Adesso che sono passati molto anni e possiamo guardare con occhi diversi, o non annebbiati, cosa possiamo dire di Prince ?
Mulatto, piccolo, gambe corte e testa grossa (tipo Bratz), baffetto spelacchiato assetato di testosterone.
Icona sexy del pop di allora, si certo gran dote canora ma oggi coi canoni di bellezza alla Big Jim non so se lo avessimo visto alla ribalta.
Un mostriciattolo, un gobblin. Anzi no un freak: un dissociato parola attualmente quasi abrogata che preferiamo sostituire con disagiato o peggio disadattato.
Prince era un diverso e lo si vedeva subito, amorevolmente diverso.
Oggi nemmeno i disabili sono diversi, figuriamoci chi si trova fra la normalità psicofisica e la disabilità menomata, chiamiamoli così i grigi. Mannò c'è già la parola. Freak e basta.
I freak erano talmente belli per le loro differenze a tal punto da essere accettati per quello che erano. Dei non violenti la cui protesta per il dissociarsi sfogata in un vestiario bizzarro. I frikkettoni del titolo appunto, termine che nell'immaginario collettivo ha poi cambiato significato. Altro che vernice sui quadri per protesta.
Quanta protesta e dissociazione al convenzionale c'era in quella catenina al basso ventee di Prince, nel video?