QUANDO LEI SI TRASFORMO' IN FARFALLA, I BRUCHI NON PARLARONO DELLA SUA BELLEZZA, MA DELLE SUE

Ecco il classico esempio di notizia falsa.

Il giornalaio di turno pagato da chi non è al governo che cerca di intortare il popolo bue.

Gli aumenti delle utilità vengono decisi dall'Autorità
(personalmente abolirei tutte le autorità create in questi anni che altro non servono se non a creare stipendi per trombati dalle elezioni)
e non dal governo. E' dallo scorso anno - governo pidioti - che le tariffe stanno aumentando senza giustificazioni valide,
se non la chiusura temporanea per manutenzione delle centrali nucleari francesi.

Vi sembra che in Italia ci sia stato un boom di nuove aziende che consumano milioni di kilovattore ?
....a me no...anzi, le aziende vengono chiuse e non create.......quelle che si chiamano "aziende con dipendenti",
non le società monopersonali che imperano in questo periodo.


"Alla faccia del cambiamento dei cinquestelle.
A prima vista questa folle manovra è buona solo a metterlo in tasca ai cittadini.

Lo dimostra il fatto che proprio da domani aumentano luce e gas.
Ovvia, con un aggravio per l'elettricità del 7,6% e per il gas del 6,1%.
Un aumento delle tariffe energetiche che peserà, e di molto, sui conti delle famiglie, oltre che delle imprese ovviamente.

Nel 2018 le famiglie hanno subìto un aumento delle bollette importante,
al punto che da inizio anno le tariffe del gas sono rincarate complessivamente del +13,6%, quelle della luce del +11,4%"
 
"La mia opinione è che i principi di equilibrio del bilancio e di sostenibilità del debito pubblico,
a prescindere dal fatto che siano scritti nella Costituzione e nel fiscal compact,
siano linee guida che qualunque governo responsabile deve tenere da conto.
Questi principi non impongono, tuttavia, di rinunciare a esprimere una politica economica
e di finanza pubblica interpretando i bisogni dei cittadini in base ai differenti cicli economici".

"Già da lunedì riunirò a Palazzo Chigi la cabina di regia per avviare il piano di investimenti
e il piano di ammodernamento delle infrastrutture. Sono fiducioso che gli investitori,
che guardano a prospettive di medio e lungo periodo, troveranno molto conveniente investire in Italia,
anche perché il nostro Paese, anche più di molti altri Paesi europei, offre il valore aggiunto di un solida stabilità politica".
 
dove sono i buonisti ???? E le attiviste dei diritti ??????

Il mondo è brutto perché è vario.
Mentre nell'Occidente ammorbato dal «politicamente corretto» di derivazione sessantottina
si imbastiscono processi contro adulti purché celebri per atti di libertinaggio compiuti in età adolescenziale magari quarant'anni prima,
nel Medio Oriente asfissiato da una religione sessuofobica se mai ce n'è stata una
si ammazzano a fucilate giovani belle ed esuberanti perché di costumi liberi.

Da un eccesso all'altro insomma, con il punto in comune dell'uso di un plotone di esecuzione.

Veramente tragica e simbolica è stata la fine di Tara Fares,
ventiduenne modella irachena famosa per la sua scenografica bellezza
e per il suo stile di vita flamboyant, unito a un coraggioso attivismo per i diritti femminili:
un mix che l'aveva fatta diventare una star di Instagram con quasi tre milioni di follower.

Tutto questo avveniva però in Iraq, un Paese dove maschilismo e tradizionalismo islamico
si mescolano altrettano pericolosamente e dove l'uccisione di giovani attiviste è cosa frequente:
appena due giorni prima era toccato a Soad al-Ali, organizzatrice di manifestazioni anti governative
nella città meridionale di Bassora, e ieri è stato il turno di Tara.

Che fedele al suo personaggio stava guidando per i viali della capitale irachena Bagdad,
i suoi famosi capelli al vento, la sua Porsche decappottabile bianca con sedili rossi.

Un commando di uomini armati le ha sparato tre colpi mortali e ha così posto fine alle sue «provocazioni».

Nel quartiere di Camp Sarah, dove è avvenuto l'agguato, chi la aspettava armi in pugno odiava evidentemente il suo stile di vita,
le foto audaci che pubblicava sui social e che evidenziavano i suoi tatuaggi, le mutevoli tinture della sua chioma,
i suoi abiti che in nulla si conformavano con i cliché punitivi della «modestia» che l'islam impone alle donne.

Voleva altrettanto evidentemente lanciare un messaggio: adeguatevi o pagherete con la vita.

E ora che Tara è morta ammazzata e che per lei è purtroppo già il tempo delle considerazioni post mortem, viene spontaneo un raffronto.

Tra ciò che ha detto Ahmad al-Basheer, comico iracheno che dopo aver subito minacce di morte dallo Stato islamico
è dovuto scappare in Giordania («Chiunque trovi scuse per chi uccide una ragazza solo perché ha deciso di vivere
come la maggior parte delle altre ragazze del pianeta è complice del suo omicidio»)
e quanto sostengono certe «femministe» che difendono il «diritto» delle donne musulmane a girare velate in Europa in nome dell'identità.

Che dovrebbero trovare un po' di coraggio e difendere semmai i diritti delle musulmane fuori dall'Europa.
 

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