Punturarsi come cavalli e adornarsi il ventre di catene dorate (fricchettoni) ballando con movimenti serpinei per elevarsi a icona pop.

C'è qualcosa che non si possa comprare con i soldi e c'è qualcosa che non centri, almeno apparentemente, con il sesso?
Doveva essere questo la premessa alla discussione che però ho preferito omettere.

A riguardo saranno stati scritti fiumi di parole. Ne aggiungiamo altre? Non ci sarebbe niente di male.Ma non ho voglia di discorsi da salottino, o perlomeno del solito salottino dai tempi lenti e dai discorsi garbati. Oggi il mondo corre veloce.. Oggi non ci si sballa più. Ci si dopa (doping) per essere overperformanti.-ma questo è poco più che un inviso del tema.

Visto che il tempo è quello che è mi sono chiesto se c'era già qualcosa di pronto, qualcosa che fosse già stato consegnato alla storia, sempre per il lettore del 2322, che potesse fornire una risposta.

E questo qualcosa penso sia la videoclip della canzone kiss di Prince, come dicevo nel primo post, venutami casualmente in mente stamattina.
 
Adesso che sono passati molto anni e possiamo guardare con occhi diversi, o non annebbiati, cosa possiamo dire di Prince ?

Mulatto, piccolo, gambe corte e testa grossa (tipo Bratz), baffetto spelacchiato assetato di testosterone.
Icona sexy del pop di allora, si certo gran dote canora ma oggi coi canoni di bellezza alla Big Jim non so se lo avessimo visto alla ribalta.

Un mostriciattolo, un gobblin. Anzi no un freak: un dissociato parola attualmente quasi abrogata che preferiamo sostituire con disagiato o peggio disadattato.
Prince era un diverso e lo si vedeva subito, amorevolmente diverso.
Oggi nemmeno i disabili sono diversi, figuriamoci chi si trova fra la normalità psicofisica e la disabilità menomata, chiamiamoli così i grigi. Mannò c'è già la parola. Freak e basta.

I freak erano talmente belli per le loro differenze a tal punto da essere accettati per quello che erano. Dei non violenti la cui protesta per il dissociarsi sfogata in un vestiario bizzarro. I frikkettoni del titolo appunto, termine che nell'immaginario collettivo ha poi cambiato significato. Altro che vernice sui quadri per protesta.

Quanta protesta e dissociazione al convenzionale c'era in quella catenina al basso ventee di Prince, nel video?
 
Se è facile pensare che nessuna vincita a chissaquale lotteria potrebbe trasformarci ne in Prince ne nella sua compagna e nemmeno la brutta compia di uno dei due, meno facile risulta pensare che con lo studio e i soldi si possa raggiungere il livello d'arte del sceneggiatore e scenografo della clip.

La parte centrale del video inizia con la chitarrista che si toglie dalla scena alzandosi in piedi e lo si nota poco, mandando un bacio prima di uscire. Subito dopo si aprono le porte opache come fosse un sipario. Lei è sempre coperta da un velo. Da Madonna nera? Poi lei fa una spaccata e lui le balla sopra senza toccarla. Alla fine si alzano e ballano in modo sincrono quasi empatico. In tutto il video i due al massimo si sfiorano e non hanno contatti decisi come in altri balli e balletti. Una danza fra pavoni.
 

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