News, Dati, Eventi finanziari Previsioni sul 2010. Che cosa dicono i GURU (1 Viewer)

iulius

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Bob Chapman
Gerald Celente
George Ure
Igor Panarin
Neithercorps
Webbots
LEAP 20/20
Joseph Meyer
Harry Dent
Richard Russell
Niño Becera
Lyndon Larouche
Wall Street Journal l’ autore è ancora a libro paga?)
Eric deCarbonnel
Rapporto Alpha-Omega ( e Beta e Gamma ?)
Robin Laundry
John P. Hussman (regola di Bayes ah, beh!)
Robert Prechter
Richard Mogey
James Howard Kunstler
Peter Schiff
Lindsey Williams -Sarà molto difficile per l’americano medio potersi permettersi anche il cibo. (se è x questo siamo qui noi! diamine!)
Economista anonimo (si vergogna?)
Jimmy “Doomsday” Il Dow scenderà sotto i 7.000 prima di metà estate 2010 (un po’ impreciso con le date)

E quanto guadagnano annualmente? (come letterati sono da esempio)
 
Ultima modifica:

iulius

Forumer storico
ORA "silenzio-radio-stampa bla bla".
Come è sempre stato, verranno prima o poi dei giorni neri.
Allora gli illustrissimi, incuranti del ridicolo, si rifaranno vivi con:
"ma noi ve l' avevamo detto!"
 

billionare

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dal sole 24 ore di oggi
articolo di walter riolfi.. la situazione delle borse di oggi
alla luce del rialzo della settimana scorsa

I listini ritrovano l'ebbrezza del rialzo

Walter RiolfiCronologia articolo04 settembre 2010


Più che i rialzi delle borse, conforta l'aumento dei rendimenti dei titoli di stato, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti. Infatti, mentre il mercato azionario ha dato ampie prove di irrazionalità mostrando d'essere spesso disconnesso dall'economia, quello obbligazionario ha scandito fin dallo scorso aprile le tappe di un rallentamento economico che negli Usa è diventato assai preoccupante. Forse ha addirittura esasperato le prospettive più cupe, visto che rendimenti al 2,47% toccati martedì dai Treasury decennali Usa (al 2,1% per il Bund tedesco) segnalavano l'imminenza di una nuova recessione. Probabilmente c'era (o c'è) qualcosa di esagerato anche nel comportamento dei titoli di stato e quella irrazionalità che talvolta ha connotato Wall Street s'è trasferita, ma con il segno opposto, pure sui bond governativi. La corsa a comprarli (la percentuale di attività a tasso fisso nei fondi internazionali è cresciuta del 3% in agosto) tradiva anche l'eccesso speculativo di chi li riteneva (assieme all'oro) una dei pochi posti sicuri dove mettere il denaro.
In sole tre sedute il rendimento dei decennali Usa è salito di 25 centesimi al 2,72% (26 per i Bund al 2,36%) e quello dei titoli trentennali è volato di quasi 30 centesimi al 3,83%. La cosa è positiva perché segnala qualche preoccupazione in meno sulle sorti dell'economia, ma contiene anche un riflesso negativo: perché con la crescita dei rendimenti, aumenta anche il tasso applicato ai mutui casa e per gli Usa, alle prese con un agonizzante mercato immobiliare, non è propriamente una buona cosa. In ogni caso, i rischi di una doppia caduta in recessione dell'economia sembrano essersi un poco ridimensionati questa settimana. Così almeno hanno creduto di intendere gli operatori dai dati macro provenienti dall'America.
Ma sono stati davvero così buoni questi dati? Non propriamente: ma quanto meno sono apparsi meno brutti delle attese. Così è stato per l'indice manifatturiero addirittura migliorato rispetto a luglio (lasciando tuttavia sospettosi gli economisti, visto che tutti i precedenti indicatori regionali erano calati), per la fiducia dei consumatori, per il minor numero di licenziamenti, per i preliminari di vendita di case e per i prezzi delle abitazioni misurati dall'indice CaseShiller. A riguardo di quest'ultimo si può segnalare che, mentre i prezzi delle case sono saliti a giugno del 4,2% annuo, lasciando sperare ad una inversione di tendenza, Robert Shiller, ossia il creatore dell'indice stesso, ha dichiarato di aspettarsi prezzi in ulteriore calo per i prossimi 5 anni. Ma è decisamente peggiorata la situazione nel settore dei servizi, con l'indice sceso a 51,5 (dal 54,2 di luglio e dal 53,5 delle stime), pericolosamente vicino alla soglia di stagnazione. Ugualmente Wall Street è salita ieri, anche in presenza di questo dato negativo. Era addirittura volata del 3%, mercoledì, quando era stato annunciato quello sull'attività manifatturiera. E dire che i servizi contano per circa tre quarti del Pil Usa e l'attività manifatturiera non più del 15%.
Eppure qualcosa di buono c'è stato in settimana ed è arrivata giovedì pomeriggio dal discorso di Ben Bernanke. Il presidente della Fed non ha detto nulla di nuovo sullo stato dell'economia e nemmeno ha fatto previsioni. Ma le sue parole nel descrivere le cause della crisi del credito del 2007-2009, nell'ammettere gli errori compiuti dalla banca centrale e soprattutto nel ribadire fortemente il ruolo delle regole e della vigilanza, fanno sperare che la Fed possegga oggi molte più munizioni per contrastare una nuova eventuale crisi finanziaria. Forse ha anche gli strumenti (quantitativi) per riconoscere una bolla speculativa e soprattutto ha maturato la consapevolezza che la sola politica monetaria non può fare miracoli.
In settimana Wall Street ha guadagnato il 3,7% (+3,7% il Nasdaq) e lo Stoxx il 3,6% (+4,7% Parigi, +4,4% Londra, +4,2% Milano, +3,1% Francoforte).
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INDICI

+3,7%
S&P 500
+3,7%
Nasdaq
+3,6%
Stoxx 600
+1,4%
Nikkei
FOCUS

Rendimenti in ascesa
Diventa più ripida la curva dei rendimenti dei Treasury Usa: aumentano quelli di lungo periodo e restano bassi quelli a breve. Il T-bond a 30 anni è al 3,8%
In prossimità dei massimi
Sale il prezzo del rame (351 $) e si porta a un passo dal picco di aprile (363 $), spinto dalle scommesse di miglioramento sull'economia mondiale
Meno tensioni sui bond europei
Il migliorato clima sui debiti sovrani ha spinto al ribasso il costo dei cds sui titoli a buon rating. Calano le tensioni sul mercato del credito

è da leggere commentatelo
 

iulius

Forumer storico
Il mercato americano (e con esso tutte le borse mondiali, of course) è destinato a crollare; non ci piove! E gli americani, sic et simpliciter, moriranno tutti di fame.

Ma può anche essere che il mercato riparta e tocchi vette ora non immaginabili.

Ma forse non succederà nulla.

Dipende da dove tira il vento. Per solito tira contrario.
 

Zohar

Forumer storico
Tempi cupi.

Investire in cosa ?

In noi stessi e nel nostro agio, in attesa che arrivino tempi migliori ...

Quando pensi di essere arrivato al baratro, si va ancora più giù ...

Sse così fosse dovrà pur esserfci anche una partenza molto più violenta del previsto, ma di certo non per gli USA che ormai sono un riferimento "vetusto" per l'economia.
 

iulius

Forumer storico
Tempi cupi.

Investire in cosa ?

In noi stessi e nel nostro agio, in attesa che arrivino tempi migliori ...

Quando pensi di essere arrivato al baratro, si va ancora più giù ...

Sse così fosse dovrà pur esserfci anche una partenza molto più violenta del previsto, ma di certo non per gli USA che ormai sono un riferimento "vetusto" per l'economia.

Benvenuto.:)

Può darsi, ma ne dubito, che gli Usa siano in declino. Se il riferimento è
"vetusto", per contrapposizione ci dovrebbe essere uno "novello".
Qual' è?
 

iulius

Forumer storico
Attenzione! Spegnere i motori. Ci sono degli impiccati in giro.
Uno da noi e due in America. Quelli americani hanno ancora
"il GAP al collo" ;)
Se i patterns NON verranno confermati
la corsa al rialzo proseguirà indisturbata.

NB. Su grafico a base costante di 5gg.
Non sono un guru.
 

Savicevic72

Forumer storico
Crisi: Sta arrivando la svolta? Azioni e Bond per evitare i rischi

(Tratto da corriere economia di lunedì 13 settembre)

Dalle azioni ai bond: ecco le ricette per investire al meglio nell’era del recupero stentato. La maggioranza degli operatori sposa l’idea della ripresa lenta, anche se il rischio della doppia recessione non è del tutto cancellato
 

Savicevic72

Forumer storico
La crisi vista dall’allievo del Premio Nobel Daniel Kaheman, specialista di finanza c

Terrance Odean (60 anni) Professore di Finanza alla Berkeley - California
L’umore di Wall Street rimarrà per un bel po’ sottotono. La nuova generazione di investitori ha imparato a caro prezzo la lezione dell’esuberanza degli anni 90 …il lato positivo è che nel lungo termine questa generazione otterrà risultati migliori
…Sto studiando le operazioni di trading degli investitori individuali di Taiwan negli ultimi 17 anni …la grande maggioranza perde soldi e solo l’1% ha guadagni costanti …
Perché? (Errori)
Comprano i titoli saliti o scesi molto …insomma ciò che luccica e attira la loro attenzione…
Non si rendono conto dei costi di trading (2 Pil di Taiwan)
 

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