Ciao Gpone, finalmente ti degni di scrivere in questo 3D
Tralasciando il discorso tecnico , che ho fatto prima, e che potrebbe essere giusto come sbagliato , provo ora a esplicare un quadro di analisi intermarket attuale e per il prossimo futuro , e anche qua , l'errore strategico potrebbe essere completamente sbagliato , ma almeno ci provo
Da come la vedo; i prossimi sei /nove mesi saranno ora determinanti x la direzione politico economica che il mondo assumera' nei prossimi anni e da questi avvenimenti si avrann implicazioni x gli scenari economici e finanziari di lungo periodo. Elezioni in America ed in Europa in concomitanza con una fase delicata , e probabilmente conclusuiva, di come sara' la governance dell'area Euro e come verranno risolti i problemi di solivilita' di alcuni paesi ,produrranno nei prossimi mesi un ritorno della volatilita' sui mercati finanziari.
Cercando di guardare la situazione da un punto di vista strategico e quindi evitando di entraer nella dinamica delle notizie giornaliere che da mesi influenzano i mercati , ritengo sia importante evidenziare 2 aspetti a mio parere importanti... poi vedrete voi se ritenerli importanti oppure no
io intanto provo a scriverli
Il primo e' di natura macro e consiste essenzialmente sul fatto che le dinamiche della crescita mondiale che hanno prodotto la grande fase di sviluppo della finanza e dell'economia dal 1980 in poi sono entrate in crisi e nn sono al momento in grado di ripartire.C'e' ancora troppo debito da smaltire e nn abbiamo al momento una crescita economica sufficiente x sostenerlo ne' x diluirlo in maniera abbastanza rapido . Il discorso , chiaramente , amici miei, vale sia x il settore privato che x quello pubblico e poiche' la crescita economica dipende essenzialmente dalla capacita' del sistema di indebitarsi x finanziare gli investimenti e lo sviluppo , quando il meccanismo di creazione del debito si interrompe, mi hanno insegnato che si interrompe anche la dinamica della crescita economica che vive sul debito e sulla certezza del suo rifinanciamento. Ci troviamo oraad un punto del ciclo della storia dell economia mondiale dove gli USA nn possono piu' sostenere un modello di sviluppo economico basato su leverage ed indebitamento e devono quindi modificare le proprie strategie di crescita.
Contemporaneamente la cina si trova nella stessa situazione storica e , x motivi diversi , nn puo' piu' continuare a basare la propria strategia di crescita sull'export ma deve trovare sostegno allo sviluppo nella domanda interna. La concomitanza di questo riposizionamento delle dinamiche di crescita dei 2 paesi piu' importanti x l economia mondiale richiedera' penso anni e produrra' un contesto di cresita mondiale sotto le medie storiche proprio quando invece , x il debito mondiale ci sarebbe bisogno di una crescita piu' forte
In questo contesto gia' abbastanza complicato si agginge, come sappiamo tutti ,il problema tecnico strategico di funzionamento dell'area Eu che sta gia' producendo un peggioramento del debole passo di crescita dell'economia mondiale. Stando cosi' le cose e' facile che ci attenda un periodo di stagnazione dell economia con un aumento dei rischi di ricadut
in recessione x America e Giappone.
Lasciando perdere la carcassa della Grecia , la Spagna e' ormai in procinto di chiedere gli aiuti all'Europa e qusto potrebbe gia' accadere nel mese di settembre , e quando verranno chiesti gli aiuti scattera' la perdita di sovranita' nazionale sulla politica economica , xo' nel momento in cui la spagna sara' messa sotto tutela dalA UE , LA BCE potra' intervenire a difesa dei Bonos e a questo punto la speculazione si spostera' vesco chi invece aiuti nn ne vuole.
E chi nn vuole gli aiuti? L'italia. La classe politica italiana oltre a fare teatrini pietosi ormai quotidiani, nn sopporta nessuna intrusione esterna nella gestione della spesa pubblica e dato che si appresta alle prossime elezioni ( e qui meglio farsi il segno della croce
) con l ansia di un consenso in continuo deterioramento , sarebbe molto difficile intaccare ora una spesa pubblica che sostiene privilegi che costituiscono l unica fonte di consenso politico rimasto. Sebbene il tanto amato o il tanto odiato Monti abbia gia' fatto trapelare in passato la possibilita' di un eventuale richiesta di aiuti , i partiti politici italiani sono subito intervenuti con una forte opposizione.
L'autunno x l'Italia secondo me sara' molto caldo xche' dovra' affrontare i mercati in un momento molto delicato ( campagna elettorale ) . A mio modo di vedere ....mi sembra difficile pensare che l'attuale recessione del nostro '' bel paese'' possa risolversi in breve tempo , temo anche che le attenzioni del mercato nei prox mesi possano concentrarsi sull Italia remdendo piu' pressante il problema del debito ( vi ricordo che il debito italiano e' di circa 1.9 trilioni di euro , 120% del Pil ) con una scadenza media , di circa sei anni ( nel corso di ogni 6 anni l intero debito italiano deve essere rifinanziato con emissioni , in media , dati alla mano di circa 320 mld di eu all'anno !) e con prospettive di crescita economiche alquanto scarse
.
Tutto questo conferma dunque dunque che nei prossimi mesi pobabilmente sara' l Italia a essere il vero punto di svolta x le problematiche che affliggono l'Europa e sara' sempre l'Italia a giocare un ruolo importante di riferimento x i mercati finanziari .
Ma L'italia dispone anche di uno stock di ricchezza finanziaria molto grosso
CHE E' PARI A CIRCA 3 TRILIONI DI EURO E QUINDI NETTAMENTE SUPERIORE AL SUO DEBITO PUBBLICO e una tale massa finanziaria puo' costituire decisamente un punto di forza sul quale molti paesi nn possono contare. Credo quindi , che e' su questo asset che si cerchera' di costruire una soluzione che possa consentire all'Italia di superare un eventuale attacco speculativo che potrebbe verificarsi in un rifiuto italiano nel sottoporsi agli aiuti .
Quindi ragazzi , amici e non
...probabilmente avremo davanti ancora momenti difficili e con alta vola, xche' i tempi che ci separano da decisioni estreme sono spesso preceduti dai momenti peggiori . Nel frattempo si continuera' a parlare e vivere di Q3 , dati economici deludenti , stimolo cinese, Grecia e rischi di tenuta dell'Euro