16:41 - ###Eurozona: obiettivo resistere sette settimane - LETTERA DA BRUXELLES
di Antonio Pollio Salimbeni
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 27 lug - Resistere
sette settimane. Fino a quando la Corte costituzionale
tedesca emettera' il verdetto sulla "legalita'" (per la
Germania) del fondo anti-crisi Esm (European stability
mechanism), che sostituira' l'attuale Efsf (European
financial stability facility). L'esito dei ricorsi resta
avvolto nell'incertezza e in questa fase piu' c'e' incertezza
e piu' si rischia di non arrivare al 12 settembre nelle
condizioni in cui l'Eurozona si trova adesso. Cioe' con 17
Stati membri di cui 3 salvati e commissariati (Grecia,
Irlanda e Portogallo), uno da salvare come i precedenti
(Cipro), uno da salvare per ora a meta' (la Spagna per il
sostegno alle ricapitalizzazioni bancarie), due da sostenere
sul mercato dei bond se la spirale degli spread non venisse
interrotta (Spagna e Italia). Le condizioni potrebbero
essere peggiori.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 27 lug - Ecco perche'
il presidente della Bce Mario Draghi ha deciso di dare il
segnale ai mercati di mobilitazione straordinaria, pronto a
tutto pur di mantenere integro il quadro attuale dell'unione
monetaria. Occorre fare attenzione al calendario delle
prossime settimane perche' tra le condizioni poste da Draghi
per permettere alla Bce di agire (sormontando le rigidita'
della Bundesbank) c'e' n'e' una molto precisa: l'autorita'
monetaria non puo' sostituirsi all'autorita' politica e quindi
i governi devono agire rapidamente per mettere in pratica i
buoni principi sanciti a fine giugno. E cioe' sorveglianza
bancaria accentrata alla Bce con sistemi comuni di garanzia
dei depositi e di 'risoluzione' (gestione ordinata dei
fallimenti con il carico del conto ad azionisti e detentori
di titoli), elementi solidi di 'unione di bilancio' ('fiscal
union'). Intanto c'e' la Grecia, con il difficile negoziato
in corso sull'attuazione del programma economico che durera'
per tutto agosto: un rinvio delle scadenze per nuovi tagli
di spesa e le riforme implicherebbe in prospettiva un
aumento dei prestiti. In questo quadro corrono ipotesi su un
nuovo intervento sul debito ellenico, questa volta a carico
di Bce e banche centrali nazionali che potrebbero assumere
una perdita di valore dei bond detenuti (30%). Dopo il
'PSI', 'private sector involvement', coinvolgimento del
settore privato, sarebbe l'ora dell''OSI', 'official sector
involvement', coinvolgimento del settore ufficiale, cioe'
pubblico. Ne ha parlato l'agenzia Reuters citando anonimi
funzionari Eurozona.
Poi ci sono Spagna e Italia per un eventuale intervento
sugli spread dei titoli sovrani. Forse durante l'estate. Poi
arrivera' settembre. Piu' o meno nei giorni attorno al 12,
potrebbe essere addirittura l'11 a Strasburgo, la
Commissione europea presentera' la proposta sulla
sorveglianza bancaria unificata nell'Eurozona. Se il Regno
Unito e qualche paese dell'Est non faranno sbarramento,
l'accordo sulla vigilanza bancaria puo' essere raggiunto in
4-6 mesi. Ma le difficolta' tecniche e soprattutto politiche
sono enormi, tanto che dalla Bce ci sono segnali del tipo:
meglio procedere lentamente piuttosto che fare le cose in
fretta e male perche' la banca centrale europea rischia di
rimetterci la reputazione. Esm e questione banche sono
strettamente legati: l'Esm non puo' ricapitalizzare
direttamente le banche se non c'e' la vigilanza unica.
Infine, piu' o meno attorno alla meta' di settembre si
conosceranno le cifre delle ricapitalizzazioni delle banche
spagnole. L'ipotesi massima emersa finora e' di 62 miliardi
ai quali dovra' essere aggiunto un 'cuscinetto' finanziario
di sicurezza. Il prestito Eurozona arriva fino a 100
miliardi potenziali: se non saranno usati tutti per le
banche possono essere usati per sostenere le obbligazioni
sia al momento delle emissioni che sul mercato secondario.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 27 lug - Come si
vede il calendario e' tracciato, e' piuttosto preciso, ma ci
sono dei vuoti preoccupanti. Ci sono molti strumenti
anti-crisi, ma non tutti possono essere usati perche' non
compiuti, frenati, osteggiati (basti pensare a Olanda e
Finlandia sull'uso anti-spread dell'Efsf) o addirittura non
richiesti per evitare di consegnare all'Eurogruppo e alla
Bce le chiavi delle prerogative nazionali in materia di
politica di bilancio ed economica (e' il problema spagnolo di
queste settimane).
Ancora non e' chiaro che cosa fara' e quando agira' la Bce.
Sul fine settimana circola una ipotesi rilanciata da Le
Monde e molto discussa tra gli analisi di mercato: la Bce
starebbe preparando un'azione in combinata con i governi per
frenare i tassi sui titoli spagnoli e italiani. Partirebbe
prima l'Efsf con gli acquisti sul mercato primario di titoli
spagnoli e italiani. Poi scatterebbe la Bce con acquisti sul
mercato secondario. Quando il colpo di doppietta? Non si sa,
puo' avvenire rapidamente come in settembre. Dipende da
quanto reggera' l'effetto fiducia sull'annuncio interventista
di Draghi. Un problema e' aperto: nessuno dei due paesi ha
chiesto finora l'intervento Efsf e perche' l'Efsf agisca
occorre una richiesta esplicita all'Eurogruppo. Terza fase:
attribuire all'Esm una licenza bancaria affinche' possa
approvvigionarsi di liquidita' allo sportello Bce. La
Bundesbank ha bocciato tale ipotesi senza mezzi termini
(cosi' vengono finanziati gli Stati) e al momento non sembra
esserci una sufficiente 'maturazione politica' per una
soluzione del genere. Anche se risolverebbe alla radice
l'incertezza sui mezzi a disposizione del 'prestatore di
ultima istanza' dell'unione monetaria.
buon wknd signorine belle
