Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1 (4 lettori)

Stato
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unlui

Cymbius !
Francia: debito pubblico oltre il previsto, 85,4% nel 2011

Confermate le previsioni di deficit

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 21 giu - Il debito
pubblico della Francia sara' maggiore del previsto,
arrivando quest'anno all' 85,4% del Pil e all'86,9% nel
2012. Lo riferisce l'Afp. Inizialmente, il Governo puntava a
un debito pari all'84,6% nel 2011 e all'86% l'anno prossimo.
L'Istituto nazionale di statistica (Insee), tuttavia, a
maggio ha rivisto i dati del 2010 all'82,3% dalla precedente
stima dell'81,7%, il che comporta una revisione al rialzo
per gli anni successivi. Il debito dovrebbe cominciare a
scendere nel 2013 all'85,6% per stabilirsi all'84,1% nel
2014, in base al rapporto preparatorio al dibattito di
orientamento sulle finanze pubbliche, previsto la prossima
settimana in Parlamento. Il Governo d'altro canto conferma
gli obiettivi di riduzione del deficit pubblico, che
dovrebbe scendere dal 7,1% toccato lo scorso anno al 5,7%
quest'anno, al 4,6% nel 2012 e al 3% - il livello
autorizzato dai trattati europei - nel 2013, per scendere
poi al 2% nel 2014.
Red-gli-

(RADIOCOR) 21-06-11 12:52:48 (0180) 3 NNNN
:cool::V:-o
 

Novenove

Moderator
ecco chi andiamo a salvare......

A
proposito di austerity, di riforme e di tagli, da dove potrebbe iniziare la Grecia per guadagnarsi i nuovi aiuti promessi dall’Europa entro la metà del mese prossimo? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Basti dire, come già sanno tutti, che di 4,2 milioni di lavoratori (poco più di un terzo della popolazione totale) ben 750 mila sono dipendenti dello Stato. Facile è anche rispondere che sforbiciare i numeri è un conto, le persone è un’altro. Anche se poi si viene a sapere, tanto per fare un esempio, che in Grecia alcuni dipartimenti dell’Amministrazione pubblica vantano un sicuro primato mondiale, ben 50 autisti per ogni auto blu. Ecco, incominciamo da qui, verrebbe da dire.
Certo anche loro dovranno pur mangiare, ma che fanno durante il giorno? Probabilmente si incontrano alla bocciofila con i giardinieri dell’ospedale Evagelismos, uno di più grossi e importanti di Atene. Di fronte al grosso edificio che ospita malati e reparti vari c’è un giardino con qualche pianta e aiuola. I maligni dicono che ci sono sì e no quattro arbusti. Forse è esagerato ma non si tratta sicuramente del Central Park di New York. Ebbene, perché le aiuole sian sempre fiorite e gli alberi ben curati, l’amministrazione pubblica ha assunto 45 giardinieri, sempre pronti a intervenire per tagliare una foglia di qua o estirpare afidi e cocciniglie di là. E questo, è bene sottolinearlo, nonostante l’ospedale chiuda regolarmente i suoi esercizi annuali in rosso.

Non saranno stati 45 giardinieri a mandare in rovina la Grecia e nemmeno quelle 40mila pensionate che ricevono mille euro al mese a vita solo per essere figlie nubili di funzionari statali deceduti. Tanto per non avere dubbi Atene ha deciso di limitare il privilegio solo a quelle che non hanno ancora compiuto 18 anni, che tanto nubili lo sono quasi sicuramente. Ma sia ben chiaro che chi ha già il vitalizio, mica gli vien tolto, i diritti acquisiti non si toccano. Né si toccano i diritti di quelle 600 categorie professionali, di “professioni stancanti”, che vanno in pensione a 55 anni se sono uomini, a 50 se sono donne. Si parla di parrucchieri, perché sforbiciare non è facile (lo sanno appunto molto bene ad Atene), musicisti di strumenti a fiato, perché suonare il piffero mica è da tutti, o presentatori televisivi (da noi sarebbero tutti in pensione). Mica si parla di minatori.
Il guaio è quando muore il congiunto e non si percepisce più il suo prezioso vitalizio. Ma anche qui c’è il rimedio. Almeno 4500 degli sfortunati si sono, fortunati loro, dimenticati di comunicarne il decesso cosicché hanno continuato a percepire i 16 mila euro che spettavano al defunto. La memoria l’hanno ritrovata solo quando lo Stato si è risvegliato dal letargo e ha ritrovato un po’ di dignità: «Stiamo investigando su 9 mila centenari che percepiscono la pensione» disse a inizio giugno il ministro del Lavoro Luka Kasteli. Forse qualcuno di loro è morto, aggiunse.

Ma allora dove tagliare? Trentamila euro di debito pro capite (per una popolazione di 11mila persone) arriveranno da qualche parte. Si dice, per tornare agli ospedali, che il materiale comprato dagli istituti greci costi 400 volte quello comprato da quelli britannici. Eppure non risulta che nelle sale operatorie di Atene si usino bisturi d’oro. E non solo gli ospedali, lo stesso vale per altri istituti e uffici. Ne esiste uno, ad esempio che funziona ininterrottamente dall’inizio del secolo scorso, nato per sorvegliare le meraviglie del lago Kopais. Percepisce fior di euro dallo Stato ogni anno. Peccato che il lago Kopais si è seccato nel 1930 e da 81 anni di meraviglioso c’è soltanto l’ozio di chi lavora in quell’istituto.

Sarà che un greco su quattro non paga un centesimo di tasse. Sono calcoli dello stesso ministero greco del Lavoro, mica della Merkel. E allora che si fa? Il taglio del 20 per cento degli stipendi dei funzionari, quello del 10 per cento delle pensioni di anzianità, l’aumento delle tasse. Tutto inutile. Qui non c’è da riformare la Grecia, ma rifarla da capo, partendo dai greci stessi. Perfino gli allibratori la danno già per spacciata. La Stan James paga il “sì” al default greco 1,22, contro il 3,75 del “no”. Il fallimento è dato a 2, mentre l’uscita dall’euro è pagata 2,25. Hai voglia aiutare la Grecia.

 

marco_1962

Forumer storico
;)....la prima entratina long fatta sull 'unico titolo che al momento mi smuove qualcosa.....1/4 della posizione preso stamane:up:.... il restante vorrei metterlo intorno agli 11,5 ( se ci va :rolleyes::rolleyes:)...sta chiudendo infatti un sei mesi Up..di un ciclo annuale nato sul min di gennaio....solo 1/4 di posizione perche 'inteoria dovrebbe fare il suo minimo entro la meta' di luglio...ma nun vorria mai che partono senza aspettarmi:lol::lol::lol:

Lottomatica: titolo incrementa guadagni, +5,19%

...:up::up::up:..almeno siam partiti col piede giusto :lol::lol:

Io l'ho persa, l'unica volta che metto un ordine limitato il titolo non pullbecca...

Va beh, un po' ne ho... vedremo più avanti.
 

kuelo

C'e' grosssa crise...
Misa che te devo fa un disegno... :rolleyes: hai presente un trend debole ribassista con l'indice che oscilla all'interno di un canale discendente ma che perde pochi punti percentuali all'anno.. la distruzione del day trading e della volatilità... del culto dell'equity per i money manager e del casino per i gamblers.. qualcosa di mai visto insomma.. :D dopo qualche anno cosi si che il mercato raggiunge valori interessanti...... :-o mi piacciono gli scenari improbabili...

no GIPA;)..e' chiarissimo ;)...guarda che io aspetto solo di vedere dove chiude sto mensile..che se va male -male...qui ci comincerebbe a stare il 4 anni ciclico al ribasso( quindi una lenta agonia..un po come quella che dici tu...e una cosa che avevo messo io tempo fa ...poi la rimetto )....ma prima aspetto...ancora un po' ...voglio studiarmelo bene......e fateme magna in pace :-o:lol::lol::lol::ciao:
 

kuelo

C'e' grosssa crise...
Io l'ho persa, l'unica volta che metto un ordine limitato il titolo non pullbecca...

Va beh, un po' ne ho... vedremo più avanti.

calma , calma ..io messo solo un cippotto..il minimo relativo dovrebbe farlo entro la meta' di luglio...sui 11,5 credo ....ma il cippotto oggi anvddav messo...;):ciao:
 

gipa69

collegio dei patafisici
Wave82May11.GIF
 
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DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
A
proposito di austerity, di riforme e di tagli, da dove potrebbe iniziare la Grecia per guadagnarsi i nuovi aiuti promessi dall’Europa entro la metà del mese prossimo? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Basti dire, come già sanno tutti, che di 4,2 milioni di lavoratori (poco più di un terzo della popolazione totale) ben 750 mila sono dipendenti dello Stato. Facile è anche rispondere che sforbiciare i numeri è un conto, le persone è un’altro. Anche se poi si viene a sapere, tanto per fare un esempio, che in Grecia alcuni dipartimenti dell’Amministrazione pubblica vantano un sicuro primato mondiale, ben 50 autisti per ogni auto blu. Ecco, incominciamo da qui, verrebbe da dire.
Certo anche loro dovranno pur mangiare, ma che fanno durante il giorno? Probabilmente si incontrano alla bocciofila con i giardinieri dell’ospedale Evagelismos, uno di più grossi e importanti di Atene. Di fronte al grosso edificio che ospita malati e reparti vari c’è un giardino con qualche pianta e aiuola. I maligni dicono che ci sono sì e no quattro arbusti. Forse è esagerato ma non si tratta sicuramente del Central Park di New York. Ebbene, perché le aiuole sian sempre fiorite e gli alberi ben curati, l’amministrazione pubblica ha assunto 45 giardinieri, sempre pronti a intervenire per tagliare una foglia di qua o estirpare afidi e cocciniglie di là. E questo, è bene sottolinearlo, nonostante l’ospedale chiuda regolarmente i suoi esercizi annuali in rosso.

Non saranno stati 45 giardinieri a mandare in rovina la Grecia e nemmeno quelle 40mila pensionate che ricevono mille euro al mese a vita solo per essere figlie nubili di funzionari statali deceduti. Tanto per non avere dubbi Atene ha deciso di limitare il privilegio solo a quelle che non hanno ancora compiuto 18 anni, che tanto nubili lo sono quasi sicuramente. Ma sia ben chiaro che chi ha già il vitalizio, mica gli vien tolto, i diritti acquisiti non si toccano. Né si toccano i diritti di quelle 600 categorie professionali, di “professioni stancanti”, che vanno in pensione a 55 anni se sono uomini, a 50 se sono donne. Si parla di parrucchieri, perché sforbiciare non è facile (lo sanno appunto molto bene ad Atene), musicisti di strumenti a fiato, perché suonare il piffero mica è da tutti, o presentatori televisivi (da noi sarebbero tutti in pensione). Mica si parla di minatori.
Il guaio è quando muore il congiunto e non si percepisce più il suo prezioso vitalizio. Ma anche qui c’è il rimedio. Almeno 4500 degli sfortunati si sono, fortunati loro, dimenticati di comunicarne il decesso cosicché hanno continuato a percepire i 16 mila euro che spettavano al defunto. La memoria l’hanno ritrovata solo quando lo Stato si è risvegliato dal letargo e ha ritrovato un po’ di dignità: «Stiamo investigando su 9 mila centenari che percepiscono la pensione» disse a inizio giugno il ministro del Lavoro Luka Kasteli. Forse qualcuno di loro è morto, aggiunse.

Ma allora dove tagliare? Trentamila euro di debito pro capite (per una popolazione di 11mila persone) arriveranno da qualche parte. Si dice, per tornare agli ospedali, che il materiale comprato dagli istituti greci costi 400 volte quello comprato da quelli britannici. Eppure non risulta che nelle sale operatorie di Atene si usino bisturi d’oro. E non solo gli ospedali, lo stesso vale per altri istituti e uffici. Ne esiste uno, ad esempio che funziona ininterrottamente dall’inizio del secolo scorso, nato per sorvegliare le meraviglie del lago Kopais. Percepisce fior di euro dallo Stato ogni anno. Peccato che il lago Kopais si è seccato nel 1930 e da 81 anni di meraviglioso c’è soltanto l’ozio di chi lavora in quell’istituto.

Sarà che un greco su quattro non paga un centesimo di tasse. Sono calcoli dello stesso ministero greco del Lavoro, mica della Merkel. E allora che si fa? Il taglio del 20 per cento degli stipendi dei funzionari, quello del 10 per cento delle pensioni di anzianità, l’aumento delle tasse. Tutto inutile. Qui non c’è da riformare la Grecia, ma rifarla da capo, partendo dai greci stessi. Perfino gli allibratori la danno già per spacciata. La Stan James paga il “sì” al default greco 1,22, contro il 3,75 del “no”. Il fallimento è dato a 2, mentre l’uscita dall’euro è pagata 2,25. Hai voglia aiutare la Grecia.

io son già inca.z.zato per i nostri e sentir che devo salvare anche quelli di altri...................

questi son tutti iscritti cgil...ancora devo capire come le altre due sorelle chiedon il taglio dei costi politici e loro no, anzi chiedono nuove tasse....

sarà mica che la loro imprese è lo Stato ?????????????????
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
A do stà la camusso quando se deve parlà di sti infamiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


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Di pensione si può morire?

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[FONT=%value]Provate a chiederlo ad Amato o a Sentinelli C'è il pensionato Inps più ricco d'Italia: 90 mila euro al mese. C'è l'onorevole (Luca Boneschi) che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà contare per tutta la vita su una pensione da deputato. C'è l'ex presidente del Consiglio (Giuliano Amato) che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31 mila euro al mese. C'è l'ex presidente della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro) che, oltre al non modesto vitalizio per l'alta carica ricoperta, incassa 4.766 euro netti al mese come ex magistrato, pur avendo svolto quell'attività per soli tre anni. E poi ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie, triple e quadruple pensioni: mentre al cittadino qualunque vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l'Europa insiste per allungare la vita lavorativa e i giovani non sanno se potranno avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d'oro mantiene i suoi privilegi, anzi se ne riserva sempre di nuovi. Tutto perfettamente legale, s'intende, ma con la differenza non trascurabile che nel caso delle superpensioni la legge viene applicata con sorprendente rapidità, mentre ci sono migliaia di comuni cittadini che attendono anni per vedere riconosciuti i loro diritti e nel frattempo vengono umiliati in modo intollerabile dalla burocrazia previdenziale. C'è tutto questo e molto altro nell'ultimo libro che Mario Giordano (Sanguisughe, edito da Mondadori) ha affidato alle stampe. Ne pubblichiamo alcuni stralci. di Mario Giordano[/FONT]


Il più ricco pensionato Inps d'Italia ha un nome che ai più non dirà nulla: si chiama Mauro Sentinelli. Qualcuno lo conosce? L'avete mai sentito nominare? Eppure prende 90 mila euro al mese di pensione. Avete letto bene: 90 mila euro. Avete letto bene: al mese.
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Per l'esattezza sono 1.173.205 euro l'anno (1 milione, 173 mila e 205 euro, virgola 15 centesimi, per di più). Sono oltre 2 miliardi delle vecchie lire[...]. Sessantaquattro anni, romano di nascita e di residenza, Sentinelli è un ingegnere elettronico, specializzato in telefonia all'università di Torino, con corsi di perfezionamento in Francia e a Chicago. Entrato in Sip nel 1974, ha percorso tutte le tappe della carriera telefonica fino a diventare direttore generale di Tim. Un bel cervello da teleselezione, sia chiaro. Ma, a differenza di tanti altri cervelli da teleselezione o non da teleselezione, gode di un vitalizio senza pari: infatti incassa precisamente 90.246,55 euro lorde al mese. Significa 3.008 euro al giorno. In altre parole: in 48 ore prende dall'Inps quello che un pensionato al minimo prende in un anno.
Per carità, Mauro Sentinelli, anche se non sta sulle copertine dei settimanali o non si vede in tv (o forse proprio per quello), è un bel personaggio.
2-img549112.jpg

Un tipo in gamba. Il suo curriculum è scintillante come la testa pelata del tenente Kojak: incarichi all'estero, incarichi in Italia, premi e onorificenze a gogò. Lo definiscono il «papà del Gsm». Ha creato, inventato, innovato nel campo dei cellulari. È stato lui, tanto per dire, a lanciare l'idea del servizio prepagato Tim Card, per il quale a suo tempo fu nominato «uomo marketing dell'anno». Nel 1999 è diventato Cavaliere della Repubblica, nel 2002 Commendatore, nel 2006 Grand'ufficiale. Nella sua carriera tutta telefonica, fra Sip,Tim e Telecom, una sola ombra: la rottura piuttosto brusca (e mai spiegata fino in fondo) nel 2005 con Marco Tronchetti Provera. Pare fosse finito anche lui nel mirino della security di Giuliano Tavaroli. «A Mauro Sentinelli, allora, fu consigliato di passare alla cassa e non farsi più vedere», ha scritto il Giornale. Sarà: ma se non doveva farsi più vedere, perché nell'aprile 2010 è stato richiamato in Telecom come consigliere d'amministrazione?
Nessuno l'ha mai saputo spiegare.
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Sul punto non ci sono certezze. [...] Ma probabilmente i 90.246 euro al mese, aggiunti al gettone di presenza Telecom, non devono sembrargli sufficienti: il 24 marzo 2009, infatti, si è fatto nominare anche amministratore unico di Ecotel International srl, società che si occupa di realizzazione software e consulenze informatiche. E nel giugno 2010 è diventato presidente del cda di Enertel Servizi srl, un'impresa che al momento risulta inattiva. Non male per un pensionato, no?
Del resto ne incontreremo tanti, in questo libro, di pensionati che uniscono un ricco vitalizio (magari percepito prima dei 60 anni) a numerosi, prestigiosi e ben retribuiti incarichi. Sia chiaro, fanno bene, finché se la sentono. Non violano la legge, esercitano un loro diritto. Eppure conoscere queste storie è fondamentale, se non altro per porsi alcune domande. La prima è la seguente: stabilito una volta per tutte che Sentinelli non fa nulla di irregolare e incassa esattamente quanto stabilito dalle norme, ci si può chiedere se quelle norme sono giuste? Mi spiego: i contributi versati dal manager nella sua vita lavorativa, per quanto alti, non saranno mai sufficienti a coprire l'esborso necessario per una pensione da 90 mila euro al mese per molti anni (glielo auguriamo). E dunque: chi paga la differenza? Magari qualche precario? O qualche giovane lavoratore che forse non avrà mai una copertura previdenziale?

[_] Ci sono in Italia 7 pensionati Inps che prendono più di 40 mila euro al mese, cioè oltre 500 mila euro l'anno. Due rappresentanti di questa segretissima lista dei Paperoni previdenziali li abbiamo già incontrati: sono Mauro Sentinelli, il più ricco d'Italia, e il re decaduto Vito Alfonso Gamberale, di cui abbiamo appena parlato, che si piazza per l'appunto al quinto posto. E gli altri cinque? Eccoli, ve li presentiamo uno per uno, in una specie di superclassifica show del vitalizio d'anzianità. La Top Five del vecchietto d'oro (vecchietto si fa per dire, poi: nessuno di loro ha ancora compiuto 70 anni...).
Il secondo pensionato Inps più ricco d'Italia è Mauro Gambaro: il suo vitalizio ammonta a 51 mila euro al mese (51.160,28 per l'esattezza), cioè 1.705 al giorno, cioè 665 mila l'anno. Novarese, 67 anni, ex direttore generale di Interbanca e dell'Inter FC, e ultimo presidente di Volare Group prima del suo fallimento, in seguito al crac della compagnia aerea Gambaro finì anche nei guai. Ciò non gli ha impedito di continuare a rivestire importanti cariche: oggi è senior advisor del gruppo finanziario K-Finance, amministratore unico della società di consulenza Gambaro & Co, consigliere di un'impresa di robot industriali, consigliere di una società per la compravendita immobiliare e consigliere di un'altra società per il commercio al dettaglio di mobili. Tutte attività che lo aiutano a sbarcare il lunario, andando, evidentemente, a integrare la pensioncina da 51 mila euro al mese: le compagnie aeree, si sa, possono anche fallire, l'importante è che restino in attivo i bilanci personali.
Al terzo posto, con 50 mila euro al mese (50.274,40 per l'esattezza), cioè 1.676 al giorno, cioè 653 mila l'anno, si classifica il calabrese Alberto De Petris, 68 anni, ex chief technical officer di Infostrada, ex amministratore di Stet Netherlands, dirigente della filiale francese di Telecom Italia e già consigliere della società francese di servizi per la comunicazione Jet Multimédia. Nonostante la sua carriera quasi tutta telefonica, la sua pensione d'oro non deriva dalla magica formula TT, quella che ha fatto la fortuna dei vari Gamberale, Chirichigno e Agnes. La sua, infatti, è classificata come «ex Inpdai». [...] Al quarto posto il manager imprenditore Germano Fanelli, mantovano, 63 anni, specialista della componentistica elettronica e dei semiconduttori: attività che gli ha procurato un vitalizio di 46 mila euro al mese (46.211,36 per l'esattezza), cioè 1.540 al giorno, cioè 600 mila l'anno. La ricca busta paga Inps non gli ha impedito, però, di assumere fra il 2008 e il 2010 l'incarico di presidente o di consigliere d'amministrazione di ben 10 (leggasi dieci) diverse società, dalla Banca Galileo alla MetaSystem (fabbricazione di tubi e valvole), dalla Octo (fabbricazione computer) alla Phen Solar (produzione di energia elettrica). Poi dicono che da pensionati ci si annoia.
Al sesto posto, subito dopo Gamberale (quinto), si piazza Alberto Giordano. Viterbese, 70 anni, impiegato alla Cassa di Roma, ha percorso tutte le tappe della carriera interna all'istituto fino a diventare vicedirettore generale. Quando nacque Capitalia ne assunse la carica di condirettore generale. Attualmente è presidente di Aspra Finance, una società di intermediazione finanziaria, e consigliere di Fineco. Ma, soprattutto, è un pensionato d'oro, dal momento che il suo vitalizio mensile ammonta a 42 mila euro (42.245,67 per l'esattezza), cioè 1.408 al giorno, cioè 549 mila l'anno.
E infine al settimo posto compare un altro personaggio piuttosto noto alle cronache finanziarie: Federico Imbert, napoletano, 60 anni, già responsabile per l'Italia di JP Morgan, divenuto quasi una star ai tempi dell'opa su Telecom di Colaninno e poi banchiere di riferimento della filiera bresciana di Emilio Gnutti e molto vicino anche a Salvatore Ligresti. Oggi è il legale rappresentante in Italia di Credit Suisse, carica che esercita da «povero» pensionato, ovviamente. Povero si fa per dire, dal momento che il suo assegno mensile ammonta a 41 mila euro (esattamente 41.521,20), cioè 1.384 al giorno, cioè 539 mila l'anno. [...]


 
Stato
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