Dicono che il pianeta è pieno di natural gaz?!
Ormai il gas naturale è a prezzi stracciati, il che sembra più il frutto di una speculazione su un ciclo ribassista rispetto ad altro...
Io la vedo come un'ottima occasione per la costruzione di impianti GTL, acronimo di gas to liquid... Questo processo permette di partire da metano ed ottenere tagli liquidi come nafta, gasolio ed olio combustibile...
In calce metto un articolo, per chi è interessato all'argomento
IL PROCESSO GTL E LA GASSIFICAZIONE DEI COMBUSTIBILI FOSSILI
La sigla GTL (Gas To Liquid )indica un processo per ottenere combustibili liquidi a partire da gas naturale. L’inizio del processo risale agli anni ’20 quando Fischer e Tropsch, dimostrarono che il gas di sintesi, ottenuto dalla massificazione del carbone e costituito principalmente da CO e H2, dava luogo alla formazione di idrocarburi per effetto dell’idrogenazione del CO su un catalizzatore al ferro,cobalto o nichel alla temperatura di 180-200°C ed a pressione atmosferica.
Il carbone a quel epoca,era una risorsa primaria della Germania, e costituiva la materia prima per ottenere il gas di sintesi.
In effetti durante la seconda guerra mondiale il fabbisogno di combustibili per uso trazione e per l’aeronautica della Germania,priva di risorse petrolifere, fu quasi completamente coperto dal carbonio.
GLI SPAZI DI MERCATO DEL PROCESSO GTL
Il rinnovato interesse riscosso negli ultimi tempi dal processo Fischer-Tropsch nasce dalla convinzione che il graduale incremento del prezzo del petrolio sia un fenomeno nono reversibile e che, di conseguenza, processi e tecnologie,con investimenti di lungo periodo, acquistino una nuova accattivante dimensione economica. E’ ben noto che la quotazione del petrolio ha risentito in passato, più che da reale carenza di prodotto, delle tensioni politiche dell’area medio orientale dove è concentrato il 63% delle riserve mondiali di greggio.
Il prezzo del gas naturale è ancorato al prezzo del greggio e risente delle stesse tensioni e delle stesse oscillazioni. Il problema è la necessità di infrastrutture che rendano possibile il trasporto del gas naturale fino all’utilizzazione finale.
Il processo Fischer-Tropsch, trasformando il gas naturale in prodotti liquidi di maggior valore aggiunto e facilmente trasportabili. Per quanto tutte le attenzioni siano rivolte al gas naturale,una polarità altrettanto importante nella considerazione del processo Fischer-Tropsch è costituita dal carbone.
Le riserve accertate garantiscono una disponibilità di prodotto per circa due secoli e,a differenza del petrolio e del gas naturale, sono localizzate in maniera diffusa in tutto il mondo.
I PRINCIPALI ATTORI
In seguito vi è una panoramica dei principali attori che hanno realizzato, o si propongono di realizzare, impianti di produzione di combustibili liquidi utilizzando proprie tecnologie, ispirate al processo Fischer-Tropsch, ma con connotazioni diverse in termini di catalizzatori,reattori,condizioni operative.
SASOL
Le ragioni politiche hanno spinto il Sud Africa,attraverso la SASOL, a sviluppare il processo Fischer-Tropsch partendola carbone in quanto materia prima largamente disponibile sul territorio nazionale. SASOL iniziò la produzione di combustibili liquidi utilizzando il processo Fischer-Tropsch secondo due differenti tecnologie:
• processo ARGE a letto fisso, caratterizzato dalla bassa temperatura di reazione (intorno a 250°C-Low Temperature Fischer-Tropsch,LTFT)
• processo a letto mobile a fluido circolare, caratterizzato da una più alta temperatura di lavoro(intorno a 350°C-High Temperature Fischer-Tropsch,HTFT)
Dal primo dei due processi si ottengono diesel e paraffine pesanti, dal secondo benzina ed olefine. Negli anni ’80 furono realizzati a Secunda gli impianti denominati “Sasol two” e “Sasol three” e furono sviluppate e messe a punto le tecnologie di seconda generazione che hanno portato a nuovi processi: il processo Syntol (alte temperature), ed il processo in fase liquida (basse temperature). Complessivamente oggi SASOL produce circa 150.000 barili giorno di combustibili liquidi oltre ad una varietà di prodotti chimici tutti derivanti dalla massificazione del carbone.
SHELL
Shell ha realizzato un impianto di sintesi del gas che consente di convertire 100 milioni di piedicubi/giorno di gas naturale in 12.500 barili/giorno. Il processo Shell produce paraffine pesanti che vengono successivamente avviate ad un impianto di hydrocracking per ottenere distillati medi e prodotti per usi specialistici (additivi per detergenti e per solventi).
ENI-IFP
EniTecnologie ed IFP (Istitut Francais di Petrol ) hanno realizzato un impianto pilota della capacità di 20 barili/giorno. L’impianto è in funzione dal novembre 2001.
STATOIL-PETROSA
Statoil, la compagnia di stato norvegese, ha firmato per costruire un impianto che utilizzerà una tecnologia proprietaria a bassa temperatura con reattori in fase fluida e catalizzatori a base di cobalto. A differenza del primo impianto (Synthol avanzato ad alta temperatura) i prodotti ottenuti saranno orientati verso frazioni più pesanti (Diesel).