Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

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siamo alle solite...


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saluti buon week end

:ciao:
 
Oggi saranno diffusi i PMI Europei per il settore dei servizi. Il consenso è per un ulteriore miglioramento e, se ci dovesse essere un'altra sorpresa al rialzo (dopo quanto accaduto a inizio settimana per il settore manifatturiero), probabilmente saranno rivisti, al ribasso, i rischi di una recessione a livello europeo. L’indice PMI composite, che dovrebbe essere a 50.4 per gennaio, potrebbe tornare a segnalare un economia in espansione per la prima volta in 5 mesi.
In questo contesto sicuramente resteranno ben supportati gli asset rischiosi, anche per le imminenti iniezioni di liquidità dell’ECB (28/2) e per il nuovo probabile taglio dei tassi a marzo (supportato dal continuo rallentamento della crescita di M3 e dall’esito dell’ultimo bank lending survey).
Analizzando la giornata di ieri, in America cresce la produttività e scendono i jobless claims. Il premier Cinese Wen starebbe considerando un maggior coinvolgimento nell’EFSF / ESM dopo un incontro con la Merkel. Bernanke, oltre ad aver reiterato il proprio approccio dovish nell’usuale testimonianza al Congresso, è stato più ottimista del solito nell’analisi delle prospettive per l’economia americana, ma al tempo stesso non si nasconde ddicendo che “the pace of economic recovery had been frustratingly slow” e che “the sluggish expansion has left the economy vulnerable to shocks”.
Oggi non farm payrolls: i nostri economisti stimano un valore di +120 contro un consenso del mercato a +145. Il tasso di disoccupazione US dovrebbe stabilizzarsi all’8.5%. Val la pena ricordare che se il tasso di partecipazione fosse pari a quello pre-crisi, l’unemployment rate sarebbe in doppia cifra.
Ieri aste Spagnole e Francesi. Meno spettacolari del solito le prime, con un po’ di debolezza post asta. A questo punto il tesoro Spagnolo ha emesso il 23% del taret dell’anno (era il 13% un anno fa) e questo mette il paese in una situazione di forza relativa (per fare un paragone, l’Italia ha emesso il 10% del proprio target per il 2012 ad oggi). Il contrario in Francia, con qualche concessione pre-asta che ha permesso un rally dopo l’allocazione dei titoli. Perdono terreno i paesi core, soprattutto lungo la “pancia” della curva (molto cari i titoli in quell’area), mentre il differenziale 10y OAT/Bund stringe ai minimi del 2012. molto bene il portogallo, con tassi in discesa e curva che dis-inverte marcatamente (60bp in un giorno), nonostante rimanga fortemente invertita.
Passando alla curva italiana, “big squeeze” sui BTPS in area 1-2 anni. Molto bene il nuovo CTZ 01/14.
Probabile continui il trend di compressione degli spread, almeno per il prossimo mese o due.
Qualche perplessità sul mondo dei repo…studi di Fitch (fonte FT): sotto analisi l’uso di “bundled debt”, qualcosa di simile ai CDO e comunque titoli reimpacchettati, sono sempre piu’ utilizzati nelle operazioni di repo, e sono tornati a livelli pre crisi del 2008. da monitorare..
 
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