Perché la creazione monetaria è un tabù

tontolina

Forumer storico
Perché la creazione monetaria è un tabù

Il tabù della creazione di denaro alla luce della normativa
di Marco Saba,

Il potere d'acquisto digitale, creato dalle banche (1), è denaro la cui creazione di per sé rappresenta un'azione fiscale nei confronti del resto della società. Quest'azione fiscale è mascherata da alcune manomissioni contabili che, all'atto dell'emissione, mascherano l'appropriazione di capitale da parte dell'emittente, "pareggiandola" con false passività nello Stato patrimoniale.
L'indagine dei flussi di cassa rivela che la creazione di denaro non viene registrata come afflusso di cassa nella contabilità della banca, contrariamente a quanto prescritto in generale dalle normtive GAAP (2) e IFRS-IAS per il rendiconto finanziario. Nella pratica la banca considera un deflusso di cassa quando sposta il denaro sul sottoconto del cliente, senza però registrarne la creazione ovvero l'appropriazione del "deposito" ex art. 1834 codice civile.

I flussi negativi dal nulla...


In sostanza, la banca simula di fare "credito a sé stessa" (flussi negativi di cassa) senza una controparte reale altra o un sottostante capitale preesistente. Infatti, quando è un'impresa non-bancaria a registrare flussi negativi, si da per scontato l'indebitamento con altra controparte banca e che vi sia un sottostante da essa banca precedentemente posseduto.

Il discostamento dai principi contabili, che inficia la corretta tenuta del conto di cassa, dà origine ad una serie di paradossi, riassumibili nella classica domanda "come fa una banca che crea denaro ad essere a corto di soldi?". Più platealmente, non è possibile desumere la situazione di maggiore o minore solvibilità di una banca (cioè se sta bene o se sta per essere messa in liquidazione dalla sua banca centrale...) semplicemente analizzandone il rendiconto finanziario, come si farebbe per qualsiasi altra azienda. L'inutilità della tenuta di libri contabili dove non viene rappresentata l'attività reale dell'azienda è dimostrata dal fatto che le stesse banche centrali evitano addirittura di pubblicare il rendiconto finanziario perché ritenuto "inutile". Le banche centrali, quindi, decidono dello stato di salute e del destino delle singole banche commerciali esercitando una totale discrezionalità, travestita da saggezza occulta, avulsa da ogni logica contabile.

La banca è la banca, e tu non sei un...


Alcuni autori arrivano a dire che "per le banche dovrebbero esistere regole contabili apposta", differenziate rispetto al resto degli agenti economici. Come a dire che... le leggi non sarebbero uguali per tutti. (3)
Quello che stupisce, ma poi non tanto alla luce degli immensi scandali recenti, è la compiacenza delle società di revisione contabile che si ostinano a certificare bilanci bancari che andrebbero rigettati per mancanza di adesione alle regole fondamentali della tenuta dei libri contabili. Vedasi codice civile, art, 2214 e ss.

LA DISTOPIA COME BASE DELL'INDOTTRINAMENTO: L'IGNORANZA PROGRAMMATA DEGLI ESPERTI

Il divario tra quello che le banche fanno, creazione di denaro con creazione di depositi, e quello che dichiarano contabilmente, "intermediazione di provviste raccolte dal pubblico", è a sua volta rispecchiato nell'insegnamento accademico universitario. si insegna l'attività bancaria in modo completamente avulso dalla realtà empirica quotidiana, come semplice "attività d'intermediazione". La formazione economica universitaria, che viaggia su ipotesi fantasiose mai confrontate con la realtà empirica - come potrebbe invece fare un Tribunale con l'accertamento giudiziario e la disamina dei libri contabili - porta alla continua immissione sul mercato di laureati nelle varie discipline che, avendo sostenuto esami di economia fantastica, non possono svelare o tantomeno capire le dinamiche conseguenti all'attuale creazione del denaro bancario. La realtà è diventata un vero tabù, dove la correttezza dell'attività bancaria è data per corretta come dogma incontestabile. Lo scrivente è stato condannato per temerarietà - ora in appello - solo per aver sollevato, il velo su questi tabù, in alcune cause recenti.

GLI INTERESSI COME PARAVENTO DEL PROFITTO

La mancata revisione contabile forense dei bilanci bancari porta a far credere al pubblico che le banche siano costantemente in crisi perché il pubblico non ha abbastanza denaro per coprire i buchi che vengono creati ad arte, come abbiamo visto. La banca - secondo lei - quando crea dal nulla e presta cento, deve avere indietro l'intera cifra, altrimenti rimarrebbe "in perdita". Se il cartello bancario riceve indietro solo 60, ad esempio, si parla allora di sofferenze del 40% quando si dovrebbe parlare di utili del 60%... senza contare gli interessi.
A questo proposito occorre menzionare che l'attività bancaria utilizza lo strumento degli interessi solo per palesare un utile plausibile dalla sua attività che esulerebbe da quello della semplice creazione del capitale EX NIHILO - che non è contabilizzata.

La narrazione della crisi è capovolta

Le banche quindi, nella loro narrazione, non presterebbero denaro a causa delle crisi finanziarie, mentre la freccia della causalità è perfettamente rovesciata. Proprio a causa della richiesta di interessi sui prestiti, l'economia si ferma quando è la banca a smettere di creare denaro, facoltà completamente arbitraria anche se questo è nascosto da astruse pseudoregolamentazioni inventate continuamente dalla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea per confondere il pubblico. La BRI si fa forte della totale immunità legale accordata a suo tempo dalla convenzione con la Confederazione Elvetica (4).

Il Magistero del Credito - inaudito - come causa delle crisi

Tutte le crisi degli ultimi secoli possono facilmente essere ricondotte all'arbitrarietà delle politiche bancarie sulla creazione di nuovo denaro - la grande tassa invisibile del cartello bancario che ha portato oggi il rapporto tra denaro circolante (inclusi i depositi) e debito aggregato, a 1 a 6.

Attenzione ai vecchietti per le allodole...


Il vantaggio di assumere un modello realistico permetterà di risolvere problemi che non sono complessi di per sé, ma che vengono rappresentati come tali per allontanare i "non addetti al mestiere". La stessa VIGILANZA delle banche centrali evita scrupolosamente l'indagine contabile del rendiconto finanziario. Da parte loro, gli ordini dei commercialisti e i loro organi fanno orecchie da mercante. I notai, quando nei contratti di mutuo si scambiano i pagamenti, si allontanano per qualche minuto dalla stanza della riunione per poi ricomparire, a giochi fatti...

Il Mega riciclaggio comincia col debito pubblico...

La stessa cosa, a livello macro, succede nei ministeri del Tesoro, dove l'emissione dei "titoli del debito pubblico" nasconde la cessione della sovranità monetaria a banchieri privati aiutandoli, per soprammercato, a riciclare i nuovi depositi da essi creati clandestinamente. Questo costa alla RES PUBLICA, e all'erario, migliaia e migliaia di miliardi di euro tra interessi e capitale.
Circolare, circolare, non c'è niente da vedere.


Note:

1 - Per esempio, "digital purchasing power, created by banks" in: Bank of England, Staff Working Paper No. 884, "How does international capital flow?", Michael Kumhof, Phurichai Rungcharoenkitkul e Andrej Sokol, agosto 2020, pag.2, qui: https://www.bankofengland.co.uk/-/m.../2020/how-does-international-capital-flow.pdf

2 - Le US-GAAP (US Generally Accepted Accounting Principles, ovvero: Principi contabili generalmente accettati degli Stati Uniti) sono abbastanza precise in merito: "Coerentemente con l'uso comune, il contante comprende non solo la valuta a disposizione, ma anche i depositi a vista presso banche o altri istituti finanziari. Il contante comprende anche altri tipi di conti che hanno le caratteristiche generali dei depositi a vista in quanto il cliente può depositare fondi aggiuntivi in qualsiasi momento e può anche effettivamente ritirare fondi in qualsiasi momento senza preavviso o penalità. Tutte le spese e gli accrediti su tali conti sono entrate o pagamenti in contanti sia all'entità proprietaria del conto che alla banca che lo detiene. Per esempio, la concessione di un prestito da parte di una banca accreditando il ricavato sul conto di deposito a vista di un cliente è un pagamento in contanti da parte della banca e una ricevuta in contanti del cliente al momento dell'iscrizione." (US-GAAP ASC 942-230-20 Glossary - Cash )

3 - Nell'occasional paper della BCE n. 169 del 5 aprile 2016
( https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/scpops/ecbop169.en.pdf ) , intitolato “Profit distribution and loss coverage rule for central banks”, si legge:
a pagina 20:
No single accounting framework is consistently applied by the majority of central banks. However, there are four main frameworks or types: the Eurosystem framework, International Financial Reporting Standards (IFRS), local (national) Generally Accepted Accounting Principles (GAAP) and central bank specific (own) rules. A central bank can also apply “IFRS with exceptions” (17), or national GAAP with exceptions.”

Ovvero: "La maggior parte delle banche centrali non applica in modo coerente un unico quadro contabile. Tuttavia, vi sono quattro quadri o tipi principali: il quadro di riferimento dell'Eurosistema, gli International Financial Reporting Standards (IFRS), i Generally Accepted Accounting Principles (GAAP) locali (nazionali) e le regole specifiche (proprie) delle banche centrali. Una banca centrale può anche applicare gli "IFRS con eccezioni" (17), o i GAAP nazionali con eccezioni."
e, nella nota 17 della stessa pagina:
“Strictly speaking, since IFRS does not allow for exceptions or for industry-specific rules, such an arrangement is not IFRS-conformant.”

Ovvero: "In senso stretto, poiché gli IFRS non consentono eccezioni o regole specifiche di un settore, tale arrangiamento non è conforme agli IFRS." (e quindi anche non-conforme alle GAAP.)
http://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/scpops/ecbop169.en.pdf
E ancora. "In deroga alle Swiss GAAP FER, non è stato redatto un rendiconto finanziario". - Banca Nazionale Svizzera, pagina 158 del rapporto annuale 2016.

4 - Vedi: Protocollo sulle immunità della Banca dei regolamenti internazionali RS 0.192.122.971.1 Protocollo del 30 luglio 1936 sulle immunità della Banca dei regolamenti internazionali).

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Continuiamo a incentivarli e ci si stupisce che non smettono di rubare ?

Centrale Rischi Banche
Sistema informativo sull'indebitamento delle banche e delle istituzioni finanziarie italiane
mercoledì 23 settembre 2020
C'è omertà nella censura di notizie sui crimini bancari

C'è un modello nella censura di notizie da parte dei media di regime sui crimini delle banche di Wall Street

Di Pam Martens e Russ Martens: 22 settembre 2020 ~
Fonte: There’s a Pattern of Corporate Media Censoring News About Wall Street Banks’ Crimes


Le sei banche hanno preso 8.200 miliardi di salvataggi pubblici con cui hanno pagato 200 miliardi per multe e patteggiamenti.
NdT. Nota bene: delle sei banche nell'immagine, ben 5 fanno parte degli "Specialisti in titoli di stato" autorizzati dal MEF italiano a riciclare "depositi" creati dal nulla attraverso l'acquisto di titoli di stato alle aste mensili ! Continuiamo a incentivarli e ci si stupisce che non smettono di rubare ? Ma in che pianeta siamo capitati ?


Ci sono due narrazioni opposte che convivono negli Stati Uniti: i giornalisti indipendenti e i ricercatori che hanno documentato come le banche colossali di Wall Street siano come sempre storte, e quella del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che dice ripetutamente al Congresso e alla stampa che queste banche sono una "fonte di forza" in questa crisi economica. (Non importa che la Fed stia inondando queste banche con miliardi di dollari di prestiti cumulativi a meno dell'1% di interesse).

I media mainstream di proprietà delle aziende, che dipendono dai finanziamenti di queste stesse banche, preferiscono la versione alternativa della realtà propinata dalla Federal Reserve.

Wall Street On Parade ha scritto ripetutamente di rapporti critici che mostrano la corruzione seriale in queste banche che è stata censurata da quei media vincitori del premio Pulitzer. Ieri il New York Times ha fornito un altro esempio: il New York Times ha rifiutato di coprire lo stupefacente reportage dell'International Consortium of Investigative Journalists su come cinque delle più grandi banche di Wall Street abbiano continuato a riciclare denaro sporco per i fuggitivi e i sospetti criminali. Il Wall Street Journal, il cui nome suggerisce che forse il suo obiettivo dovrebbe essere Wall Street, non è riuscito a mettere la storia in prima pagina, scegliendo invece di seppellirla sotto un innocuo titolo che parlava delle azioni di HSBC che hanno toccato un nuovo minimo.

Lo stesso blackout di notizie si è verificato l'anno scorso quando il gruppo di interesse pubblico, Better Markets, ha pubblicato un rapporto approfondito su "Six Biggest Bailed-Out Banks" di Wall Street: I loro fogli RAP e la loro diffusione del crimine in corso". Tre giorni dopo l'uscita del rapporto, le maggiori testate giornalistiche si rifiutavano ancora di pubblicare il rapporto. Abbiamo scritto questo in un rapporto tre giorni dopo la pubblicazione dello studio:
"Abbiamo controllato il Wall Street Journal, il New York Times, il Financial Times, il Bloomberg News, la Reuters, la CNBC e la CNN. Non abbiamo trovato alcuna menzione del rapporto Better Markets. (Abbiamo controllato di nuovo stamattina. C'è ancora un blackout di notizie).

"Sappiamo che il Wall Street Journal era a conoscenza del rapporto perché Lalita Clozel, una giornalista di regolamentazione bancaria del Wall Street Journal, ha twittato il 10 aprile che i Democratici nella sala del Comitato dei Servizi Finanziari della Camera stavano distribuendo il rapporto ai giornalisti mentre il presidente del Comitato, la deputata Maxine Waters, presentava gli amministratori delegati della banca.
"Ci sono quattro parole in questo eccezionale rapporto di Better Markets che lo hanno reso sgradevole ai media aziendali: "fedina penale" e "impresa criminale". Abbiamo cercato nel Bloomberg News, nel Wall Street Journal e nel New York Times fino al 2004 per vedere se in qualche momento avevano usato le parole 'fedina penale' per descrivere le ondate di crimini seriali senza precedenti di queste mega banche di Wall Street. Non l'hanno fatto".


Leggete il nostro rapporto completo sulla censura dello studio Research Study on Ongoing Crime Spree by Wall Street Mega Banks Gets News Blackout: Here’s Why

Non siamo gli unici ad aver notato la censura dei crimini bancari di Wall Street. Quando la storia delle banche di Wall Street che manipolavano il tasso di interesse di riferimento noto come "Libor" è andata in frantumi, Media Matters ha pubblicato questo titolo: ABC, NBC Evening News Shows Ignora i massicci scandali bancari per più di un mese.

E non sono solo gli studi innovativi che i media aziendali stanno ignorando. I media corporativi stanno anche ignorando palesemente le audizioni cruciali del Congresso con importanti testimoni.

Il 19 giugno dello scorso anno, la sottocommissione per i servizi finanziari della Camera sulla protezione degli investitori, l'imprenditorialità e i mercati dei capitali, ha tenuto un'audizione sul tema "Mettere gli investitori al primo posto: Esaminare le proposte per rafforzare l'applicazione della legge contro i trasgressori delle leggi sui titoli". L'audizione ha preso in considerazione otto progetti di legge per affrontare le lacune critiche nella protezione degli investitori statunitensi dalle frodi finanziarie e per assicurarsi che i trasgressori paghino per i loro crimini.

Una proposta di legge è stata presentata dall'esuberante parlamentare Katie Porter della California. Doveva essere chiamata "Corporate Management Accountability Act of 2019". Il disegno di legge prevedeva che le società quotate in borsa annunciassero le loro politiche in merito al fatto che gli alti dirigenti o gli azionisti dovessero sostenere il costo del pagamento delle multe e delle sanzioni imposte dalle autorità di regolamentazione per frode e altre forme di illecito. L'udienza ha ricevuto un blackout di notizie da parte di giornali e network di proprietà delle aziende.

Michael Lewis non è uno stupido quando si tratta sia di Wall Street che dei media. In precedenza ha lavorato a Wall Street presso la banca d'investimento Salomon Brothers, e ha venduto alcuni dei suoi libri più venduti a Hollywood. Così, quando si è trattato del libro che avrebbe pubblicato nel 2014, "Flash Boys", che ha accusato le grandi banche di Wall Street di essere in combutta con la Borsa di New York per truccare le contrattazioni azionarie negli Stati Uniti, Lewis ha scelto con cura il luogo in cui avrebbe raccontato la storia.
Il 30 marzo 2014, Lewis è apparso sul notiziario della CBS 60 Minuti. A Lewis è stato chiesto da Steve Kroft "Qual è il titolo qui?". Lewis ha risposto: "Il mercato azionario è truccato. Il mercato azionario degli Stati Uniti, il mercato più iconico del capitalismo globale, è truccato".
Kroft chiede poi a Lewis chi è che sta truccando il mercato. Lewis risponde: "Da una combinazione di queste borse, le grandi banche di Wall Street e i trader ad alta frequenza." (Leggi la trascrizione completa qui).

La CBS riferisce che 60 Minutes "ha una media di 10,5 milioni di spettatori - più del doppio dell'audience del suo più vicino concorrente del network news magazine e più del notiziario serale del network più visto quotidianamente".

La manifestazione di interesse per l'accusa molto credibile di Michael Lewis, sostenuta da solidi dettagli nel suo libro, ha portato a un'audizione della sottocommissione bancaria del Senato due mesi e mezzo dopo l'apparizione di Lewis su 60 Minutes. Data la natura esplosiva dell'accusa secondo cui i nomi più iconici di Wall Street stavano cospirando con la borsa valori più iconica del mondo per truccare i mercati, ci si sarebbe aspettato che l'udienza fosse stata affollata dai migliori media. Invece, c'è stato un completo blackout mediatico dell'udienza. (Potete leggere il nostro rapporto sull'udienza e il blackout delle notizie qui).

"Flash Boys" ha fatto le accuse più spettacolari di tutti i libri di Lewis. Dato che in precedenza aveva venduto tre dei suoi libri a Hollywood e che erano diventati film di successo ("The Blind Side", "Moneyball" e "The Big Short"), ci si sarebbe aspettato che "Flash Boys" si sarebbe rapidamente trasformato in un film di successo. Invece, i diritti sono stati acquistati da Sony nel 2014 e poi lasciati scadere senza che fosse stato realizzato alcun film. Variety ha riferito nel maggio del 2018 che Netflix aveva ritirato i diritti. Siamo nel 2020 e non abbiamo ancora visto alcun adattamento cinematografico raggiungere il popolo americano.

La censura ha preso diverse strade.
Nel 2016 abbiamo riferito della censura di parti dei discorsi del senatore Bernie Sanders che parlavano di corruzione a Wall Street. Nel 2014 abbiamo riferito di come stava diventando quasi impossibile convincere le agenzie federali a sostenere la legge e a fornire materiale ai sensi del Freedom of Information Act, in modo da poter fornire trasparenza sulle attività delle banche di Wall Street al popolo americano.

E al New York Times, la censura include non solo quello che rifiutano di stampare, ma anche quello che pubblicano, che lascia fuori i fatti critici sulla corruzione di Wall Street.
Ad esempio, nell'aprile del 2018, il New York Times ha permesso a Robert Rubin, l'uomo che ha avuto un ruolo essenziale nel permettere il crollo finanziario del colosso di Wall Street, Citigroup, di scrivere un editoriale in stile memoriale senza mai menzionare il suo fatidico ruolo in Citigroup. Rubin era in realtà uno degli uomini che la Commissione d'Inchiesta sulla Crisi Finanziaria aveva deferito al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per potenziali accuse penali legate al suo lavoro in Citigroup.

Poi c'è stata l'inchiesta del New York Times sull'arbitrato obbligatorio nel 2015, che si è concentrata su tutti i settori tranne Wall Street. L'arbitrato obbligatorio ha chiuso l'accesso ai tribunali della nazione a milioni di consumatori e lavoratori che cercano riparazione contro le pratiche fraudolente delle società. All'epoca abbiamo scritto:
"Il problema principale dell'inchiesta del Times è che fa solo qualche fugace riferimento a Wall Street - il più lungo fornitore di un sistema di giustizia privata che risale a decenni fa e l'unico settore in America che spegne tutte le richieste di risarcimento sia dei clienti che dei dipendenti in udienze di arbitrato obbligatorio. (In base alla legge di riforma finanziaria Dodd-Frank approvata nel 2010, le richieste di risarcimento degli informatori sono ora esentate dagli accordi di arbitrato obbligatorio)".

E, forse, la cosa più importante, è il ruolo di tifoso che il New York Times ha svolto nel contribuire a creare la struttura della Frankenbank che oggi esiste a Wall Street. (Vedi il nostro rapporto qui).

Finché gli americani non chiederanno di meglio ai media di regime, saremo tutti costretti a vivere nella loro realtà alternativa rispetto ai pericoli che le banche di Wall Street rappresentano per la nostra nazione e per i nostri concittadini.
 

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