ROMA (MF-DJ)--"Certamente negli anni passati
i greci hanno commesso tutti gli errori possibili e immaginabili, da una spesa pubblica vertiginosa e clientelare ai conti truccati dati all'Unione Europea. Detto cio', pero', la questione greca poteva essere risolta gia' qualche anno fa, con meno soldi e meno traumi. Nel 2010 Obama intervenne sull'argomento ma non ci fu niente da fare: la Merkel fu irremovibile. Il fatto che, di rinvio in rinvio, adesso alla stretta non si esita a mettere un Paese come la Grecia in queste condizioni (l'alternativa e' fra due tipi di catastrofi, una meno grave, l'altra piu" grave, ma sempre di catastrofi si tratta) e' ragione di riflessione e anche di polemica".
Lo scrive su facebook Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, aggiungendo che "il dubbio e' se queste ricette di lacrime e sangue risolvono i problemi o non finiscano per aggravarli. Sta di fatto che comunque, dopo la cura, la Grecia sara' in ogni caso in condizioni difficilissime".
"A questo punto si pone un problema per il Pdl e per l'Udc-terzo polo: va benissimo ricordare in ogni occasione il riferimento al Ppe, ma e' venuto anche il momento che si apra un confronto politico all'interno del Ppe per cio' che riguarda proprio gli indirizzi dei partiti che ne fanno parte nei confronti dell'Ue - prosegue -. Crediamo che la richiesta sia legittima. Il Ppe non e' il Pcus. E quindi dovrebbero esserci le sedi per aprire un dibattito politico sugli indirizzi di fondo dell'Unione Europea. Se i partiti internazionali non servono a questo, non si capisce a che cosa servano".
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Quello che sta accadendo adesso in Grecia, quello che e' accaduto nei mesi passati, in forme meno drammatiche, ma comunque assai serie in Irlanda, Spagna, Portogallo e anche in Italia dovrebbe essere materia di una riflessione effettiva per tutti", conclude Cicchitto. red/gug
(END) Dow Jones Newswires
February 13, 2012 06:34 ET (11:34 GMT)

Idem come sopra anzi con questo sogno di guidare una metropolitana impazzita.

