Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2 (2 lettori)

lupoalberto66

Forumer storico
Vi dico la mia sulla vicenda greca e poi me ne vado.

Premesso che per me il lato spregevole è rappresentato dall' irriformabile carrozzone degli eurocrati e da tutta la corte dei miracoli che vi ruota attorno e non da chi si attiva per arginarli, Tsipras paga un' insanabile contraddizione programmatica del suo partito, ossia l' avere promesso di eliminare l' austerità e al contempo di restare nell' euro: sono due progetti incompatibili, conseguenza di una mediazione interna ad un partito in cui albergano parecchie anime diverse, tenute insieme da compromessi utili ad aumentare i consensi, ma inevitabilmente destinate a esplodere nel momento in cui ti vai a scontrare con un monoblocco granitico che, per giunta, conosce le tue debolezze e perciò pensa di avere sempre le carte giuste per vedere per ultimo.

L' errore (che dovrebbe far riflettere molti partiti e movimenti similari nati in europa in questi ultimi anni e che presentano caratteristiche - e quindi debolezze- simili) è stato quello di privilegiare a tutti i costi il consenso al programma, secondo modus operandi tipico della politica della comunicazione, dimenticando che, quando i conflitti si fanno aspri, le divergenze sono su questioni fondamentali e la controparte è granitica, gli spazi per la mediazione interna si riducono e, se sono troppo ampi, l' avversario vi si incunea e li usa come leva per dividere il fronte opposto.

Il referendum è stata una fuga dalla spaccatura interna che rischiava di impedire l' approvazione del pacchetto di austerity che sembrava ormai deciso, figlio appunto di un mandato monco e fondato su una contraddizione insanabile, come già detto sopra.

Un evento invece che personalmente mi ha stupito (in questa misura) è stato il cannibalismo degli altri paesi deboli/periferici, piccineria politica per la francia (con qualche velleitaria iniziativa di facciata), vergognoso per l' italia (assenza opportunistica con scenetta finale della leccata di piedi dell' altro ieri al probabile vincitore, con tanto di osso ricevuto in cambio, una cosa rivoltante), non trovo aggettivi per gli altri (portogallo, spagna, etc). Una prova desolante di meschinità e pochezza politica (e umana).


Qualunque sia l' esito, comunque, a mio parere non sarà la grecia decisiva: vincendo i "no", il potere in europa serrerà i ranghi e si dimenerà come una bestia feroce; vincendo i "sì", si galvanizzerà come non mai e si crederà invincibile.

Comunque, al di là di tutte le chiacchiere, almeno ci hanno provato e questo va loro riconosciuto.


Un saluto e buon we a tutti :):)

:ciao::ciao::ciao:
 

f4f

翠鸟科
Vi dico la mia sulla vicenda greca e poi me ne vado.

Premesso che per me il lato spregevole è rappresentato dall' irriformabile carrozzone degli eurocrati e da tutta la corte dei miracoli che vi ruota attorno e non da chi si attiva per arginarli, Tsipras paga un' insanabile contraddizione programmatica del suo partito, ossia l' avere promesso di eliminare l' austerità e al contempo di restare nell' euro: sono due progetti incompatibili, conseguenza di una mediazione interna ad un partito in cui albergano parecchie anime diverse, tenute insieme da compromessi utili ad aumentare i consensi, ma inevitabilmente destinate a esplodere nel momento in cui ti vai a scontrare con un monoblocco granitico che, per giunta, conosce le tue debolezze e perciò pensa di avere sempre le carte giuste per vedere per ultimo.

L' errore (che dovrebbe far riflettere molti partiti e movimenti similari nati in europa in questi ultimi anni e che presentano caratteristiche - e quindi debolezze- simili) è stato quello di privilegiare a tutti i costi il consenso al programma, secondo modus operandi tipico della politica della comunicazione, dimenticando che, quando i conflitti si fanno aspri, le divergenze sono su questioni fondamentali e la controparte è granitica, gli spazi per la mediazione interna si riducono e, se sono troppo ampi, l' avversario vi si incunea e li usa come leva per dividere il fronte opposto.

Il referendum è stata una fuga dalla spaccatura interna che rischiava di impedire l' approvazione del pacchetto di austerity che sembrava ormai deciso, figlio appunto di un mandato monco e fondato su una contraddizione insanabile, come già detto sopra.

Un evento invece che personalmente mi ha stupito (in questa misura) è stato il cannibalismo degli altri paesi deboli/periferici, piccineria politica per la francia (con qualche velleitaria iniziativa di facciata), vergognoso per l' italia (assenza opportunistica con scenetta finale della leccata di piedi dell' altro ieri al probabile vincitore, con tanto di osso ricevuto in cambio, una cosa rivoltante), non trovo aggettivi per gli altri (portogallo, spagna, etc). Una prova desolante di meschinità e pochezza politica (e umana).


Qualunque sia l' esito, comunque, a mio parere non sarà la grecia decisiva: vincendo i "no", il potere in europa serrerà i ranghi e si dimenerà come una bestia feroce; vincendo i "sì", si galvanizzerà come non mai e si crederà invincibile.

Comunque, al di là di tutte le chiacchiere, almeno ci hanno provato e questo va loro riconosciuto.


Un saluto e buon we a tutti :):)

:ciao::ciao::ciao:


ciao e buon uikkènd :):)
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Vi dico la mia sulla vicenda greca e poi me ne vado.

Premesso che per me il lato spregevole è rappresentato dall' irriformabile carrozzone degli eurocrati e da tutta la corte dei miracoli che vi ruota attorno e non da chi si attiva per arginarli, Tsipras paga un' insanabile contraddizione programmatica del suo partito, ossia l' avere promesso di eliminare l' austerità e al contempo di restare nell' euro: sono due progetti incompatibili, conseguenza di una mediazione interna ad un partito in cui albergano parecchie anime diverse, tenute insieme da compromessi utili ad aumentare i consensi, ma inevitabilmente destinate a esplodere nel momento in cui ti vai a scontrare con un monoblocco granitico che, per giunta, conosce le tue debolezze e perciò pensa di avere sempre le carte giuste per vedere per ultimo.

L' errore (che dovrebbe far riflettere molti partiti e movimenti similari nati in europa in questi ultimi anni e che presentano caratteristiche - e quindi debolezze- simili) è stato quello di privilegiare a tutti i costi il consenso al programma, secondo modus operandi tipico della politica della comunicazione, dimenticando che, quando i conflitti si fanno aspri, le divergenze sono su questioni fondamentali e la controparte è granitica, gli spazi per la mediazione interna si riducono e, se sono troppo ampi, l' avversario vi si incunea e li usa come leva per dividere il fronte opposto.

Il referendum è stata una fuga dalla spaccatura interna che rischiava di impedire l' approvazione del pacchetto di austerity che sembrava ormai deciso, figlio appunto di un mandato monco e fondato su una contraddizione insanabile, come già detto sopra.

Un evento invece che personalmente mi ha stupito (in questa misura) è stato il cannibalismo degli altri paesi deboli/periferici, piccineria politica per la francia (con qualche velleitaria iniziativa di facciata), vergognoso per l' italia (assenza opportunistica con scenetta finale della leccata di piedi dell' altro ieri al probabile vincitore, con tanto di osso ricevuto in cambio, una cosa rivoltante), non trovo aggettivi per gli altri (portogallo, spagna, etc). Una prova desolante di meschinità e pochezza politica (e umana).


Qualunque sia l' esito, comunque, a mio parere non sarà la grecia decisiva: vincendo i "no", il potere in europa serrerà i ranghi e si dimenerà come una bestia feroce; vincendo i "sì", si galvanizzerà come non mai e si crederà invincibile.

Comunque, al di là di tutte le chiacchiere, almeno ci hanno provato e questo va loro riconosciuto.


Un saluto e buon we a tutti :):)

:ciao::ciao::ciao:

VERITA' AL 100%

Non posso far altro che concordare, perchè è ovvio.
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Chiuso una parte corta, tornato al 30/30 per il fine settimana. Porto a casa e resto tranquillo per i marosi.
 

f4f

翠鸟科
esito delle votazioni al bancomat

Le banche in Grecia avrebbero a disposizione solo 500 milioni di liquidità. Abbassato il tetto massimo prelevabile al giorno con il bancomat. Commerci paralizzati.

La Banca di Grecia, stando a un suo funzionario, oggi avrebbe erogato nuovi prestiti agli istituti, ma si tratterebbe di una soluzione limitata nel tempo e nelle dimensioni, se è vero che il tetto massimo ai prelievi con i bancomat agli ATM è stato abbassato dai 60 euro al giorno a 50 euro, si dice per assenza ormai di banconote da 20 euro. Tali scorte potrebbero essere appena sufficienti, considerando i nuovi fondi erogati oggi dalla banca centrale, fino a dopodomani.

Non c'è più liquidità nel paese, tanto che gli scambi con l'estero sono praticamente paralizzati, ma anche quelli interni sono ridotti al minimo necessario. Si inizierebbe ad avvertire una carenza di generi alimentari e di farmaci, dopo l'assalto ai negozi e alla farmacie nei giorni scorsi.



stanno tesaurizzando le banconote ... :rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 

DDUKE

Viva i popoli, Viva le Nazioni europee, fanculo U€
Beene, giornata finita, da stasera si balla veramente.

Rimango convinto che il popolo greco replicherà quello fatto dagli italiani il 25 maggio 2014. Purtroppo ho perso la speranza nel genere umano e anche la fantatstiche rivoluzioni del passato appaiono oggi solo l'ultimo evento perchè non si è agito prima. Quindi nulla di nobile ed eroico, semplicemente la gente non poteva più rimandare l'inevitabile.

C'è ancora molto tempo per soffrire di questo ennesimo mostro €uropeo e poi, dopo, tutti a cantarne la morte.............DOPO.

Ciao
 

gipa69

collegio dei patafisici
Appena tornato da una settimana in Grecia ( ma non in compagnia di Vendola... :D) ho imparato molto....
Per il momento vi posto qua la nuova moneta stampata apposta per i greci dalla BCE per evitare che la stessa possa ricorrere in tribunale in quanto la fuoriuscita di un paese dall'euro non è previsto dai trattati..... :-o:D:D:D
 

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Dogtown

Forever Ultras Ghetto
Berlino, 5 lug. - L'uscita della Grecia dalla zona euro provocherebbe un buco non indifferente nei conti tedeschi. E' quanto avrebbe detto il numero uno della Bundesbank Jens Weidman rivolgendosi alla cancelleria di Angela Merkel. Lo riporta il quotidiano tedesco Handelsblatt citando fonti del governo tedesco. I costi di una Grexit colpirebbero direttamente gli utili della Bundesbank, avrebbe avvertito Weidman, e dunque creerebbero un buco nel bilancio federale. Secondo il quotidiano le perdite subite dalla Germania sarebbero superiori alle riserve pari a 14,4 miliardi di euro accantonate dalla Bundesbank. 'Una cifra che non sarebbe sufficiente', scrive il quotidiano. Al momento nessun commento ne' da parte della Bundesbank ne' da parte del governo tedesco. .
 

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