PUO' DARSI CHE NON SIATE RESPONSABILI PER LA SITUAZIONE iN CUI VI TROVATE, MA

DANY1969

Forumer storico
LO DIVENTERETE SE NON FATE NULLA PER CAMBIARLA (Martin Luther King) :-o
Buongiorno famiglia :)
Aspetti che sia notte. Piazzi la macchina fotografica. Prendi una pila e, nel cielo, scrivi il tuo nome (al contrario per l'effetto specchio e spostandoti leggermente per ogni lettera ). Questo è il risultato... si vede la scritta, ma non lo scrittore :-o:eek::eek::eek:
 

Allegati

  • DSC_0617.jpg
    DSC_0617.jpg
    177,8 KB · Visite: 361
LO DIVENTERETE SE NON FATE NULLA PER CAMBIARLA (Martin Luther King) :-o
Buongiorno famiglia :)
Aspetti che sia notte. Piazzi la macchina fotografica. Prendi una pila e, nel cielo, scrivi il tuo nome (al contrario per l'effetto specchio e spostandoti leggermente per ogni lettera ). Questo è il risultato... si vede la scritta, ma non lo scrittore :-o:eek::eek::eek:

Bello.
Ci vuole l'otturatore sempre aperto però (cosa che la mia macchinetta non fa :tristezza: )
 
Buongiorno, pensiero del mattino ...sempre attuale.

«Che ***** avete vinto? A Napoli non funziona un *****. C’è solo il calcio. Allora ringraziatemi».

napoli-de-laurentiis.jpg

Aurelio De Laurentiis (24 maggio 1949), presidente del Napoli dal 2004
Agitò le mani, si voltò e percorse quel non così lussuoso tappeto rosso imprecando, inquadrato in piano americano: «Siamo delle teste di cazzo». Poi, riprese la corsa ma si girò ancora una volta: «Voglio ritornare a fare il cinema, siete delle merde». Era furente: «Mi vergogno di essere italiano» aggiunse, trafelato, a un cronista con il taccuino in mano.
 
Solo l’ipocrisia dei benpensanti è peggiore dell’evasione fiscale.
Quando si parla di frodi all’erario, di furbetti che evadono, di tasse troppo alte o non pagate, in Italia la tentazione insopprimibile è di buttarla nel moralismo più dozzinale.

Indignarsi tanto (sacrosanto!) e riformare poco è il modo migliore per lasciare tutto così com’è.
Almeno fino a ieri quando Stefano Fassina, vice ministro del governo Letta, capofila dell'anima socialdemocratica del Pd, se ne è uscito a sorpresa con una frase («in Italia esiste una evasione fiscale di sopravvivenza») che a sinistra ha fatto scalpore (leggi gli strali del gran capo della Cgil Susanna Camusso e gli imbarazzi di molti colleghi di partito) e a destra ha scatenato per lo più ironie («Se l'avesse detto Berlusconi...»).

Per gli osservatori neutrali il ragionamento di Fassina è la rottura di un tabù a sinistra, dove ancora la cultura dominante è liquidare il "nero", di cui siamo con la Grecia i campioni insuperabili, come una malattia che ammorba un pezzo di Italia gretta e impermeabile al bene comune.
L'evasione è giustamente così scandalosa che viene facile, con un debito pubblico del genere sul groppone, metterla al centro di ogni agenda politica (di destra, centro e sinistra).
Mancano risorse? Recuperiamole dalla lotta all’evasione, è il mantra diffuso di tutti gli ultimi governi e persino tra le categorie economiche.
Tutti d’accordo a parole, ma stradivisi un secondo dopo perchè in realtà manca la condivisione sulle ragioni storiche di tutto questo "nero" che circola nelle vene di un Paese da sempre refrattario allo stato esattore - nemico secolare da gabbare -, incarnato dai troppi stranieri che ci hanno dominato.
Finchè non si chiarisce questo punto, difficilmente faremo passi avanti sulla lotta all'evasione.
L’Italia del Dopoguerra è infatti un Paese che fonda il proprio accumulo di benessere su una strana costituzione immateriale: un settore pubblico sterminato e inefficiente usato da ammortizzatore sociale – uno stipendio sicuro a tutti pur di alimentare il circuito dei consumi - ; un settore privato, artigiano e di piccolissima industria spina dorsale del Paese a cui si concede, quasi a compensazione, il vizietto dell’evasione. Col tempo la prassi degenera da Nord a Sud: il piccolo “nero” di provincia si fa grande evasione, se non elusione, coinvolgendo fette sempre più larghe di popolazione. Dai “giovani” pensionati ai doppiolavoristi del pubblico impiego e delle grandi aziende private, dagli studenti che lavorano a nero nei locali alle casalinghe che fanno i mestieri o il babysittering fino agli insegnanti che danno lezioni private.
Finché il patto improprio ha funzionato ha prodotto ricchezza per tutti, senza che nessuno muovesse un dito per denunciare l’imbroglio. Poi con l’ingresso in Europa e la concorrenza globale il Bengodi è finito. La crisi mondiale ci restituisce un Paese in mutande, con 100 e passa miliardi di evasione fiscale, un settore pubblico elefantiaco e un debito pubblico fuori controllo.
Per questo la frase ad effetto di Fassina è importante e non va banalizzata.


Leggi il resto: L?evasione fiscale e l?ipocrisia dei benpensanti | Linkiesta.it
 
Certo parlamentarismo demagogico e deteriore pare infatti oggi l’unico rifugio per movimenti privi di vera e propria cultura politica.
Capiremmo (anche se non condivideremmo) se M5s e Sel opponessero l’argomento della sacralità o intangibilità della Costituzione, oppure ancora della centralità del Parlamento come ai tempi del Pci e della Dc.
Ma gli argomenti invocati da questi pallidi neoconservatori denotano una sconcertante povertà culturale. M5S e Sel sostengon o infatti che il Ddl costituzionale rallenterebbe l’approvazione della legge sull’omofobia o sul finanziamento pubblico dei partiti.
Ma come si fa a mettere sullo stesso piano la riforma di istituzioni che regolano la Repubblica da 65 anni con provvedimenti che – sia detto con tutto il rispetto – toccano solo marginalmente la vita della nostra società?
L’omofobia, ad esempio, non è certo al vertice delle emergenze nazionali. Evidentemente, al di là di certi nuovismi di maniera, ci troviamo di fronte a progressivo impoverimento culturale e di certo, diffuso analfabetismo di ritorno, proprio di chi, usando in modo compulsivo iPad e tablet ha perso evidentemente l’abitudine (e, in qualche caso, senza averla nemmeno acquisita) di sfogliare ogni tanto qualche libro.
 
Questo è un bel coltello cadente .....da monitorare.
 

Allegati

  • STMICROELECTRONICS.png
    STMICROELECTRONICS.png
    18,4 KB · Visite: 423
Sempre a monitor, anche se i rimbalzi sono poca cosa e diventa pericoloso non prenderli
 

Allegati

  • LANDI RENZO S.P.A..png
    LANDI RENZO S.P.A..png
    18 KB · Visite: 465
Titolo: EUROPEAN MORNING BRIEFING: 30 luglio 2013
Ora: 30/07/2013 08:39
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Le piazze europee dovrebbero aprire in leggero rialzo. I
future su Bund e Gilt scambiano sulla parita'. Il prezzo spot dell'oro e
il future sul Wti sono in ribasso.

Mercati azionari
I listini azionari del Vecchio Continente dovrebbero aprire in leggero
rialzo, ma il trend puo' essere molto variabile durante l'intera seduta di
scambi con gli investitori che sono in attesa dei meeting delle Banche
centrali e i dati macroeconomici significativi degli Stati Uniti attesi
per la seconda meta' della settimana. "Un aspetto interessante in questi
giorni e' che i mercati continuano ad aprire al rialzo per poi scendere
dai massimi della giornata", afferma Richard Perry, market strategist di
Central Markets. "I listini azionari sono ancora in un range di mercato
equo, tuttavia gli eventidella settimana potrebbero portarci al di fuori
di questo range", sostiene Chris Beauchamp, analista di IG.

Valute
Il cambio euro/usd continua a scambiare all'interno del range
1,3220-1,3300 e si vedranno movimenti maggiori a partire dalla seconda
meta' della settimana con la "riunione del Fomc, della Banca centrale
europea e della Bank of England, e con i dati sui payroll Usa e i Pmi del
settore manifatturiero", afferma Mike Jones strategist di Bnz currency. "I
dati macroeconomici veramente importanti" sono piu' avanti nella
settimana, pertanto "gli investitori non vogliono assumere posizioni
significative sui mercati valutari", dichiara Ankit Sahni,
foreign-exchange strategist di Nomura. "Sono tutti in attesa", sostiene
Alvise Marino, currency strategist di Credit Suisse, aggiungendo che il
Fomc e' "l'evento chiave della settimana". "Probabilmente assisteremo ad
una inversione dei trend" valutari delle ultime settimane "perche' i
mercati questa volta dovrebbero interpretare piu' da falco i commenti del
Fomc", conclude Marino.

Titoli di Stato
I future sui Bund e sui Gilt con scadenza a settembre scambiano sulla
parita'. Il derivato sul decennale tedesco e' bloccato nel range tra il
minimo della scorsa settimana a 142,16 e la soglia di resistenza di
142,75, afferma Francis Bray, strategist di Dow Jones Technical. Secondo
l'esperto, nelle sedute successive e' piu' probabile un trend ribassista
del Bund e nel caso in cui il derivato sulla carta tedesca dovesse
scendere sotto i 142,16 e' probabile che il future raggiunga i 141,59 o
anche il minimo del 5 luglio a 141,39.

Petrolio
Il future sul Wti con scadenza a settembre scambia sui 104 usd/barile.

Oro
Il prezzo spot del metallo prezioso e' in calo a 1.325,15 usd/oncia.
red/est/mpr
(fine)
MF-DJ NEWS
3008:39 lug 2013
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto