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Intervista a Il Messaggero
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 25 set - "La Banca
d'Italia ha indicato un range tra 200 e 270 punti base. Mi
sembra appropriato. Poi, se ci sara' un miglioramento della
situazione economica, si potra' sperare di andare piu'
giu'". Cosi' Maria Cannata, direttore generale del debito
pubblico al ministero dell'Economia, in una intervista a Il
Messaggero sullo spread tra BTp e Bund. Riguardo alle
prossime mosse del Tesoro, che si appresta a lanciare un
nuovo BTp Italia, Cannata non esclude il prossimo lancio di
un nuovo benchmark sulla scadenza a 15 anni: un opzione che
si potrebbe concretizzare all'inizio del 2013 o, in presenza
di una domanda solida, anche alla fine del 2012. Il lancio
di un nuovo benchmark a lungo termine, dice Maria Cannata,
e' la conseguenza di un clima piu' sereno sui mercati dopo
l'annuncio del piano anti-spread da parte della Bce, che ha
consentito anche un ritono degli investitori esteri sui
titoli di Stato italiani. "A maggio - afferma - il deflusso
di investitori esteri si e' arrestato e da allora c'e' stata
una rirpesa e un ritorno degli stranieri che ora si stanno
interessando a nche a scadenze piu' lunghe".
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 25 set - "La Banca
d'Italia ha indicato un range tra 200 e 270 punti base. Mi
sembra appropriato. Poi, se ci sara' un miglioramento della
situazione economica, si potra' sperare di andare piu'
giu'". Cosi' Maria Cannata, direttore generale del debito
pubblico al ministero dell'Economia, in una intervista a Il
Messaggero sullo spread tra BTp e Bund. Riguardo alle
prossime mosse del Tesoro, che si appresta a lanciare un
nuovo BTp Italia, Cannata non esclude il prossimo lancio di
un nuovo benchmark sulla scadenza a 15 anni: un opzione che
si potrebbe concretizzare all'inizio del 2013 o, in presenza
di una domanda solida, anche alla fine del 2012. Il lancio
di un nuovo benchmark a lungo termine, dice Maria Cannata,
e' la conseguenza di un clima piu' sereno sui mercati dopo
l'annuncio del piano anti-spread da parte della Bce, che ha
consentito anche un ritono degli investitori esteri sui
titoli di Stato italiani. "A maggio - afferma - il deflusso
di investitori esteri si e' arrestato e da allora c'e' stata
una rirpesa e un ritorno degli stranieri che ora si stanno
interessando a nche a scadenze piu' lunghe".