Azionario - spx
Con otto fattori "market positives", otto neutrali e quattro "negatives", la conclusione e' che non c'e' ancora un segnale definitivo che il mercato abbia toccato la punta massima. Vediamo quali sono i catalizzatori principali positivi attuali.
- Tassi di interesse: il rendimento del decennale Usa potrebbe salire oltre il 4% (ora si trova al 3.85%). Un tasso del 4.00%-4.25% offrirebbe un ottimo punto di svolta per aumentare la competitivita' dell'azionario e produrre un tasso di interesse sui prestiti buono per la ripresa crescente del mercato immobiliare in un momento in cui i rendimenti dei dividendi azionari si sono quasi dimezzati e le tante case invendute si apprestano a rientrare nel mercato residenziale.
- Lavoro/Economia: un'espansione inferiore alle attese di nuovi posti di lavoro e il peso di tassi guida piu' alti in vista nel 2011 potrebbero tradursi in una diminuzione della fiducia dei consumatori, ridurre gli investimenti delle aziende e rallentare la ripresa economica nazionale nella seconda meta' dell'anno. Se da un lato le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate di recente, il report occupazionale del mese scorso e' stato lievemente migliore del consensus.
- Vendite al dettaglio: le guidance molto caute sulle attivita' del settore potrebbero indicare un'inversione di tendenza dopo la solidita' di febbraio-marzo. Ma i conti societari continuano ad essere superiori alle stime.
- Politica monetaria: in futuro potremmo avere una Fed meno colomba e piu' falco, sia a livello di parole che di fatti (tramite un incremento dei tassi). Ma anche se le vendite di asset sono telegrate, la politica della Fed per ora rimane assolutamente accomodante.
- Analisi tecnica: i titoli potrebbero continuare a rispondere freddamente alle notizie positive che giungono dal fronte macro e delel trimestrali, il che suggerische che una ripresa dei profitti aziendali e' gia' scontata nei prezzi. In particolare potrebbero cedere il passo finanziari e/o trasporti. I mercati nel resto del mondo non toccheranno nuovi massimi e potrebbero subire una nuova contrazione. Ma la maggior parte degli indicatori sotto il profilo tecnico che misurano l'ampiezza e il momentum dei listini sono ancora rialzisti.
- Mercato del credito: ultimamente si sta riscontrando un allargamento degli spread creditizi, ma in generale stanno migliorando e alcune cartolarizzazioni stanno prendendo forma.
- Commodity: i prezzi delle materie prime industriali potrebbero ridursi, mentre quelli delle altre commodity si stanno rafforzando.
Tra quelli negativi si annoverano invece:
- la crisi greca e la paura di un contagio, oltre ai problemi finanziari che porta con se', potrebbe pero' costringere all'imposizione di misure austere, anche in Usa, che implicheranno una crescita piu' bassa.
- il morale del mercato e l'esposizione istituzionale all'azionario si trovano su livelli che hanno in passato portato ad una correzione.
- la deflazione: potremmo riscontrare un mercato sempre piu' speculativo, dove il junk supera la qualita'. Tra l'altro e' da un po' che succede.
- l'impatto dei media sul morale e' negativo. Anche se la CNBC potrebbe organizzare un'altra festa in diretta per celebrare il mercato azionario, il settimanale Time dichiarare la morte degli orsi sulla sua copertina e mentre Fast Money continua a chiedere agli analisti quali azioni comprare (senza piu' menzionare quali invece vendere), visto che i listini da otto settimane seguono una traiettoria al rialzo c'e' da preoccuparsi. Le notizie sulla crisi del debito sovrano europeo poi di certo non aiutano.
Fattori neutrali sono invece:
- la situazione europea contrastante in ambito economico
- i fattori geopolitici: potremmo assistere ad una escalation delle tensioni o persino l'allarme di un altro attacco terroristico, ma non rappresenterebbero nulla di nuovo.
- la politica monetaria all'estero con un occhio di riguardo speciale ai mercati emergenti: e' probabile che le banche centrali mondiali inizino ad alzare i tassi di interesse, in particolare la Cina, seguendo l'esempio dell'India. Anche il Canada ha espresso l'intenzione di applicare una stretta monetaria.
- il protezionismo e le guerre di scambio commerciale: la situazione potrebbe aggravarsi, sopratutto sul fronte Cina-Usa, ma nulla e' ancora sicuro al momento.
- l'immobiliare: i prezzi delle case potrebbero calare nella stagione primaverile, ma le vendite di case - balzate nell'ultimo mese - fanno pensare al contrario.
- le aziende di Wall Street presto potrebbero annunciare un incremento delle assunzioni. Ma le societa' di risorse umane interpellate sinora stanno palesando un certo ottimismo, che pero' non viene ancora seguito dai fatti.
- Infine la sfida tra il Dr. Doom e i "ragazzi del sole splendente": Nouriel Roubini ci vede ancora nero, spingendo gli strategist e i money manager ribassisti ad agire di conseguenza. L'esempio Apple e' calzante: un analista dalle cattive intenzioni (forse il nuovo Henry Blodgett - un ex guru della finanza che speculo' durante la bolla Internet e venne accusato di frode) potrebbe alzare il suo target di 12 mesi sui titoli della societa' di Cupertino sino a $375 per azione, spingendone un altro a rivedere le stime addirittura a $400. Ma sulla scia degli utili fiscali impressionanti registrati nel primo trimestre, gli analisti e le case d'affari non hanno fatto che alzare il prezzo obiettivo sui titoli Apple, per davvero. I titoli valgono $262.04.
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