’obiettivo con la precisione richiesta.
D’altronde, quello che caratterizza il nuovo missile sono le nuove tecnologie sviluppate durante la riproduzione dei missili di quinta generazione; cosa che riduce considerevolmente le spese di realizzazione. Questo missile di 45 tonnellate, a testata unica e a tre stadi, ha una portata massima di 10.000 km e può trasportare una ogiva nucleare di 550 chilotoni (24). L’accelerazione rapida della velocita, elevatissima al momento del lancio, gli permette di raggiungere una velocità di 7320 m/s ed a percorrere una traiettoria piana fino a 10.000 km; cosa che lo rende impercettibile dai radar ed elimina quindi l’efficacia del sistema antimissilistico USA (ABM) (25), installato in Europa e in Turchia. Il missile è anche “blindato” contro tutte le radiazioni, impulsi elettromagnetici (IEM) (26) o esplosioni nucleari ad una distanza superiore ai 500 metri; in effetti il missile è stato costruito secondo una tecnologia precisa che gli consente di essere immune ad ogni attacco laser (23).
E’ evidente che il lancio di missili balistici intercontinentali russi ha seminato il caos tra i capi della Santa Alleanza, che hanno ben decodificato il messaggio balistico di Mosca e ne hanno tratto la seguente conclusione: la posizione di Mosca sulla crisi siriana, che sia in seno al Consiglio di sicurezza o sul campo di battaglia, è una posizione ferma e seria, che riposa su costanti storiche e strategiche ben determinate, sostenute a loro volta da una potenza militare reale; e non su “bargaining” al bazar degli interessi provvisori. In effetti il lancio di missili balistici ha fatto venire meno ogni dubbio e dissipato le farneticazioni a proposito della potenza militare russa.
Così, dopo due decenni di egemonia atlantica seguita allo smembramento dell’Unione Sovietica e al periodo di debolezza e di involgarimento sotto la presidenza di Eltsin, ecco la Russia uscire dal cortile e chiedere il suo posto all’interno del tempio, coronato dagli dei del Panteon di Agrippa (28